Pietro Pariati

nato il 27.3.1665 a Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italia

morto il 14.10.1733 a Wien, Austria

Pietro Pariati

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Pietro Pariati (Reggio nell'Emilia, 27 marzo 1665 – Vienna, 14 ottobre 1733) è stato un librettista e poeta italiano.

Biografia

Dopo aver lavorato come segretario al servizio del Duca di Modena, il cardinale Rinaldo d'Este, verso la fine del 1699 si recò a Venezia, dove iniziò a svolgere l'attività librettistica in collaborazione con Apostolo Zeno. Durante il periodo veneziano scrisse autonomamente i libretti Artaserse, Anfitrione, Svanvita, Il falso Tiberino, Sesostri re d'Egitto e Costantino. Questi drammi furono impiegati da parecchi compositori coevi, come Tomaso Albinoni e Francesco Gasparini, e successivi e andarono in scena soprattutto nei teatri veneziani, milanesi e bolognesi. Non tralasciò di scrivere libretti neanche per altri generi operistici, sia buffi che comici, come l'opera scenica, la tragicommedia e l'intermezzo.

L'attrice Teresa Corona, moglie dell'attore comico Giovanni Battista Costantini, curò nel 1707 una edizione del libretto La casta Penelope, su versi di Pietro Pariati.

Nell'estate Pariati del 1714 lasciò Venezia per dirigersi a Vienna, città in cui rimase fino alla morte. Nella capitale austriaca dal 1718 fu attivo come poeta cesareo al servizio dell'imperatore Carlo VI, per il quale aveva già avuto in passato occasione di scrivere durante un soggiorno a Barcellona. Nella capitale austriaca Pariati scrisse testi per oratori, cantate, drammi e altri lavori teatrali, quasi tutti con il fine di festeggiare le varie celebrazioni della famiglia imperiale. Tra questi lavori si ricorda la festa teatrale Costanza e Fortezza musicata nel 1723 da Johann Joseph Fux.

Bibliografia

  • A. Zeno, Poesie drammatiche (Venezia, 1744)
  • N. Campanini, Un precursore del Metastasio (Reggio Emilia, 1889)
  • O. Wessely, Pietro Pariatis Libretto zu Johann Joseph Fuxens ‘Costanza e fortezza’ (Graz, 1969)
  • G. Gronda, ‘Per una ricognizione dei libretti di Pietro Pariati’, Civiltà teatrale e Settecento emiliano: Reggio nell'Emilia, pp. 115-36 (1985)
  • E. Kanduth, Das Libretto im Zeichen der Arcadia, Paradigmatisches in den Musikdramen Zenos (Pariatis) und Metastasios, Opern als Text: Romanistische Beiträge zur Libretto-Forschung, pp. 33–53 (Heidelberg, 1986)
  • G. Gronda, La carriera di un librettista: Pietro Pariati da Reggio di Lombardia (Bologna, 1990)
  • R. Bossard, Von San Luca nach Covent Garden: die Wege des Giustino zu Händel, Göttinger Händel-Beiträge, vol. IV, pp. 146-73 (1991)
  • G. Gronda, La Betulia liberata e la tradizione viennese dei componimenti sacri, Mozart, Padova e la ‘Betulia liberata’, pp. 27-42 (Padova, 1989)
  • L. Bianconi, G. La Face Bianconi, I libretti italiani di Georg Friedrich Händel e le loro fonti (Firenze, 1992)
  • B. Brumana, Figure di Don Chisciotte nell'opera italiana tra Seicento e Settecento, Europäische Mythen der Neuzeit: Faust und Don Juan, pp. 699–712 (Salisburgo, 1992)
  • A. Sommer-Mathis, Von Barcelona nach Wien: die Einrichtung des musik- und Theaterbetriebes am Wiener Hof durch Kaiser Karl VI, Musica Conservata: Günther Brosche zum 60. Beburtstag, pp. 355–80 (Tutzing, 1999)
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