Angelo Branduardi

Angelo Branduardi

nato il 12.2.1950 a Cuggiono, Provincia di Milano, Italia

Angelo Branduardi

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David di Donatello per il miglior musicista 1983
Nastro d'argento migliore colonna sonora 1983

Angelo Branduardi (Cuggiono, 12 febbraio 1950) è un cantautore, violinista, chitarrista e polistrumentista italiano.

Biografia

« Danzala la vita tua / al ritmo del tempo che va / ridila la tua allegria / cogli la prima mela / ah »

(Angelo Branduardi, Cogli la prima mela)

Nasce a Cuggiono, un piccolo comune alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950, nella casa colonica della nonna materna. All'età di tre mesi si trasferisce, al seguito della famiglia, nel capoluogo ligure:

« Noi a Genova abitavamo nel quartiere pittoresco dell'angiporto – cioè contrabbandieri e prostitute – e non eravamo di certo una famiglia ricca. [...] Mia madre non ha mai chiuso la porta di casa a chiave, nonostante sotto di noi ci fossero due fratelli che entravano e uscivano dalla galera. »

(Angelo Branduardi[1])

Il padre è un melomane.[1] A Genova Branduardi conosce l'ambiente musicale della scuola dei cantautori, che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane al tempo stesso influenzato dalla musica d'oltremanica, tanto da considerare, anche a molti anni di distanza, Donovan e Cat Stevens come propri idoli musicali[2].

Volendo intraprendere una carriera concertistica, si dedica allo studio del violino, diplomandosi al Conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni[3] (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia[4]), in seguito assecondando l'intima esigenza culturale di imparare a suonare la chitarra e di comporre le prime canzoni ispirandosi a testi di poeti come Sergej Esenin, Dante, e al suo maestro Franco Fortini, a cui dedicherà, in occasione della sua scomparsa, la title-track dell'album Domenica e lunedì. Proprio sulle parole di una poesia di Esenin compone uno dei suoi brani più celebri, Confessioni di un malandrino (1975).

Intanto si diploma all'Istituto Tecnico per il Turismo[5] e dopo incontra Luisa Zappa, che sposerà e che è tuttora sua moglie e compagna d'arte, scrittrice di quasi tutti i suoi testi.

Molte delle musiche più famose di Angelo Branduardi traggono ispirazione da brani di un passato lontano e spesso dimenticato. Branduardi pertanto è fautore di una riscoperta del patrimonio musicale antico non solo nazionale ma anche europeo (come dimostrano d'altronde Futuro antico I, II, III, IV, V, VI, VII e VIII) e per questo è stato, ed è tuttora, apprezzato in Germania (dove ha portato in tour La Lauda di Francesco), Francia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e altri paesi europei ed extraeuropei.

L'esordio e la carriera

Nel 1974 l'incontro decisivo con Paul Buckmaster, arrangiatore inglese, lo ha portato ad incidere il primo disco (A.B.), dal suono progressive. Ma la personalità di Buckmaster lo ha molto influenzato nella incisione dell'album. La timbrica branduardiana era ancora in incubazione, per di più sommersa dalla forte autorità espressiva del Buckmaster stesso. Un altro incontro determinante in quegli anni è stato quello con l'importante polistrumentista Maurizio Fabrizio. Da quel momento, la produzione di Angelo Branduardi è stata caratterizzata da una proficua ricerca nel campo della musica popolare, barocca e rinascimentale, con incursioni nella musica etnica di tutto il mondo, unendo suggestioni che vanno dagli indiani d'America ai versi di poeti latini.

Intanto nel 1976 torna ad abitare con la moglie e le figlie a Cuggiono ove rimane sino al 1982 e sono questi gli anni di grande successo perché proprio nella città natale compone la ben nota "Alla fiera dell'est".

Nei suoi concerti, suona in compagnia di famosi musicisti come Ellade Bandini, Maurizio Fabrizio, Stefano Olivato.

Luisa Zappa

Luisa Zappa, conosciuta dal cantante a Milano all' università, dove studiava letteratura inglese, vive presso una casa di campagna, nel Varesotto, dove ha aiutato Branduardi a scavare nel patrimonio culturale della madrigalistica medievale onde dissotterrarne concetti espressivi poi disseminati nel suo repertorio e lasciando affiorare le sue composizioni poetiche, alcune tradotte in tedesco da Michael Ende, in francese da Etienne Roda-Gil o Georges Moustaki e in inglese da Peter Sinfield. Dal terreno pur fertilissimo della musica, Luisa Zappa è di tanto in tanto uscita con qualche incursione nel cinema e in teatro, ad esempio Il viaggio incantato di Furio Bordon, con la regia di Francesco Macedonio, e la Lauda di Francesco. Da Branduardi ha avuto due figlie, Sarah e Maddalena.

Discografia

  • 1974 - Angelo Branduardi (RCA Italiana, TPL-1 1004)
  • 1975 - La luna (RCA Italiana, TPL-1 1060) - (Rieditato nel 1980 come Gulliver, la luna e altri disegni con reinterpretazione delle parti vocali e l'aggiunta di un brano)
  • 1976 - Alla fiera dell'est (Polydor, 2448 051; insignito dal premio della Critica Discografica Italiana)
  • 1977 - La pulce d'acqua
  • 1979 - Cogli la prima mela
  • 1981 - Branduardi '81
  • 1983 - Cercando l'oro
  • 1983 - State buoni se potete (canzoni composte per il film omonimo, dove ha anche avuto un piccolo ruolo)
  • 1986 - Branduardi canta Yeats
  • 1986 - Momo (musiche composte per l'omonimo film di Johannes Schaaf)
  • 1988 - Pane e rose
  • 1988 - Secondo Ponzio Pilato (musiche composte per l'omonimo film di Luigi Magni)
  • 1990 - Il ladro
  • 1993 - Si può fare
  • 1994 - Domenica e lunedì
  • 1998 - Il dito e la luna (con i testi di Giorgio Faletti)
  • 2000 - L'infinitamente piccolo (album dedicato a san Francesco d'Assisi in occasione del Giubileo del 2000)
  • 2003 - Altro ed altrove
  • 2011 - Così è se mi pare
  • 2013 - Il rovo e la rosa - Ballate d'amore e morte

Filmografia (colonne sonore)

  • 1980 - Concerto Documentario sul tour "Concerto"
  • 1982 - Un matin rouge
  • 1983 - State buoni se potete (vi partecipa anche come attore interpretando il ruolo di Spiridione)[6]
  • 1986 - Momo
  • 1987 - Luci lontane
  • 1987 - Secondo Ponzio Pilato

Video

  • 2006 - Camminando camminando Tour
  • 2006 - Angelo Branduardi Live sconosciuto di stampa inglese presumibilmente girato in Germania, alla fine degli anni settanta trattasi di bootleg
  • 2007 - La Lauda di Francesco. Trasposizione in video del tour che in sei anni di rappresentazione ha cambiato più volte faccia, un questa edizione è contenuta la Lauda nella versione con attori e voce narrante.

Libri

Televisione

  • 1978 - Stryx
  • 1999 - Gratis

Teatro

  • 1990 - Il viaggio incantato (fiaba musicale a cura di Furio Bordon)[7]
  • 2001 - La Lauda di Francesco
  • 2002 - Il carnevale degli animali
  • 2006, 2007 e 2008 - Pierino e il lupo

Collaborazioni

Celeberrima la sua partecipazione, nel 1977, al disco di Roberto Vecchioni Samarcanda, in cui suona il violino in parecchi brani. Proprio la canzone Samarcanda sarà riproposta da Vecchioni in duo con Branduardi (che canta anche una strofa), nell'album dal vivo Camper del 1992. La collaborazione tra i due amici cantautori proseguirà quando, quasi per sdebitarsi, sarà invece Vecchioni a prestare la sua voce in alcune versioni live del brano di Branduardi La donna della sera, contenuto nell'album Domenica e lunedì del 1994.

Branduardi ha collaborato ad una canzone di Caparezza intitolata La fitta sassaiola dell'ingiuria. La base musicale è campionata dallo stesso artista di Molfetta.

Nel 2009 ha suonato il violino nell'ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Io ti prendo come mia sposa, mentre nel 2010 impreziosisce la canzone I dreamed a dream di Alexia.

Il 30 dicembre 2011 esce il singolo in versione digitale del brano Rataplan, nuova collaborazione con Giorgio Faletti come paroliere.

Onorificenze

Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— Roma, 26 maggio 2005[8]

Note

  1. ^ a b Da un'intervista rilasciata nel dicembre 2010 per la trasmissione televisiva Visioni private, Rai Storia, 26 marzo 2011.
  2. ^ Come da lui dichiarato in un'intervista pubblicata nel proprio sito ufficiale
  3. ^ Si veda intervista di Lucio Nocentini per Raro! - presso www.branduardi.org
  4. ^ Come da lui dichiarato durante un'intervista al programma televisivo Che Tempo che Fa del 17 aprile 2005
  5. ^ Gigi Vesigna, La gavetta dei VIP?, in Oggi, 12 giugno 2013, p. 94-98.
  6. ^ Luigi Magni e Marina Piccone, Conversazione con Luigi Magni: la vita, il cinema, la politica, Effepi Libri, 2008, pp. 62-63, ISBN 88-6002-013-1.
  7. ^ Le rappresentazioni teatrali, su branduardi.org. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  8. ^ Le onorificenze della Repubblica italiana

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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