Vasco Rossi

Vasco Rossi

nato il 7.2.1952 a Zocca, Emilia-Romagna, Italia

Vasco Rossi

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Vasco Rossi, noto anche come Vasco, o con l'appellativo Il Blasco [3] (Zocca, 7 febbraio 1952), è un cantautore ed ex disc jockey italiano.

Autodefinitosi provoca(u)tore,[4][5] ha pubblicato 30 album dall'inizio della sua carriera (dal 1977), di cui 17 album in studio, 9 album dal vivo e 4 raccolte ufficiali, e ha composto complessivamente più di 150 canzoni oltre a numerosi testi e musiche per altri interpreti. Con oltre 30 milioni di copie vendute[6] è uno dei cantautori italiani di maggior successo e fama,[7][8] e uno tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi.

Detiene il record mondiale di spettatori paganti in un singolo concerto, il Modena Park 2017.[9]

Soprannominato inizialmente Il Komandante dai membri del suo fan club ufficiale, tale appellativo è rimasto nell'immaginario collettivo e utilizzato anche in ambito diverso.[10][11][12] Negli anni ottanta, per via dello stile di vita sregolato caratterizzato da alcol, droghe, donne e continui tour frenetici, ricevette notevoli critiche da parte dei mass media.[13]

Biografia

L'infanzia e la giovinezza (1952-1974)

L'infanzia

Vasco Rossi nasce a Zocca il 7 febbraio 1952.[1] Il nome gli è stato dato dal padre Giovanni Carlo, di mestiere camionista, in omaggio a un omonimo compagno di prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale. Figlio unico, trascorre un'infanzia serena, circondato dall'affetto della sua famiglia, mostrando un carattere timido.

Il mestiere di autotrasportatore del padre lo porta a trascorrere un paio d'anni della sua prima giovinezza a Siniscola, come da lui stesso confermato durante un suo concerto a Cagliari del 2010.[14]

Fin da bambino, su decisione della madre Novella Corsi, casalinga appassionata di musica, viene iscritto a scuola di canto dal maestro Bononcini e inizia ad appassionarsi al mondo della musica. A 13 anni vince l'"Usignolo d'oro", una manifestazione canora modenese organizzata dalla società del Sandrone, con il brano Come nelle fiabe,[15] mentre a 14 anni entra a far parte del suo primo gruppo musicale, un quintetto chiamato "Killer", nome successivamente trasformato in "Little Boys";[16] del gruppo fa parte anche Marco Gherardi, che più volte sarà compagno di avventura di Vasco.[17]

L'adolescenza e il periodo universitario

Nel 1967, dopo la licenza media, viene iscritto dalla famiglia all'istituto dei salesiani San Giuseppe a Modena, affinché possa conseguire il diploma. L'esperienza in collegio si rivela traumatica: gli educatori, infatti, si mostrano molto severi e Vasco inizia ad avere un carattere ribelle, che lo porta ad essere poco propenso a rispettare le rigide regole dell'istituto; inoltre, lega poco con i compagni di collegio, che tendono a isolarlo e schernirlo per le sue origini di paese. È un periodo che segnerà profondamente il carattere di Vasco Rossi: il pessimo rapporto maturato coi salesiani si estenderà nei riguardi delle altre figure ecclesiastiche. Scappa due volte, rifugiandosi a casa di una zia a Bologna; in seguito alla seconda fuga, il padre lo iscrive all'Istituto Tecnico Commerciale "Tanari" del capoluogo emiliano, dove alloggia presso la casa della zia. Finalmente, consegue il diploma di ragioniere.[1]

A Bologna, Vasco soggiorna in un periodo di particolare fermento sociale: la contestazione studentesca divampa e la città ne è particolarmente coinvolta. Appoggia le posizioni anarchiche, anche se non si distingue per la partecipazione alle lotte politiche, cui resta fondamentalmente indifferente. È molto affascinato, invece, dal mondo del teatro, tanto che matura il sogno di iscriversi al DAMS per frequentare il corso di teatro alternativo. Ma il padre non approva l'idea; pertanto, nell'autunno del 1972 Vasco si vede costretto ad iscriversi al corso di laurea in Economia e Commercio all'Università di Bologna.

Pochi mesi prima, aveva aperto insieme a Marco Gherardi, suo amico d'infanzia, un piccolo locale, il "Punto Club", nei pressi di Zocca, che più tardi diventerà una vera e propria discoteca; in questo primo periodo viene utilizzato come base per organizzare feste ed eventi, e Vasco si spende per l'organizzazione con discreti risultati.

Vasco successivamente lascia la casa della zia per andare a vivere presso una casa in affitto, sempre a Bologna, insieme a due amici, decidendo di prendere seriamente l'impegno universitario; tuttavia, dopo un buon inizio, si lascia sedurre dalla turbolenza della Bologna di quegli anni. Continua a restare sempre piuttosto ai margini della lotta politica; frequenta poi il Teatro Evento di Bologna, per il quale firmerà qualche regia e qualche presenza come attore; e, infine, si fidanza con Paola Panzacchi, una convinta femminista, iniziando una storia d'amore molto difficile, da cui uscirà "con le ossa rotte". Inoltre, amplia notevolmente la sua cultura musicale: oltre agli italiani Lucio Battisti, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, ascolta molto rock anglosassone, soprattutto i Rolling Stones.

Nel 1974, abbandona definitivamente Economia e Commercio per iscriversi a Pedagogia, più affine alle sue inclinazioni, ma interromperà gli studi a otto esami dalla laurea. L'anno successivo si trasferisce a Modena, per risparmiare sull'affitto, dividendo l'appartamento con altri amici.

I primi passi nel mondo della musica (1975-1981)

Punto Radio e gli inizi da DJ

Il 1975 è un anno storico per la sua formazione: convinto dall'idea dell'amico Marco Gherardi, fonda a Zocca Punto Radio, una Radio libera sul modello delle centinaia che nascevano in quegli anni in Italia, destinata a servire il pubblico dell'Appennino tosco-emiliano, ma anche Modena e Bologna.

Punto Radio viene citata da Pupi Avati nel suo film Gli amici del bar Margherita.[18]

L'esperienza della radio è decisiva per la carriera di Vasco Rossi. Prima di tutto, gli dà la possibilità di maturare come showman, visto che Rossi sarà uno dei principali DJ sia dei programmi radiofonici sia delle serate speciali che la radio organizzerà presso le principali discoteche dell'Emilia-Romagna e, in secondo luogo, gli darà l'opportunità di conoscere una serie di persone fondamentali nella sua futura carriera, come Riccardo Bellei, Gaetano Curreri, Maurizio Solieri, Massimo Riva, allora giovanissimo, e Red Ronnie, che allora lavorava per la BBC, un'altra radio libera di Bologna. È proprio nelle serate-evento organizzate dalla radio nei locali emiliani che Vasco Rossi, per la prima volta, imbraccia la chitarra e canta al pubblico alcune canzoni, comprese alcune scritte da lui stesso.

L'esordio da cantautore e i primi due album

Sotto la spinta dei suoi amici, tra i quali Gaetano Curreri, leader degli Stadio, incide nel 1977 il suo primo 45 giri, Jenny/Silvia contenente i brani Jenny (una sorta di bozza di Jenny è pazza) e Silvia, per l'etichetta Borgatti Music, che fino ad allora aveva curato la produzione e distribuzione di dischi legati al ballo liscio.

L'anno successivo esce invece il suo primo album, ...Ma cosa vuoi che sia una canzone..., distribuito solo in Emilia-Romagna.[1] L'album è di stampo cantautorale, ancora distante dalla linea rock adottata da Vasco negli anni a venire.

Il suo secondo album viene pubblicato nel 1979 con il titolo Non siamo mica gli americani!. Il disco ottiene più successo rispetto al precedente, anche se in fatto di vendite non raggiunge livelli alti. L'album è diventato famoso soprattutto perché contiene la canzone Albachiara, che anni dopo sarà scoperta dal grande pubblico e diventerà uno dei maggiori successi di Vasco, nonché per anni pezzo conclusivo di gran parte dei suoi concerti. La prima apparizione di Rossi in televisione è datata 10 gennaio 1979, quando partecipa come concorrente alla trasmissione 10 Hertz condotta da Gianni Morandi. Alla fine del programma, Vasco canta La strega (la diva del sabato sera). Lo spezzone è stato riproposto, a trent'anni di distanza, da La Storia siamo noi nello speciale Solo Vasco di Caterina Stagno del 26 novembre 2008.

È di quel periodo, la sua prima esibizione in piazza, precisamente nella Piazza Maggiore di Bologna su iniziativa di Bibi Ballandi, il suo primo manager.[19]

Il 31 ottobre 1979 il padre Giovanni Carlo muore stroncato da un infarto mentre era intento a compiere una manovra a bordo del suo camion in Friuli-Venezia Giulia. È uno shock per Vasco, che in un primo momento, soffrendo di sensi di colpa per aver intrapreso una professione così diversa da quella del padre, pensó di abbandonare il mondo della musica.[20]

Il successo supera i confini dell'Emilia-Romagna

Nel 1980 esce il terzo album, Colpa d'Alfredo. Neanche questo album ottiene molto successo di vendite, questa volta a causa della censura da parte di alcune radio della canzone che dà il titolo all'album in quanto ritenuta volgare e offensiva in alcune parti del testo.

Lo stesso anno nasce la collaborazione tra Vasco e la Steve Rogers Band, con la quale verrà organizzato il suo primo tour ufficiale.

La popolarità di Vasco Rossi, che inizia a farsi conoscere anche a livello nazionale, cresce in seguito a una sua esibizione dal vivo, durante la nota trasmissione televisiva Domenica In. In questa occasione canta il brano Sensazioni forti.

« ... Sensazioni sensazioni sensazioni, sempre più forti! Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere! »

(da Sensazioni forti, 1980)

La sua esibizione viene ampiamente criticata dal giornalista Nantas Salvalaggio che, in un suo articolo sul settimanale Oggi, si scaglia contro il cantante e contro la RAI colpevole di ospitare nel suo più popolare programma della domenica, un simile esempio di "ebete, cattivo e drogato".[21]

Il rocker e il suo staff protestano nei confronti del giornalista, ma l'inconveniente, nei fatti, aumenta il nascente mito del Blasco, soprannome nato d'altronde in quel periodo.

È con il quarto album che inizia ad arrivare il successo, Siamo solo noi viene pubblicato nel 1981 e, tuttora, viene considerato uno dei migliori lavori del cantante; la canzone che dà il titolo all'album verrà più volte identificata come un vero e proprio "inno generazionale", tutt'oggi attuale per i suoi fan.

« ...Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa... Siamo solo noi, che non abbiamo vita regolare, che non ci sappiamo limitare... Siamo solo noi, quelli che non han più rispetto per niente, neanche per la mente... Siamo solo noi, quelli che poi muoiono presto, quelli che però è lo stesso...  »

(da Siamo solo noi, 1981)

Il successo, gli eccessi e l'arresto (1982-1986)

Le partecipazioni al Festival di Sanremo

L'esperienza che cambia radicalmente la carriera di Vasco Rossi è la partecipazione al Festival di Sanremo. Nonostante il festival della canzone italiana non appartenga all'orizzonte artistico del rocker, Vasco Rossi e il suo entourage decidono di sfruttare la crescente popolarità del cantante facendolo partecipare all'importante vetrina offerta dalla RAI.

Così, nel 1982, Vasco partecipa al Festival con la canzone Vado al massimo, che contiene un'ironica risposta a Nantas Salvalaggio (nel testo viene apostrofato come "quel tale che scrive sul giornale"[22]). La performance del rocker fece scalpore: al termine della sua esecuzione, nell'atto di abbandonare il palco, Vasco si infilò il microfono nella tasca della giacca, con l'intenzione di darlo al concorrente successivo. A causa del filo troppo corto tuttavia, esso gli si sfilò e cadde a terra, creando un boato in sala, facendo diffondere l'opinione che lo avesse gettato intenzionalmente sul pavimento, per spregio nei confronti della manifestazione.

Fu lo scalpore che proprio il rocker di Zocca voleva creare per distinguersi dagli altri partecipanti della manifestazione.

Nell'aprile dello stesso anno esce l'album omonimo, che resterà in classifica per sedici settimane.

L'anno seguente, nel 1983, Vasco Rossi si ripresenta a Sanremo con Vita spericolata. La canzone, che, pur entrando in finale al Teatro Ariston, si classificò al penultimo posto nella graduatoria e raggiunse lo stesso anno solo il 6º posto nella classifica dei 45 giri [23] , diventerà uno dei classici della musica italiana.

« Voglio una vita spericolata Voglio una vita come quelle dei film Voglio una vita esagerata Voglio una vita come Steve McQueen Voglio una vita che non è mai tardi Di quelle che non dormi mai Voglio una vita, la voglio piena di guai. E poi ci troveremo come le star A bere del whisky al "Roxy Bar" »

(da Vita spericolata, 1983)

Anche in questa occasione la partecipazione del rocker emiliano fece scalpore: all'attacco dell'ultimo ritornello, Vasco abbandonò improvvisamente il palco, mentre la base musicale continuava a suonare, evidenziando che aveva cantato in playback.

Segue l'uscita dell'album Bollicine. È il sesto album in sei anni, quello che consacra definitivamente Vasco Rossi a icona del rock italiano. Resta in classifica per 35 settimane, e si piazza come quinto album più venduto dell'anno.[24] L'ironica canzone Bollicine, farcita di slogan e frasi ad effetto (con chiari riferimenti all'uso della cocaina), vince il Festivalbar '83, e il tour per promuovere l'album è un trionfo. È sicuramente uno dei periodi di massimo successo dal punto di vista musicale, ma non dal punto di vista umano: secondo alcuni biografi, in quel periodo Vasco sta veramente andando al massimo: è farmaco-dipendente, vive come se fosse sempre su un palco, non dorme per giorni interi mentre continua ad assumere anfetamina e Lexotan, tanto da costringere il manager Guido Elmi ad annullare vari concerti.[21]

Nel 1983 si approfondisce anche la collaborazione con gli Stadio di Gaetano Curreri e Ricky Portera, per i quali scrive il testo del brano Acqua e sapone, che diverrà hit nazionale anche in quanto colonna sonora dell'omonimo film di Carlo Verdone. Nel 1984 ulteriori interventi di Vasco Rossi con gli Stadio sono il testo e la voce (con cori di Lucio Dalla) in La faccia delle donne,[25] brano di spicco dell'omonimo album della band di Curreri.

La caduta: le droghe, il carcere e l'etichetta di "sballato"

All'inizio del 1984, esce la prima raccolta dal vivo: Va bene, va bene così, che resterà in classifica 33 settimane di cui 8 al primo posto. Ma il 20 aprile dello stesso anno, il rocker viene fermato in una discoteca nei pressi di Bologna e arrestato. Dopo una perquisizione in un casolare di Casalecchio, dove abita insieme ad altri componenti della sua band, Rossi consegna spontaneamente 26 grammi di cocaina ai carabinieri.[26] Trascorre 22 giorni di prigione (di cui 5 in isolamento)[27][28][29] presso il carcere di Rocca Costanza a Pesaro, con l'accusa di detenzione di cocaina e spaccio non a scopo di lucro.[30] Nei giorni di detenzione riesce a liberarsi dalle anfetamine, nonostante la sua situazione psicofisica rimanga piuttosto precaria. Del panorama musicale italiano soltanto Fabrizio De André e Dori Ghezzi danno pieno sostegno al cantante, visitandolo in carcere. Il 12 maggio, Vasco ottiene la libertà provvisoria. Il processo lo scagiona dall'accusa di spaccio, ma lo condanna a due anni e otto mesi con la condizionale, per detenzione di sostanze stupefacenti.[21]

Di lì a poco, nel 1985, pubblica l'album Cosa succede in città, considerato secondo certi aspetti l'album della rinascita. Sebbene contenga canzoni storiche poi divenute pilastri delle composizioni di Vasco, secondo la critica l'album è tecnicamente perfetto ma per i testi e i contenuti viene considerato un album piuttosto "fiacco", anche a causa delle vicende che lo precedettero, tanto che secondo alcune persone vicine a Rossi l'album non soddisfece completamente né Vasco né Elmi. Ciò nonostante, l'album resta in classifica per 29 settimane.

L'anno seguente, da una relazione con una ragazza di Pagani, nasce il suo primo figlio e per due anni sparisce completamente. Qualcuno parla di esaurimento nervoso, ma è un periodo in cui Vasco ricerca se stesso e rivede vecchi amici di infanzia.

La consacrazione (1987-1994)

La rinascita e la conquista dei grandi stadi

Nel 1987, Vasco torna sulla scena pubblicando C'è chi dice no, che resterà in classifica 38 settimane, di cui 12 in testa. Il successo è tale che perfino Adriano Celentano lo vuole ospite in Rai. Lui inizialmente accetta, salvo poi cambiare idea il giorno prima della trasmissione facendo infuriare i vertici dell'emittente televisiva, che minacciano di bandirlo per sempre da ogni trasmissione.[20]

Il sempre crescente successo di spettatori costringe il cantante ad abbandonare i palazzetti per orientarsi verso spazi più ampi: inizia l'epoca degli stadi.

Il 1º luglio 1988 viene nuovamente arrestato mentre da solo a bordo della sua BMW 750 procede zigzagando sulla A14 con a bordo un grammo di cocaina, uno sfollagente e una pistola lanciagas. Viene prontamente rilasciato tra le guardie carcerarie e i fan che gli chiedono abbracci e autografi.[31]

Nel 1989, prima dell'uscita dell'album Liberi liberi realizzato per conto della EMI, Rossi rompe con Guido Elmi e la Steve Rogers Band ritrovandosi praticamente da solo con Maurizio Lolli. Senza Solieri e Riva, parte comunque il Liberi Liberi Tour, il cui grande successo porta alla pubblicazione dell'album dal vivo Fronte del palco (1990).

Il 6 dicembre 1989 viene condannato ad un'ammenda di 2 milioni e 800 000 lire in seguito all'infelice episodio del 1984.

L'anno successivo vengono organizzati in rapida successione (10 e 14 luglio) due concerti rispettivamente negli stadi San Siro a Milano e Flaminio a Roma, per un totale di circa 90.000 spettatori.[32] Con il concerto di Milano, Vasco Rossi diventa il terzo artista italiano, dopo Edoardo Bennato[33] nel 1980 e Claudio Baglioni[34] nel 1985, a raccogliere un numero di fan così ampio da riempire lo stadio Giuseppe Meazza. Una parte del concerto di Milano viene pubblicata nell'album Vasco live 10.7.90 San Siro.

Nel 1992 torna a collaborare con gli Stadio, per i quali scrive il testo della hit radiofonica Stupidi all'interno dell'album Puoi fidarti di me.[35][36]

Diventato padre per la seconda volta, il cantante fa uscire l'album Gli spari sopra (1993) col quale vincerà 10 dischi di platino (suo record di vendite tutt'oggi imbattuto). L'album fu preceduto dal singolo Gli spari sopra, mini-CD che contiene, oltre ad alcune versioni alternative de L'uomo che hai di fronte e Delusa con riferimenti alle allora ragazze di Non è la RAI, anche l'inedito Se è vero o no, che non fu inserito nell'album Gli spari sopra. Nel 1994, regala agli iscritti al suo fan club ufficiale un CD contenente l'inedita Senza parole.

La maturità artistica (1995-2000)

A San Siro contro la guerra e il ritorno alle origini con Canzoni per me

Nel 1995 il rocker è di nuovo a San Siro con un doppio concerto evento, Rock sotto l'assedio, contro la guerra in Jugoslavia. Sul palco sono ospitati gruppi musicali, di etnie diverse, fatti giungere clandestinamente dalla zona della guerra con l'aiuto di collaboratori come il fotoreporter Massimo Sciacca e l'organizzatore Enrico Rovelli. In questa occasione canta per la prima volta Generale di Francesco De Gregori, cantautore che da sempre è un suo riferimento, interpretandola nel proprio inconfondibile stile rock. Vasco promuove la serata come occasione di riflessione contro la violenza della guerra, ma molti giornalisti polemizzeranno con lui per non avere devoluto l'incasso alla causa jugoslava. Con Maurizio Lolli e Mirco Bezzi realizza un sito Internet, il primo in Italia per un artista musicale, dedicato a raccogliere le testimonianze di reporter dalle zone di guerra intercettate sulla nascente rete di comunicazione e le biografie dei gruppi musicali che si esibiscono.

Nel 1996 pubblica l'album Nessun pericolo... per te, contenente una canzone, Gli angeli, dedicata all'amico Maurizio Lolli morto di cancro ai polmoni e il cui video (una produzione colossale di 600 milioni di lire) viene diretto da Roman Polański. Il video viene messo a disposizione su Internet, un evento abbastanza inusuale per quegli anni, cosicché Vasco diventa un precursore del tempo e dei nuovi sistemi tecnologici che avanzano. La canzone viene distribuita in un singolo a forma triangolare a tiratura limitata. La forma del cd singolo potrebbe essere un chiaro omaggio all'attributo femminile, al quale spesso Vasco fa riferimento con gesti inequivocabili nei suoi concerti e nello specifico durante canzone Rewind, la cui musica è scritta per lui dall'amico di sempre Gaetano Curreri leader degli Stadio.

Nel 1997 esce Rock, una raccolta di vecchi pezzi riarrangiati, che porterà il cantante ad esibirsi nell'ex stabilimento Italsider di Bagnoli, nell'ambito della prima edizione del Neapolis Rock Festival. Quell'anno Rossi è presente come autore al Festival di Sanremo (in coppia con Gaetano Curreri e Roberto Ferri) con ...E dimmi che non vuoi morire scritta per Patty Pravo, insignita del premio della critica. Sempre per il Festival di Sanremo, nel 1999 scrive la canzone Lo zaino cantata dagli Stadio.

Nel 1998 esce Canzoni per me, in cui, tra le altre, riprende anche vecchie canzoni, scritte all'inizio della carriera e mai pubblicate.

In quel periodo trionfa al Festivalbar '98 ottenendo la sua seconda vittoria in tale competizione, con Io no, e ottiene per la prima volta la Targa Tenco nella categoria miglior album dell'anno.

Il record di pubblico all'Heineken Jammin Festival '98 e la morte di Massimo Riva

Il 1998 è un anno storico per la carriera di Vasco Rossi: il disco non porta, infatti, com'era abitudine, una nuova tournée, ma viene deciso di tenere un unico concerto, accettando la proposta di essere headliner della prima edizione dell'Heineken Jammin' Festival a Imola.

Alla serata partecipano 130.000 persone, segnando un evento nell'intera storia della musica italiana: il successo di Vasco diviene di massa, e il rocker di Zocca viene universalmente riconosciuto come la star della musica italiana contemporanea.

La serata viene immortalata nel video Rewind e relativo album dal vivo Rewind del 1999, a cui fa seguito il Rewind tour.

A pochi giorni dalla prima tappa del tour, allo stadio Renato Curi di Perugia, viene a mancare per un'overdose di eroina, l'inseparabile "compagno di avventure" Massimo Riva, chitarrista della band e autore-coautore di una buona parte del repertorio musicale di Vasco. A partire dal Rewind tour, verrà ricordato in ogni concerto.

Nel 1999, esce il singolo La fine del millennio, i cui proventi vengono devoluti all'associazione onlus per il recupero dei tossicodipendenti, fondata dai parenti di Massimo Riva. La copertina riprende il Cristo bendato di un'immagine di scena tratta dal "Teatro delle orge e dei misteri" dell'austriaco Hermann Nitsch.

Sempre quell'anno Vasco firma come coautore il testo della canzone La tua ragazza sempre, portata al Festival di Sanremo da Irene Grandi, che si piazza in seconda posizione. La collaborazione con Irene Grandi si consoliderà negli anni: nel 2003, Vasco firmerà per la cantante fiorentina il brano Prima di partire per un lungo viaggio.

I concerti diventano produzioni colossali (dal 2001 a oggi)

2001-2003: Stupido hotel e il triplo concerto evento a San Siro

Il 2001 è l'anno di Stupido hotel e anche del terzo Festivalbar vinto con la canzone Ti prendo e ti porto via.

Nel 2002 esce la prima raccolta pubblicizzata come ufficiale dalla EMI di brani in versione originale e rimasterizzati, Tracks, che contiene al suo interno la reinterpretazione di Generale di Francesco De Gregori, cantata durante il tour "Rock sotto l'assedio" del 1995 e mai pubblicata prima. All'uscita della raccolta fa seguito il triplo concerto evento tenutosi di nuovo a San Siro nel 2003 e dal quale sarà tratto il DVD Vasco Rossi @ S.Siro 03, non seguito però, da una traccia audio. La reinterpretazione di Generale rappresenta una sorta di risposta e ringraziamento alla versione di Vita spericolata incisa da De Gregori nel 1993 e inclusa nel suo album Il bandito e il campione.

2004-2007: Buoni o cattivi e il ritorno a Sanremo come ospite

Il 2004 è l'anno di Buoni o cattivi, registrato tra Bologna e Los Angeles, e successivamente venduto anche negli Stati Uniti. Il disco risulterà il più venduto in Italia nel 2004.[37] All'album segue il Buoni o Cattivi Tour, articolatosi in due estati e che tocca gran parte degli stadi italiani, bissandoli dove richiesto e facendo registrare il tutto esaurito. Inoltre, il 24 settembre dello stesso anno, Vasco ha regalato ai suoi fan un concerto gratuito tenutosi a Catanzaro (nel quartiere Germaneto), di fronte a 400.000 persone (record assoluto di presenze per un concerto gratuito). Lo stesso Vasco ha ribattezzato questo evento "Vascostock".[38] In questa occasione si dimostrò attento all'ambiente, perché l'evento fu ad "emissioni zero": infatti il cantante dichiarò che sarebbero stati piantati tanti alberi quanti ne fossero serviti per riequilibrare le emissioni di CO2 dovute all'energia elettrica necessaria per alimentare il concerto.

Nel 2005 ritorna a Sanremo come ospite per la serata finale, in segno di riconoscenza al festival che gli aveva offerto una vetrina importante, quando la sua carriera era ancora agli albori, nonostante i magri piazzamenti allora riconosciuti. Questa volta il pubblico lo accoglie con entusiasmo e Vasco risponde cantando l'introduzione di Vita spericolata, introdotto da Maurizio Solieri alla chitarra, e l'hit del 2004 Un senso. Dopo la performance pronuncia poche parole contro la legge anti-fumo (legge 3/2003) varata dal ministro Sirchia ed esce di scena, sottraendosi all'abituale intervista del conduttore Paolo Bonolis ai suoi ospiti.

L'11 maggio 2005 lo IULM di Milano conferisce a Rossi la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione, per essere «stato protagonista di una vera rivoluzione musicale che ha anche significativi connotati sociali e relazionali [...] introducendo uno stile espressivo, unico e insuperato, con temi del privato che fanno parte del tessuto sociale e arrivano direttamente a colpire la sensibilità dei giovani. I suoi concerti sono eventi di eccezionale portata emotiva e aggregativa.[...]»,[39] un "pezzo di carta" che Vasco esibisce con emozione e fierezza dedicandolo alla madre e ai suoi studi universitari a suo tempo interrotti.[40]

Il 9 settembre 2005 esce È solo un rock'n'roll show, doppio DVD, lanciando così il concetto di movieclip, in cui tutte le canzoni di Buoni o cattivi si intrecciano in un lungo videoclip di oltre due ore.

Tre mesi dopo, il 2 dicembre 2005, esce Buoni o cattivi Live Anthology 04.05, un cofanetto comprensivo di doppio cd e triplo DVD che documenta il grande successo del "Buoni o cattivi tour" del 2004 e del 2005.

Il 17 dicembre 2005 Vasco torna a Zocca, la sua città natale, dove gli amici d'infanzia e tutta la comunità hanno organizzato un tributo in suo onore. Per l'occasione viene allestita anche una mostra fotografica.

Vasco Rossi ha sostenuto nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006 la lista della Rosa nel Pugno (concedendo l'utilizzo della canzone Siamo solo noi come colonna sonora dello spot del partito) e ha finanziato la coalizione L'Unione. È la prima volta che il rocker prende una posizione politica netta: in passato si era limitato a mostrare simpatia per le lotte abolizioniste di Marco Pannella, acquisendo la tessera del partito dei Radicali e prestando, nei primi anni ottanta, il suo volto ad alcune campagne antiproibizioniste. Alle elezioni per il Presidente della Repubblica del 2006, alla seconda e terza votazione il cantante ottiene in entrambe le occasioni 1 voto.

Sempre nel 2006, Vasco annuncia pubblicamente di non cedere più i diritti delle sue canzoni per gli spot pubblicitari. La decisione presa a suo tempo, è stata per sua stessa ammissione un errore, in quanto non è eticamente corretto lucrare sulle emozioni dei fan.[41]

Il 19 gennaio 2007 esce il singolo Basta poco. Per volontà del cantautore non è venduto in alcun negozio e può essere ascoltato esclusivamente tramite radio oppure scaricato dal web o dal portale di una nota azienda telefonica. Il nuovo singolo fa registrare il record italiano di download legali, oltre centomila a distanza di due giorni dall'uscita del brano.

L'11 maggio 2007 Vasco Rossi pubblica un mini CD, Vasco Extended Play, contenente Basta poco, la versione "original demo" della stessa, il video con i personaggi disegnati da suo figlio Luca e una reinterpretazione de La compagnia, scritta da Mogol e Carlo Donida, portata al successo da Marisa Sannia nel 1969 e reinterpretata nel 1976 da Lucio Battisti: si tratta di un brano a cui Vasco si è dichiarato molto legato e che ha reinterpretato in chiave rock.

Il 23 novembre 2007 esce il DVD Vasco@Olimpico.07, registrato durante le due date del 27 e 28 giugno del Vasco live Tour 2007 nello stadio romano.

2008-2009: Il mondo che vorrei e il Concerto del Primo Maggio

Il 28 marzo 2008 esce Il mondo che vorrei, ventunesimo album del cantautore (quindicesimo in studio). Il mondo che vorrei è anche il nome del primo brano estratto da questo album, che viene lanciato in radio il 14 marzo e in tutti gli oratori della diocesi di Milano il 16 marzo. Il brano entra subito al primo posto della classifica digitale Fimi.

Nel maggio del 2008 è stato nominato cittadino onorario della città di Genova dal Sindaco Marta Vincenzi, in quanto ha omaggiato i genovesi regalando loro quella che è stata la "data 0" del Vasco.08 Live in concert. Inoltre, ha ricevuto a titolo onorifico la tessera che dà libero accesso agli oratori della diocesi di Genova.

Nell'estate del 2008 prosegue il tour, iniziato a Genova, negli stadi delle principali città italiane. In sole 24 ore dall'apertura delle prevendite vennero venduti 120.000 biglietti, costringendo gli organizzatori ad aggiungere ulteriori date per le tappe di Milano, Roma, Ancona e Salerno.

Vasco si esibisce anche all'Heineken Jammin' Festival di Mestre il 21 giugno 2008. Oltre alle canzoni del nuovo disco, Vasco regala ai fan brani come T'immagini e La noia.

Il 5 luglio 2008, tramite il suo sito ufficiale, annunciò un ritorno sul palco a settembre, per la seconda parte della tournée, la cui data zero si è svolta il 5 settembre a Teramo.

A fine anno, secondo i dati SIAE, Vasco detiene il primato della musica dal vivo grazie al record di presenze registrato nelle diciotto date del tour 2008.

Il 13 marzo 2009 esce Il mondo che vorrei live, il primo concerto rock registrato in alta definizione Blu-ray durante il doppio concerto tenutosi allo Stadio Dall'Ara di Bologna il 19 e il 20 settembre 2008.

La prima apparizione dal vivo di Vasco Rossi del 2009, ha avuto luogo in occasione del ventennale del Concerto del Primo Maggio a Roma, a 10 anni di distanza dalla sua prima partecipazione. L'esibizione è durata circa cinquanta minuti, nel corso della quale sono state proposte dieci canzoni tra cui Un ragazzo di strada, brano del 1966 scritto da I Corvi,[42] cantato per la prima volta da Vasco Rossi.

2009-2010: Tracks 2 - Inediti & rarità e lo Europe Tour Indoor

Il 6 ottobre 2009 ha iniziato una tournée indoor in giro per l'Italia e per l'Europa, dopo 13 anni dall'ultimo tour al chiuso datato 1996, il Nessun Pericolo Per Te Tour.[43]

Durante questi concerti ha presentato un nuovo brano inedito intitolato Ad ogni costo, cover della hit dei Radiohead, Creep.[44] Da notare l'anomalia della data sarda, unico concerto del tour previsto all'aperto.[45]

Il 27 novembre 2009 esce l'album Tracks 2 - Inediti & rarità, che contiene 3 inediti (tra cui proprio Ad ogni costo, Ho fatto un sogno e Sto pensando a te), Sally cantata interamente da Vasco ad una tappa del Europe Tour 2009, sei tracce dal vivo tratte dal "Nessun pericolo per te tour" del 1996 e tre cover suonate negli anni dal vivo una sola volta, ovvero Il tempo di morire, Un ragazzo di strada e Amico fragile. In poco più di una settimana l'album ottiene quattro dischi di platino.

Nello stesso mese la Sony ha prodotto SingStar Vasco Rossi, gioco per PlayStation 2 e PlayStation 3.[46]

Successivamente viene pubblicato il secondo singolo appartenente al nuovo album, Sto pensando a te, trasmesso nelle radio a partire dal 18 dicembre del 2009.

Il 10 marzo 2010 è uscito un numero di Topolino dove Vasco si trasforma nel Comandante Brasko, un cantante amatissimo dal pubblico che si è ritirato dai palchi, a cui Zio Paperone chiede di risollevare le sorti della manifestazione canora più importante di Paperopoli, quella al Teatro Arroston. All'interno si può trovare un'intervista allo stesso Vasco dove parla della passione per Topolino. La storia, ideata da Vincenzo Mollica, è sceneggiata da Fausto Vitaliano, mentre i disegni sono di Giorgio Cavazzano.[47][48]

Nello stesso mese decide di investire sulla rivista di critica letteraria Satisfiction,[49] divenendone editore.[50][51]

Il 22 giugno 2010 è uscito in edizione limitata l'album Vasco London Instant Live 04.05.2010 registrato appunto il 4 maggio 2010 all'Hammersmith Apollo di Londra. Questa data, segna un evento importante nella carriera del rocker, in quanto si tratta del suo primo concerto in Gran Bretagna.[52]

Il 29 novembre 2010, tramite Facebook, comunica che ha scritto con Gaetano Curreri, il quinto singolo di Noemi, Vuoto a perdere; il brano è anche la colonna sonora del film Femmine contro maschi di Fausto Brizzi.

2011-2012: Vivere o niente, Live Kom '011, Questa storia qua e L'altra metà del cielo

Il 29 marzo 2011 esce Vivere o niente, sedicesimo album in studio. Il primo singolo estratto, anticipato il 7 febbraio (giorno del suo cinquantanovesimo compleanno), intitolato Eh... già.[53] Il disco balza subito in testa alle classifiche di vendita. Il secondo singolo è Manifesto futurista della nuova umanità, in rotazione dal 6 maggio 2011.

Il 15 aprile 2011 viene presentata, dal sovrintendente Stephane Lissner, la stagione 2011-2012 del Teatro alla Scala di Milano, con le musiche e la drammaturgia a firma di Vasco utilizzate per la produzione L'altra metà del cielo, spettacolo incentrato sulla figura femminile e sui giovani.[54][55][56] La "prima" doveva avere luogo il 31 marzo 2012, con successive sette repliche,[57] ma è stata rinviata di tre giorni per uno sciopero dei lavoratori.[58][59]

L'11 giugno 2011 prende il via dall'Heineken Jammin Festival a Mestre, il tour Vasco Live Kom 011. Il tour prevede quattro concerti nel giro di pochi giorni allo stadio di San Siro e due repliche allo Stadio Olimpico. Durante l'ultima data a Milano, il rocker è stato obbligato ad accorciare la scaletta, iniziando con un evidente ritardo, per via di un forte mal di schiena che nonostante le cure necessarie non accennava a passare.[60]

Il 26 giugno 2011, in un'intervista a Vincenzo Mollica per il TG1, parlando del suo futuro ha dichiarato che modificherà il suo modo di rapportarsi con il pubblico, in particolare ha affermato: «è felicemente conclusa la mia straordinaria attività di rockstar» e che «questa [quella in corso in quel momento] è l'ultima tournée di questo tipo».[61] In questo periodo viene pubblicato il libro Vasco complete canzoniere.[62]

Il 18 luglio 2011 decide di farsi ricoverare in una clinica privata nei pressi di Bologna, per verificare la natura del mal di schiena e dagli esami si scopre che la causa del dolore, deriva da una costola fratturata. Inoltre approfitta della permanenza nella clinica per fare un check-up completo.[63]

Il 22 agosto 2011, dopo una visita medica concordata alla clinica Villalba, i medici che seguono le sue condizioni di salute lo obbligano ad un riposo assoluto di almeno sessanta giorni,[64] che ha provocato l'annullamento delle ultime quattro date del Vasco Live Kom '011: Torino, Udine, Bologna e Avellino.[65] Al cantante viene diagnosticata un'infezione da stafilococco aureo che gli ha causato un'osteomielite al torace, un'endocardite e, in seguito, anche una polmonite.[66][67][68][69]

Il 7 settembre 2011 esce nelle sale un film-documentario sulla sua vita, artistica e privata, diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti, dal titolo Questa storia qua, proiettato, due giorni prima in anteprima, alla Mostra del Cinema di Venezia e in contemporanea in oltre 200 sale facendo registrare il tutto esaurito già in prevendita.[70][71] Dal film viene estratto il singolo I soliti, in rotazione nelle radio dal 29 agosto.[72]

Il 24 novembre 2011 viene pubblicata un'altra sua biografia, intitolata La versione di Vasco, con una tiratura di 80.000 copie; dopo tre giorni il libro è andato in ristampa con altre 50.000 copie.[73] Il libro si è piazzato subito al primo posto nella sezione "varia" o "saggistica", mentre ha occupato la quarta posizione nella classifica generale.[73] I proventi delle vendite sono andati ad una comunità di don Ciotti.[74]

Il 9 dicembre 2011, solo ed esclusivamente su iTunes, è uscita una speciale versione dell'album Vivere o niente, denominata Vivere o niente - Kom.011 Edition, contenente, oltre all'album in studio, anche un CD con 13 brani registrati durante una tappa del Vasco Live Kom '011. Il 31 marzo 2012 è stato pubblicato l'album L'altra metà del cielo contenente alcune tra le più famose canzoni di Rossi dedicate alle donne, riarrangiate per l'esecuzione sul palco de La Scala; l'album ha raggiunto subito la prima posizione fra le vendite.[75] Il 4 aprile, alla "prima" de L'altra metà del cielo, ci sono stati sei minuti di applausi finali.[76]

Dal 9 giugno al 14 luglio 2012 si è svolta una mostra sulle opere di Vasco in 3D, dal titolo Notte Rossi, presso il Palazzo Isolani di Bologna.[77][78] Nel frattempo viene pubblicata la canzone La Luna, scritta per Patty Pravo con Gaetano Curreri e uscita il 15 giugno.[79][80][81] A giugno il suo storico chitarrista Maurizio Solieri parla del rapporto tra lui e Vasco in un'intervista,[82] cui segue una piccata risposta di Vasco che lascia intendere la fine del rapporto di collaborazione.[83][84]

L'8 settembre 2012 torna a esibirsi per un mini-concerto a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. Il 14 settembre viene di nuovo ricoverato in clinica per problemi respiratori.[85] Il 27 novembre 2012 esce l'album dal vivo Live Kom 011: The Complete Edition, che debutta direttamente al primo posto della Classifica FIMI Artisti;[86] in due settimane ottiene il disco d'oro[87] e a dicembre viene certificato disco di platino per le oltre 60.000 copie vendute.[88]

2013-2016: Sono innocente, Live Kom '013, Live Kom '014, Live Kom '015, Live Kom '016

Il 21 gennaio 2013 esce il singolo L'uomo più semplice che arriva primo in classifica[89]. Alla morte di Enzo Jannacci avvenuta il 29 marzo 2013 Vasco scrive sulla sua pagina Facebook le proprie condoglianze e racconta l'influenza avuta sulla sua carriera artistica.[90]

Il 9 giugno 2013 prende il via dallo Stadio Olimpico di Torino, il tour Vasco Live Kom '013, che prevede quattro concerti nel capoluogo piemontese e tre allo Stadio Dall'Ara di Bologna. Il tour che segna il ritorno sul palco di Vasco, vede la partecipazione di più di 267.000 spettatori.[91]

Il 15 ottobre 2013 esce il singolo Cambia-menti, che guadagna immediatamente la prima posizione nella classifica dei singoli più venduti in Italia.[92]

Successivamente, vengono comunicate le date del Vasco Live Kom '014, che vede il cantante impegnato allo Stadio Olimpico di Roma e allo Stadio San Siro di Milano.[93] Inizialmente previste quattro date, ne sono state poi aggiunte altre tre. Nessun altro, ad eccezione dello stesso Vasco con il Vasco Live Kom '011, è mai riuscito a fare a San Siro ben quattro concerti di fila.[94] Il 14 marzo esce il singolo Dannate nuvole[95], che anticipa l'album in uscita a novembre.[96]

Ad aprile Vasco firma un accordo con la casa discografica Universal Records che prevede la pubblicazione dei prossimi tre album.[97] Il 29 maggio 2014 riceve il riconoscimento di "Cittadino onorario della Puglia creativa" dal presidente della Regione Nichi Vendola.[98]

Il 25 giugno 2014, parte il Vasco Live Kom '014; in occasione della preparazione dello spettacolo, allo Stadio Olimpico di Roma, annuncia di voler dare alla sua musica una svolta metal, affermando che «A forza di fare rock duro è inevitabile finire nel metal, è una evoluzione naturale».[99] Questo tour, raggiunge la cifra di circa 400.000 spettatori, per un incasso certificato di oltre 26 milioni di dollari, entrando al secondo posto nella classifica mondiale "Hot Tours 2014" di Billboard, subito dopo i Rolling Stones.

Il successivo album di inediti, intitolato Sono innocente, esce all'inizio di novembre 2014. Il disco segna un riavvicinamento con alcuni vecchi collaboratori (il brano Sono innocente ma... presenta come coautori Roberto Casini e Andrea Righi, entrambi ex membri della Steve Rogers Band). Inusuale è anche la presenza di un brano strumentale. Inoltre, vi si trovano un inedito di Vasco scritto a 15 anni (Marta piange ancora) e una canzone del figlio Luca (L'ape regina).

A seguito dell'uscita del nuovo album, il 7 giugno 2015, parte dallo Stadio San Nicola di Bari, il Vasco Live Kom '015. Si tratta di una tournée promozionale, in cui Vasco torna ad esibirsi negli stadi più importanti d'Italia, per un totale di 14 date, tra cui un'esibizione allo Stadio San Paolo di Napoli, dove mancava da undici anni. Il tour segna importanti record di presenze e di spettatori e in scaletta, oltre ai nuovi brani del disco Sono innocente, trovano posto alcuni importanti ripescaggi del passato come Deviazioni, Credi davvero e Gli angeli.

Alla fine del tour, Vasco torna in studio, per registrare il ritornello del brano Tutti contro tutti, contenuto nel nuovo album degli Stadio, intitolato Miss Nostalgia. Il brano in questione segna di fatto, il ritorno di Vasco Rossi al duetto con Gaetano Curreri, dopo il brano La faccia delle donne, pubblicato nei primi anni ottanta.

Il 18 marzo 2016, esce Tutto in una notte - Live Kom 015, composto da due CD, due DVD e un Blu-ray. Si tratta di una narrazione del concerto di Napoli, interamente registrato in presa diretta audio e video e montato in cabina di regia da Pepsy Romanoff, autore nel 2014, del videoclip di Come vorrei.

Dopo un periodo di pausa, torna sul palco con il Vasco Live Kom '016. Gli organizzatori del Live Kom, decidono di compensare la mancanza di Roma tra le date del tour 2015, fissandone una "continuazione" con due date allo Stadio Olimpico previste per i giorni 22 e 23 giugno, poi portate a quattro, con l'aggiunta del 26 e 27 giugno. Vasco raggiunge quindi un nuovo record di date consecutive nello stadio romano, dove lui stesso arrivò a quota tre concerti nel 2014. Per le quattro date sono stati venduti complessivamente 205.000 biglietti[100]. Una delle novità di questo tour, è l'inserimento di una canzone a sorpresa per ogni data: verranno alternate infatti Sally, Un senso, Senza parole e Vivere.

2017: VascoNonStop, Modena Park 2017 e la morte di Guido Elmi

Durante la promozione dei concerti allo Stadio Olimpico di Roma, Vasco annuncia il concerto Modena Park 2017, che si è tenuto al parco Enzo Ferrari di Modena il 1º luglio 2017, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. Per promuovere tale evento, l'11 novembre 2016 è stato pubblicato il cofanetto VascoNonStop, contenente 69 brani tra cui 4 inediti. Il primo singolo, annunciato dallo stesso Vasco su Facebook, si intitola Un mondo migliore e viene pubblicato il 14 ottobre 2016[101]. Il cofanetto è uscito in diversi formati, compresa una versione con 8 vinili.

Con oltre 220.000 biglietti venduti per il Modena Park 2017, Vasco Rossi ottiene il record mondiale di spettatori paganti per un singolo concerto, superando un primato appartenente agli A-ha, che nel 1991 a Rio De Janeiro riunirono 198.000 paganti.[9]

Il 31 luglio 2017, muore improvvisamente Guido Elmi, per quasi 40 anni, produttore discografico e direttore artistico di Vasco Rossi.[102]

Vita privata

Vasco Rossi ha tre figli di cui due, Davide e Lorenzo, nati nel 1986, da due madri diverse. Davide fa l'attore ed è anche un disc jockey. Lorenzo, invece, è stato riconosciuto solo nel gennaio 2003, dopo essersi sottoposto volontariamente al test del DNA. Vasco Rossi spiega questo ritardo come

« ...indipendente dalla mia volontà. L'avrei riconosciuto anche 15 anni fa, ma quella storia d’amore era già finita e allora non mi fu permesso di fare l'esame del DNA.[103] »

Il terzo, Luca, che vive con lui, è nato nel 1991 da Laura Schmidt, sua compagna dal 1987 e sua moglie dal 7 luglio 2012[104].[105] Quest'ultimo, in base ai registri della SIAE, risulta coautore di diverse canzoni.

Tra le relazioni sentimentali degli anni ottanta, una è stata intrattenuta con la conduttrice televisiva Barbara d'Urso,[106] che ha anche sostenuto che due canzoni di Vasco Rossi, Brava e Incredibile romantica, sarebbero dedicate a lei[107], circostanza, questa, smentita dallo stesso cantautore.[108]

È un sostenitore del Partito Radicale di Marco Pannella[109] nel maggio 2009 s'è iscritto al Partito Radicale per la 23ª volta consecutiva.[110] Nel 2000 era proprietario di una scuderia privata collegata ad Aprilia Racing, la Vasco Rossi Racing, che vinse il campionato del mondo e il pilota che la guidava era Roberto Locatelli.[111] Possiede il 90% di una società di charter.[112] Rossi non ha mai nascosto la sua simpatia per la squadra di calcio dell'Inter,[113][114] ricambiata dalla società con un comunicato ufficiale in occasione dei sessantesimo compleanno dell'artista.[115]

Vasco Rossi è ateo e favorevole all'eutanasia, cosa che ha dichiarato dopo un attacco subito dalla Chiesa Cattolica per il contenuto dell'album di Vasco Vivere o niente, uscito pochi giorni prima.[116][117]

Nel dicembre 2009 Vasco è oggetto di un duro articolo critico da parte di Alessandro Alfieri, saggista e blogger sulla "Guida Filosofia" del sito guide.supereva.it, nel quale lo scrittore attribuisce al cantautore la responsabilità della deriva sociale e culturale del paese degli ultimi decenni. L'articolo suscita un caso mediatico e lo stesso Vasco Rossi risponderà in un pezzo pubblicato sul suo sito.[118][119]

Nel febbraio 2010 Vasco, tramite i suoi avvocati, chiede al sito satirico Nonciclopedia di cancellare la pagina lui dedicata, ritenendola diffamatoria; nell'agosto e settembre 2011 alcuni amministratori del sito sono convocati dalla polizia postale per questa stessa questione. Per protesta, il 3 ottobre 2011, gli amministratori di Nonciclopedia sospendono il servizio di loro iniziativa.[120][121][122][123][124] Il giorno seguente il sito viene ripristinato privo della voce su Vasco contestualmente alla promessa di ritiro della querela.[125][126]

Appassionato di danza classica, nell'ottobre del 2011, insieme a Stefano Salvati, ha fondato l'Associazione Culturale Vasco Rossi Dancing Project.[127][128] Nel dicembre del 2011 dona 75.000 euro all'Università degli Studi di Bologna per sostenere la ricerca (triennale) sui Biofilms Microbici, principali responsabili di varie forme infettive.[129][130]

Al 2011 Vasco Rossi risulta essere residente a Bologna, di cui è il primo contribuente.[131]

Nel maggio 2014 diventa nonno di Romeo, figlio di Davide e nel maggio 2017 di Lavinia, figlia di Lorenzo.

Polemica con Ligabue

L'inizio dell'incrinatura tra Vasco e Ligabue risale al 1999: in quell'anno Massimo Riva, chitarrista e intimo amico di Vasco, si spense la notte del 31 maggio a causa di una crisi respiratoria a seguito di un'iniezione di eroina. Riva aveva smesso con l'eroina da anni, ma ricominciò a farne uso per combattere la depressione che aveva sviluppato in concomitanza con la scoperta di essere affetto da epatite C, molto probabilmente contratta anni prima proprio a causa dell'eroina (l'epatite C si trasmette soprattutto attraverso l'uso di droghe per via endovenosa).[132]

Pochi giorni dopo la morte di Massimo Riva, Luciano Ligabue, mentre presentava all'Università IULM di Milano il suo primo film Radiofreccia (che verteva proprio sul tema dell'avvento dell'eroina), si lasciò andare ad alcune dichiarazioni giudicate fuori luogo in un momento del genere: facendo riferimento al musicista del Blasco, il cantante di Correggio disse: «Negli anni '70 non avevamo molte informazioni. Il pensiero comune era che si potesse smettere quando si voleva. Per i musicisti rock c'è ancora oggi l'alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target».[133] Vasco, molto colpito e risentito di queste frasi in un momento come quello, dichiarò: «È morto un amico e invece del silenzio... c'è chi, per accrescere la propria credibilità, ha scelto di "speculare" lanciando anzitempo inutili messaggi moralizzatori». E lo staff della rockstar precisa: «Un amico, un bene prezioso, se ne va senza disturbare nessuno. Questo addio silenzioso non preserva noi dal solito e banale chiacchiericcio moralista sui rischi della droga e bla bla bla...». E ancora: «Questa volta, però, non limitiamoci a scuotere la testa e a dirci fra amici che sono le regole del gioco, che il rock è maledetto e non conta più le sue vittime (e che Dio benedica Ligabue). Alziamo la testa e diciamo con forza che chiediamo rispetto per la verità e per la persona».[134] Sul momento Ligabue non replicò, salvo tornare sulla questione pochi giorni dopo:[135]

« Chiedo scusa a Vasco Rossi e a chi sta vivendo il lutto per la scomparsa di Massimo Riva: non sono stato sufficientemente "scafato" da immaginare che qualcuno potesse speculare sulla morte di un musicista, imbastendo polemiche di bassa lega. Io non ho mai espresso giudizi morali sull'uso di droghe, né mi sento di fare valutazioni su ciò che è giusto e ciò che non lo è, come si poteva invece dedurre da un'intervista pubblicata su un altro quotidiano che mi attribuiva frasi da me mai pronunciate. Quello che serve invece è, secondo me, che ognuno abbia corrette informazioni per poter fare liberamente le sue scelte. Mi soffermo su questa parte perché vorrei fosse chiaro: non sono pro o contro la droga. Sono contro la cattiva informazione che se ne fa. Sono amareggiato dal fatto che Vasco, che pure ha una certa esperienza su certe speculazioni, abbia creduto che fossi in malafede. Voglio pensare che tutto dipenda dal carico emotivo che si porta dietro questa tragedia e dalla impossibilità di viverla in silenzio. A farne le spese, però, è proprio chi merita di riposare in pace. E per questo sono mortificato. »

Negli anni la rivalità sembrò attenuarsi; i due cantanti continuarono le loro strade, sennonché in occasione della presenza di Ligabue alla trasmissione televisiva Il senso della vita condotta da Paolo Bonolis, si parlò dei numeri dei concerti del cantautore. Come risposta il 7 agosto 2011 Vasco Rossi pubblica su Facebook un'intervista nella quale afferma: «Penso che Ligabue sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione».[136][137][138][139] Il precedente 10 aprile sulla pagina Facebook di Vasco Rossi era apparso il messaggio: «Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi duecento canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po' di polenta prima di poterti confrontare con me. L'unica sfida che accetto è un duello all'ultimo s-a-ound, la mattina all'alba, dietro il convento delle Carmelitane Scalze. Lascio a te la scelta delle armi. Ricorda che io sparo solo al cuore».[136][137][138][139]

Ligabue, interrogato, rilasciò la seguente dichiarazione: «Allora, cari miei, diversi di voi mi hanno fatto notare il post che Vasco ha scritto sulla sua pagina Facebook e mi è venuta voglia di dirvi qualcosa sulla annosa questione "io, Vasco e l'informazione che ci riguarda". Da circa vent'anni, in buona parte delle interviste, mi sento sempre fare tre domande: 1 "cosa ne pensi di Vasco?" 2 "cosa ne pensi della rivalità fra te e lui?" 3 "farete mai un duetto insieme?". Tutte domande che sviliscono la mia musica, la sua e alimentano un gossip fine a se stesso, quindi signori, smettetela». In più Ligabue fece gli auguri per l'imminente compleanno di Vasco. La risposta del Blasco non si fece attendere: «Rinnovo la stima per Ligabue. Non esiste alcuna antipatia, odio o rivalità tra me e lui. La nostra è tutta una finta commedia. Mi ha fatto diventare il migliore sul... palco. Non sul campo però... nella vita, dove probabilmente se la cava meglio lui».[140]

La questione sembra essersi ormai affievolita, con l'invito da parte di Ligabue affinché Vasco si unisse al concerto pro terremotati dell'Emilia "Italia Loves Emilia"; a una prima risposta affermativa di Vasco, seguì la sua impossibilità a partecipare a causa dei ben noti problemi di salute. Ligabue allora fece gli auguri a Vasco per una pronta guarigione. Il 6 agosto 2012, un anno dopo, Vasco Rossi afferma, su Facebook: «è scoppiata la pace tra me e Ligabue»,[141][142] mettendo così fine alla polemica.

In occasione del concerto Modena Park, tenuto da Vasco a Modena il primo luglio 2017, Ligabue pubblicò un tweet "Complimenti Vasco, complimenti Modena!"

Discografia

  • 1978 – ...Ma cosa vuoi che sia una canzone...
  • 1979 – Non siamo mica gli americani!
  • 1980 – Colpa d'Alfredo
  • 1981 – Siamo solo noi
  • 1982 – Vado al massimo
  • 1983 – Bollicine
  • 1985 – Cosa succede in città
  • 1987 – C'è chi dice no
  • 1989 – Liberi liberi
  • 1993 – Gli spari sopra
  • 1996 – Nessun pericolo... per te
  • 1998 – Canzoni per me
  • 2001 – Stupido hotel
  • 2004 – Buoni o cattivi
  • 2008 – Il mondo che vorrei
  • 2011 – Vivere o niente
  • 2014 – Sono innocente

Concerti e tour

  • 1976 - Tour 1976
  • 1977 - Tour 1977
  • 1978 - Tour 1978
  • 1979 - Tour 1979
  • 1980 - Colpa d'Alfredo Tour
  • 1981 - Siamo solo noi Tour
  • 1982 - Vado al massimo Tour
  • 1983 - Bollicine Tour
  • 1984 - Va bene, va bene così Tour
  • 1985 - Cosa succede in città Tour
  • 1987 - C'è chi dice no Tour
  • 1989 - Liberi liberi Tour
  • 1990 - 1991 Fronte del palco Tour
  • 1993 - Gli spari sopra Tour
  • 1995 - Rock sotto l'assedio
  • 1996 - Nessun Pericolo Per Te Tour
  • 1997 - World Wide Tour
  • 1998 - Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola - 1ª edizione Heineken Jammin' Festival
  • 1999 - Rewind Tour
  • 2001 - Stupido Hotel Tour
  • 2003 - Vasco@San Siro '03
  • 2004 - 2005 - Buoni o cattivi Tour
  • 2007 - Vasco Live 2007
  • 2008 - Vasco.08 Live in concert
  • 2009 - 2010 - Tour Europe indoor
  • 2011 - Vasco Live Kom '011
  • 2012 - Vasco Rossi Deejay Project
  • 2013 - Vasco Live Kom '013
  • 2014 - Vasco Live Kom '014
  • 2015 - Vasco Live Kom '015
  • 2016 - Vasco Live Kom '016
  • 2017 - Modena Park 2017

Formazione

Live

Band attuale

  • Stef Burns – chitarra (1995-presente)
  • Vince Pastano – chitarra (2014-presente)
  • Claudio Golinelli – basso (1984-1987, 1993-1996, 1998-presente)
  • Matt Laug – batteria (2007-2014, 2017-presente)
  • Alberto Rocchetti – tastiere (1989-presente)
  • Andrea Innesto – sassofono (1985-presente)
  • Frank Nemola – tromba (1998-presente)
  • Clara Moroni – cori (1996-presente)

Ex componenti band

Chitarre
  • Maurizio Solieri – chitarra (1976-1987, 1991-1995, 1999-2014)
  • Massimo Riva – chitarra (1976-1987, 1995-1999)
  • Andrea Braido – chitarra (1989-1993, 1998)
  • Davide Devoti – chitarra (1989-1991)
  • Nando Bonini – chitarra (1993-1996)
  • Teddy Castellucci - chitarra (1997)
  • Riccardo Mori – chitarra acustica (2004-2005)
Basso
  • Andrea Righi – basso (1976-1983)
  • Paul Martinez – basso (1989-1990)
  • Lorenzo Poli – basso (1991)
  • Davide Romani – basso (1997)
Batteria
  • Roberto Casini – batteria (1979-1983)
  • Daniele Tedeschi – batteria (1984-1995)
  • Deen Castronovo – batteria (1996-1997)
  • Jonathan Moffett - batteria (1998-1999)
  • Paolo Valli - batteria (1998)
  • Kenny Aronoff – batteria (2001)
  • Mike Baird – batteria (2001-2005)
  • Will Hunt – batteria (2014-2016)
  • Glen Sobel – batteria (2010)
Tastiere
  • Mimmo Camporeale – tastiere (1976-1987)
  • Celso Valli – tastiere (1998)
Sax
  • Rudy Trevisi – sassofono (1980-1984)

Studio

  • Gaetano Curreri - tastiera (1978, 1979, 1980, 1981), pianoforte (1982)
  • Giovanni Oleandri - basso (1978)
  • Gilberto Rossi - batteria, percussioni (1978)
  • Enzo Troiano - chitarra elettrica (1978)
  • Giovanni Pezzoli - batteria (1978, 1979), percussioni (1979)
  • Maurizio Solieri - chitarra (1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993), mandolino, cembalo (1979), tastiera (1985)
  • Paolo Giacomoni - violino (1978)
  • Dino Melotti - sax, flauto (1978)
  • Lauro Minzoni - flauto, percussioni (1978)
  • Riccardo Bellei - cori (1978)
  • Iskra Menarini - cori (1978)
  • Ricky Portera - cori (1978)
  • Antonio Mancuso - tastiera (1979)
  • Massimo Riva - chitarra (1979, 1981, 1982, 1983, 1985, 1987), cori (1979, 1980, 1987)
  • Gian Emilio Tassoni - basso, contrabbasso (1979)
  • Sandro Comini - trombone (1979, 1982)
  • Rudy Trevisi - sax (1979, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989), clarino (1979), percussioni (1982, 1983, 1985, 1987-1989), congas (1987), tastiera, (1987, 1989), batteria (1987), tamburo (1989), batteria elettronica (1989)
  • Auro Lugli - cori (1979, 1980)
  • Guido Elmi - chitarra (1980, 1983, 1987, 1996), percussioni (1980, 1981, 1996), congas (1987), tastiera, programmazione (1996)
  • Glauco Zuppiroli – basso, contrabbasso (1980)
  • Bruno Corticelli – basso, contrabbasso (1980)
  • Roberto Costa – basso (1980), sintetizzatore [Minimoog] (1983)
  • Enzo Feliciati – tastiera (1980), tromba (1982)
  • Arcangelo Cavazzuti – batteria (1980)
  • Andrea Righi - basso (1981, 1982)
  • Roberto Casini - batteria (1981, 1982)
  • Romano Trevisani - chitarra (1981, 1983)
  • Fio Zanotti - tastiera (1981, 1987), organo Hammond (1981), pianoforte (1981), sintetizzatore, (1985), fisarmonica (1993)
  • Mimmo Camporeale - tastiera (1981, 1982)
  • Claudio Golinelli - basso (1981, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993)
  • Lele Melotti - batteria (1981, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993, 2007, 2008)
  • Mauro Gherardi - batteria (1982, 1983)
  • Pier Michelatti - basso (1982)
  • Tullio Ferro - chitarra (1982, 1989, 1993), cori (1987, 1989, 1993), tastiera (1996)
  • Davide Romani - basso (1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993, 1996)
  • Michael Fraser - pianoforte (1982, 1983), ARP String Ensemble (1983)
  • Maurizio Biancani - programmazione, elettronica (1982), sintetizzatore (1982, 1983)
  • Rossana Casale - cori (1982)
  • Lella Esposito - cori (1982, 1983)
  • Mauro Pagani - archi (1982)
  • Luigi Tonet - programmazione, sintetizzatore (1983)
  • Vincenzo Muré - sintetizzatore [Prophet] (1983)
  • Ernesto Vitolo - pianoforte (1983, 1985), sintetizzatore (1983), organo Hammond (1985, 1993), tastiera (1993)
  • Aldo Banfi - programmazione, sintetizzatore (1983)
  • Dodi Battaglia - chitarra (1983, 1985)
  • Giulia Fasolino - cori (1983)
  • Wanda Radicchi - cori (1983)
  • Silvio Pozzoli - cori (1983, 1993, 1996, 2001, 2004, 2008)
  • Paolo Gianolio - chitarra (1985, 1989, 1996, 1998), basso (1989)
  • Joe Amoruso - pianoforte (1985)
  • Antonella Pepe – cori (1989)
  • Simona Pirone – cori (1989)
  • Antonio Biolcati – cori (1989)
  • Daniela Grifoni – cori (1989)
  • Mauro Palermo – chitarra (1989)
  • Ignazio Orlando – basso (1989)
  • Gregg Bissonette - batteria (1993, 1996)
  • Randy Jackson - basso (1993, 1996)
  • Jonathan Cain - tastiera, fisarmonica, organo Hammond (1993)
  • Andrea Braido - chitarra (1993, 1996)
  • Daniele Tedeschi - batteria (1993)
  • Luca Testoni - chitarra (1993)
  • Steve Farris - chitarra (1993, 1996)
  • Vinnie Colaiuta - batteria (1993, 1996, 1998, 2001, 2004, 2008, 2011, 2014)
  • Luca Bignardi - programmazione, basso (1993, 1996, 1998, 2001, 2004, 2008)
  • Paulinho Da Costa - percussioni (1993)
  • Stephen Hart - chitarra acustica, chitarra elettrica (1993)
  • Stefano Bertonazzi - tastiera (1993)
  • Pino Daniele - assolo chitarra e cori (1993)
  • Clara Moroni - cori (1993, 1996)
  • Nando Bonini - cori (1993, 1996)
  • Alessandro Magri - tastiera (1996, 1998), programmazione, organo Hammond (1996), direzione archi (1998)
  • Michael Landau - chitarra (1996, 1998)
  • Nicola Venieri - tastiera, programmazione (1996)
  • Matt Bissonette - basso (1996)
  • Celso Valli - tastiera, pianoforte, organo Hammond (1996)
  • Stef Burns - chitarra elettrica (1996, 1998)
  • Tony Levin - basso (1998)
  • Paolo Valli - batteria (1998)
  • Bruce Dekov - archi (1998)
  • Joel Derouin - archi (1998)
  • Evan Wilson - archi (1998)
  • Larry Corbett - archi (1998)
  • Saverio Principini – basso, chitarra, tastiera, percussioni, sintetizzatore, timpano, cori (2011, 2014)
  • Massimo Varini - chitarra (2008, 2011)
  • Peppino D'Agostino - chitarra (2011)
  • Dean Parks - chitarra
  • Tim Pierce - chitarra
  • Giacomo Castellano - chitarra (2004)
  • Simone Sello - chitarra, archi, cori, programmazione (2008, 2011, 2014)
  • Mattia Tedesco - chitarra (2014)
  • Giorgio Secco – chitarra acustica (2014)
  • Mauro Palermo - chitarra (1989)
  • Rafael Moreira - chitarra
  • Slash - chitarra
  • George Lynch - chitarra
  • Tony Franklin – basso (2004, 2008)
  • Paul Bushnell - basso (2008)
  • Leeland (Lee) Sklar - basso (2004, 2008)
  • Max Gelsi - basso (2007)
  • Saverio Lanza - basso (2011)
  • Cesare Chiodo - basso (2011)
  • Ivano Zanotti - batteria
  • Joey Kramer - batteria (2008)
  • Tommy Ruggero - percussioni (2014)
  • Alessandro Cosentino - percussioni
  • Samuele Dessì - programmazione, tastiera, chitarra
  • Patrick Warren - tastiera, pianoforte
  • Alessandro Cortini - tastiera, pianoforte
  • Alex Alessandroni Jr. - tastiera, pianoforte
  • Speakeasy Gang – cori
  • Alessia Raisi - cori
  • Giordano Mazzi - cori
  • Luciano Palermo - cori
  • Moreno Ferrara - cori
  • Annalisa Giordano - cori

Altri

  • Diego Spagnoli – direttore di palco, presentatore band (1977-presente)
  • Serse Mai - fonico, sound designer, co-produzione
  • Mirco Bezzi - fonico, missaggio
  • Nicola Venieri - fonico, missaggio, programmazione
  • Andrea Corsellini - fonico
  • Federico (Deddy) Servadei - fonico di palco

Premi e riconoscimenti

  • Premio Nazionale del Paroliere '82 per la canzone Ogni Volta.
  • Discoinverno 1983.
  • Vincitore del Festivalbar 1983 con il brano Bollicine.
  • Certificazione Disco d'oro per l'album Bollicine.
  • Miglior cantante a Vota la voce 1984.
  • Viene votato tra i "Magnifici Sette" sul giornale TV Sorrisi e Canzoni nel 1990.
  • Telegatto per la miglior tournée nel 1991.
  • Telegatto per il disco dell'anno (Gli spari sopra) e per la miglior tournée nel 1993
  • Certificazione 10 volte disco di platino per l'album Gli spari sopra.
  • Telegatto per l'artista dell'anno e per il concerto dell'anno (Rock sotto l'assedio) nel 1995.
  • Vincitore del Festivalbar 1998 con il brano Io...no.
  • Certificazione 8 volte disco di platino per l'album Canzoni per me.
  • Targa Tenco per il miglior album nel 1998 (Canzoni per me).
  • Disco italiano (Canzoni per me), tour italiano (Imola) e premio della critica al PIM (Premio Italiano della Musica) nel 1999.
  • Premio Lunezia 1999 in qualità di Poeta del Rock, come miglior album a Canzoni per me.
  • Certificazione 10 volte disco di platino per l'album Canzoni per me.
  • Certificazione 5 volte disco di platino per l'album Rewind.
  • Vincitore del Festivalbar 2001 con il brano Ti prendo e ti porto via.
  • Certificazione 8 volte disco di platino per l'album Stupido hotel.
  • Certificazione 7 volte disco di platino per l'album Tracks.
  • Medaglia d'oro per meriti artistici e ambasciatore di Zocca nel mondo.
  • Miglior album, miglior tour e miglior artista italiano ai Grammy Award Italiani.
  • Nastro d'argento per Un senso.
  • Certificazione 12 volte disco di platino per l'album Buoni o cattivi.
  • Il DVD È solo un Rock'n'Roll show viene premiato come miglior videoclip italiano 2005.
  • Telegatto d'oro personaggio musicale italiano dell'anno 2005.
  • Telegatto d'oro miglior tour dell'anno 2004-2005.
  • Telegatto di platino per la musica italiana 2006.
  • Premio Fernanda Pivano 2006.
  • Cittadino ad Honorem di Genova nel 2008.[143]
  • Premio SIAE per il vinile più venduto dell'anno 2009 con Il mondo che vorrei.[144]
  • Certificazione 20 volte disco di platino per il DVD Il mondo che vorrei live.
  • Certificazione Disco di diamante per il l'album Vivere o niente.
  • Premio Speciale Italia attribuito a Venezia dal Future Film Festival al videoclip Manifesto futurista della nuova umanità.[145][146]
  • Music Awards 2014 come Singolo Platino per il singolo Cambia-menti, per l'album Sono Innocente.
Laurea Honoris Causa in Scienze della comunicazione. (2005)[147]
— Università IULM di Milano
  • Cittadino onorario della Puglia creativa nel 2014[98]

Libri

Vasco nella cultura di massa

Vasco e il cinema

Ciao ma'... - Il film sulla Vasco mania

Dopo l'enorme successo ottenuto dall'album C'è chi dice no, nel 1988 uscì un musicarello dal titolo Ciao ma'..., che narra le vicende di un gruppo di adolescenti, fan scatenati della rock star emiliana. Il film lascia intendere come i giovani di allora recepivano il fenomeno Vasco Rossi, e cioè che nonostante le critiche negative dei mass media, il cantautore continuava a conquistare il consenso del pubblico.

Il Decalogo di Vasco

Film documentario di Fabio Masi con Vasco Rossi, Gianluca Della Valle e Fabio Masi, proiettato in anteprima nello spazio “Il Cinema nel Giardino” alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[148][149][150].

La musica di Vasco nei film e colonne sonore

Nel corso degli anni alcune sue canzoni sono apparse in numerosi film, alcuni di grande successo:

Contiene Vita spericolata.

  • Vai alla grande, regia di Salvatore Samperi (1983).

Contiene Vita spericolata.

La colonna sonora è curata dagli Stadio e da Vasco, che collabora alla stesura del testo di Acqua e sapone, canzone di chiusura del film.

  • "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983).

Nei titoli di coda compare un ringraziamento anche a Vasco Rossi, che interpreta uno degli arabi che cantano insieme allo sceicco Roberto Benigni la canzone Il pillolo (tra gli altri c'è anche Massimo Troisi).

  • Ciao ma'..., regia di Giandomenico Curi (1988).

Intorno ad un concerto di Vasco Rossi vivono le storie di ragazzi della Roma-bene, delle borgate e di rocchettari "fuori di testa".

Musiche di Vasco Rossi. La colonna sonora non è mai stata pubblicata ma il brano La fontana di Alice si trova sul disco degli Stadio Il canto delle pellicole.

  • La scuola, regia Daniele Luchetti, con Silvio Orlando e Fabrizio Bentivoglio (1995).

Contiene un remix di Senza parole.

  • Fuochi d'artificio, regia Leonardo Pieraccioni (1997).

Contiene Una canzone per te.

  • Naja, regia di Angelo Longoni (1998).

Contiene Un gran bel film, Gli angeli e Benvenuto.

  • Due amici, regia di Spiro Scimone e Francesco Sframeli (2002).

Contiene Una nuova canzone per lei.

  • Le chiavi di casa, regia di Gianni Amelio (2004).

Contiene Quanti anni hai (la canzone è in stretta relazione con la trama del film).

  • Non ti muovere, regia di Sergio Castellitto (2004).

Contiene Un senso.

  • È solo un rock'n'roll show, regia di Stefano Salvati (2005).

Contiene tutti e dodici i videoclip dei brani presenti nell'album Buoni o cattivi.

  • Il Pirata - Marco Pantani, regia di Claudio Bonivento (2006).

Contiene Gli angeli.

  • Notte prima degli esami, regia di Fausto Brizzi (2006).

Viene solo citato l'artista.

  • Scrivilo sui muri, regia di Giancarlo Scarchilli (2007).

Contiene Vita Spericolata; "scrivilo sui muri" è anche una frase contenuta nel brano Brava Giulia.

  • Scusa ma ti chiamo amore, regia di Federico Moccia (2008).

Contiene Quanti anni hai.

  • I liceali, (serie TV) regia di Lucio Pellegrini (2008).

Contiene Gli angeli e Ogni volta.

  • Albakiara - Il film[151], regia di Stefano Salvati (2008)

Contiene Albachiara, Rewind, Dillo alla luna, Ti prendo e ti porto via, Un senso, Colpa del Whisky, Bollicine, Cosa succede in città. Colonna sonora curata da Gaetano Curreri e Frank Nemola.

  • Fortapàsc, regia di Marco Risi (2009).

Contiene Ogni Volta.

  • La nostra vita[152], regia di Daniele Luchetti (2010).

Contiene Anima fragile.

  • Romanzo criminale - La serie (prima stagione), regia di Stefano Sollima (2008).

Contiene Albachiara.

  • Romanzo criminale - La serie (seconda stagione), regia di Stefano Sollima (2010).

Contiene Liberi... liberi.

  • Questa storia qua, regia di Alessandro Paris e Sibylle Righetti (2011).

Documentario biografico-musicale su Vasco Rossi.

  • Fortunata, regia di Sergio Castellitto (2017).

Contiene Vivere.

Note

  1. ^ a b c d e Emiliano Merlin, Vasco Rossi - biografia, recensioni, discografia, foto, OndaRock. URL consultato il 4 luglio 2014.
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  5. ^ Vasco: come ti provoco il "provocautore" Outsidersmusica.it
  6. ^ Questa storia qua Primissima.it
  7. ^ Solo Vasco lastoriasiamonoi.rai.it
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  10. ^ "Il Komandante" Vasco Rossi si dimette da rockstar! raimusic.rai.it
  11. ^ Morgan vs Vasco: «E' morto a 27 anni» Corriere.it
  12. ^ «Eh...già», il 6 settembre Vasco torna al Dall'Ara corrieredibologna.corriere.it
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  67. ^ Vasco parla delle sue malattie a Report Style.it
  68. ^ Vasco Rossi scampato all'endocardite Intvoggi.info
  69. ^ Vasco: lotto contro un batterio killer corrieredibologna.corriere.it
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  71. ^ Vasco Rossi: tutto esaurito anche nei cinema per Questa storia Qua Voto10.it
  72. ^ Da lunedì 29 agosto in radio e in digitale l'inedito "I Soliti" Vascorossi.net
  73. ^ a b “La Versione di Vasco” entra subito nella classifica dei libri più venduti al n. 1 della sezione “varia” o “saggistica” e al n 4 della classifica generale Vascorossi.net
  74. ^ Domani esce in tutte le librerie "La Versione di Vasco" (Chiarelettere) Vascorossi.net
  75. ^ Vasco: L'Altra Metà Del Cielo #1 su iTunes, rimandata la prima alla Scala Musictory.it
  76. ^ Rassegna stampa Vascorossi.net
  77. ^ Questa sera Prima "Notte Rossi" con la visione in anteprima di alcun brani del Live Kom 011, Presenta Guido Elmi Vascorossi.net
  78. ^ Rassegna stampa 11 giugno Vascorossi.net
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  81. ^ "La Luna" da venerdì 15/06 in esclusiva su i-Tunes Coltempo.it
  82. ^ Maurizio Solieri: «Vasco? Ultimamente sembra arrabbiato con il mondo: forse non sta bene» milano.corriere.it
  83. ^ Vasco «licenzia» Maurizio Solieri, il suo chitarrista di sempre. Via Facebook Corriere.it
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  94. ^ Vasco Rossi: nuove date tour 2014 a Roma e Milano #LiveKom014 | AllSongs
  95. ^ Vasco Rossi, le “Dannate nuvole” per un ritorno rock: ecco il nuovo singolo Ilfattoquotidiano.it
  96. ^ Vasco Rossi, il 4 novembre il disco nuovo, a tre anni da "Vivere o niente" Repubblica.it
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  104. ^ Vasco, il «sì» in camicia bianca corrieredibologna.corriere.it
  105. ^ La storia del Vasco privato è stata raccontata da Vasco stesso in TV a La Storia siamo noi nella puntata Solo Vasco di Caterina Stagno. Nell'intervista, che lui definisce la più lunga della mia vita, viene fuori un Vasco intimo e inedito. Nella stessa puntata, Caterina Stagno ha anche intervistato Laura Schmidt e Luca Rossi Schmidt, terzo figlio di Vasco.
  106. ^ Vasco Rossi, amori ed eccessi. Le 53 candeline del mito del rock Repubblica.it
  107. ^ La dichiarazione è avvenuta durante la puntata di Matrix andata in onda il 29 maggio 2009
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  111. ^ Locatelli lascia il team motociclistico di Vasco Rossi e corre per Ramazzotti Rockol.it
  112. ^ Vasco "Ho sempre pagato le tasse sia quando ero povero sia oggi" Vascorossi.net
  113. ^ Vasco: "Neroazzurro, questione di eleganza" Inter.it
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