Dream Theater

Dream Theater

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Dream Theater

I Dream Theater in concerto nel 2011.
Paese d'origine  Stati Uniti
Genere Progressive metal[1]
Heavy metal[1]
Rock progressivo[1]
Neoprogressive[1]
Art rock[1]
Periodo di attività
1985in attività
Etichetta Roadrunner Records
Rhino Records
Atlantic Records
Mechanic Records
YtseJam Records
Album pubblicati 29
Studio 12
Live 7
Raccolte 1
Opere audiovisive pubblicate 9
Gruppi e artisti correlati Liquid Tension Experiment, Platypus, Explorers Club, Transatlantic, OSI
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

I Dream Theater sono un gruppo musicale progressive metal statunitense, fondato a Boston nel 1985 da John Petrucci, John Myung e Mike Portnoy. Nonostante alcuni cambiamenti di formazione, i tre componenti originari sono sempre stati presenti nel gruppo fino all'8 settembre 2010, giorno in cui Portnoy decise di lasciare il gruppo.

Nati inizialmente col nome di Majesty, i Dream Theater sono diventati una delle band progressive di maggior successo commerciale degli anni novanta. La band è rimasta celebre negli anni, grazie anche alla qualità dei suoi componenti e ai progetti esterni a cui hanno preso parte: Petrucci fu chiamato per sei volte come terzo componente dei G3, nel 2009 fu nominato come il "secondo miglior chitarrista metal di sempre" da Joel McIver nel suo libro The 100 Greatest Metal Guitarists e fu inserito nella lista "Top 10 Greatest Guitar Shredders of All Time" dalla rivista GuitarOne.[2] Jordan Rudess viene considerato uno dei migliori tastieristi di tutti i tempi secondo molte riviste come MusicRadar.[3] L'ex batterista Mike Portnoy ha vinto 26 premi dalla rivista Modern Drummer ed è la seconda persona più giovane ad essere stata inserita nella Rock Drummer Hall of Fame, all'età di 37 anni. Il suo successore Mike Mangini invece ha vinto cinque volte il titolo di WFD World's Fastest Drummer Extreme Sport Drumming.[4] John Myung fu votato come il più grande bassista di tutti i tempi in un sondaggio effettuato da MusicRadar nel settembre 2010. Nel 2010 inoltre, i Dream Theater sono stati introdotti nella Long Island Music Hall of Fame.[5]

Il loro disco più venduto è Images and Words (1992), il quale fu certificato disco d'oro dalla RIAA e si piazzò alla posizione numero 61 della classifica Billboard 200, vendendo complessivamente 2 milioni di copie nel mondo.[6] Anche gli album Awake (1994) e Six Degrees of Inner Turbulence (2002) entrarono nella Billboard 200, rispettivamente alla posizione 32 e 46.[6] Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory entrò alla posizione 95 nell'edizione di ottobre 2006 della lista stilata dalla rivisita Guitar World relativa ai 100 migliori album di tutti i tempi,[7] oltre anche ad essere stato nominato il miglior album progressive di tutti i tempi secondo la rivista Rolling Stone.[8] Nel 2007 Systematic Chaos entrò nella Billboard 200 alla posizione 19,[6] mentre i successivi Black Clouds & Silver Linings e A Dramatic Turn of Events entrarono nella classifica statunitense rispettivamente alla posizione 6 e 8. Il singolo On the Backs of Angels, estratto da A Dramatic Turn of Events, ha ricevuto una nomination ai Grammy Award nella categoria "Best Hard Rock/Metal Performance", segnando la prima nomination in assoluto del gruppo ai Grammy Award.[9]

Al 2011, i Dream Theater hanno venduto oltre 12 milioni di copie in tutto il mondo.[10]

Storia del gruppo

Primi anni: i Majesty (1985-1987)

Il primo nucleo storico dei futuri Dream Theater sorse nel 1985 nel Berklee College of Music di Boston, con la fondazione dei Majesty da parte del chitarrista John Petrucci, del bassista John Myung e del batterista Mike Portnoy, tutti studenti dell'istituto. Successivamente si aggiunsero alla formazione anche il tastierista Kevin Moore e il cantante Chris Collins, i quali completarono di fatto la prima formazione del progetto.[11]

La denominazione del progetto fu scelta in seguito ad un commento di Portnoy sulla traccia Bastille Day dei Rush, definita dal batterista maestosa, traducibile in lingua inglese proprio con il termine "majestic".[12]

Fin dagli esordi, il gruppo presentò forti influenze derivative dal sound di Rush, Genesis, Yes e Queensrÿche. Numerosi furono i concerti che il gruppo tenne a Long Beach (New York), presentando in scaletta molte cover, alcuni pezzi propri (successivamente resi disponibili nel bootleg ufficiale del 2003 The Majesty Demos 1985-1986) e assoli dei singoli componenti.

Cambio di nome e When Dream and Day Unite (1988-1989)

Il cambio di nome del gruppo si rese necessario nel 1988, poco prima dell'incisione del primo album, per problemi di copyright: esisteva infatti già un gruppo di genere jazz chiamato Majesty.[13] Fu così che il gruppo, su suggerimento del padre di Portnoy,[14] cambiò nome in Dream Theater, il nome di un cinema di Monterey, in California.

Sempre nel 1988, Charlie Dominici entrò a far parte del gruppo come cantante, sostituendo Collins, e con lui il gruppo registrò l'anno successivo l'album d'esordio When Dream and Day Unite, pubblicato dalla Mechanic Records, etichetta con la quale il gruppo firmò un contratto il 23 giugno 1988.[15]

Il disco presentò ancora forti ispirazioni all'opera di gruppi come Rush e Queensrÿche, entrambi noti per aver tentato di unire in un unico pacchetto sonoro elementi hard rock, heavy metal e rock progressivo. Rispetto a questi esempi, tuttavia, i Dream Theater lavorarono su un rafforzamento delle sonorità, che appaiono di maggiore potenza e maggiormente intrise di arrangiamenti sinfonici e melodie dai richiami classicheggianti. Tra i brani dell'album d'esordio, riscossero successo in particolare A Fortune in Lies, The Ytse Jam e Only a Matter of Time, poi divenute cavalli di battaglia delle esibizioni dal vivo del gruppo.

Dopo alcuni concerti a sostegno di When Dream and Day Unite, che videro il gruppo esibirsi anche in Rhode Island e a New York,[16] il gruppo decise di licenziare Dominici a causa delle sue limitate capacità vocali.

L'arrivo di James LaBrie, Images and Words (1990-1992)

Dopo quasi due anni di ricerche per trovare un nuovo cantante, nel mese di marzo 1991 il posto vacante fu ricoperto dal cantante canadese James LaBrie, allora frontman del gruppo glam metal Winter Rose.[17]

Poco prima di pubblicare il secondo album, i Dream Theater cambiarono etichetta, abbandonando la Mechanic Records in favore della ATCO. Nel 1991 i Dream Theater incisero Images and Words, poi pubblicato nel 1992. Questo album è tutt'oggi considerato uno dei primi esempi di progressive metal in senso compiuto, nonché uno dei dischi heavy metal più rappresentativi degli anni novanta.[18][19][20] Lo stile di Images and Words presentò una rilettura in chiave metal del rock progressivo. Il riferimento fu soprattutto al progressive classico degli anni settanta (Yes, King Crimson, Pink Floyd), ma vi furono punti di contatto evidenti anche con esperienze successive (dai Rush al neoprogressive di gruppi come Marillion o IQ).

Per promuovere l'album, l'etichetta pubblicò un CD singolo e un videoclip per il brano Another Day, il quale ottenne un discreto successo commerciale. La traccia d'apertura Pull Me Under ricevette un notevole livello di airplay radiofonico, senza alcuna promozione pianificata dall'etichetta né dal gruppo. Pertanto ne fu girato un videoclip, che ebbe un'ampia rotazione su MTV. La ATCO produsse un videoclip anche per il singolo promozionale Take the Time, il quale non ottenne lo stesso successo di Pull Me Under. Grazie al successo di Pull Me Under, unito a un esteso tour in supporto di Images and Words, quest'ultimo fu certificato disco d'oro negli Stati Uniti e disco di platino in Giappone.

Nel 1993 fece seguito un tour europeo, tra cui un concerto tenuto al Marquee Club di Londra nel mese di aprile. Questo concerto fu registrato e pubblicato nel primo album dal vivo dei Dream Theater, Live at the Marquee.[21] Nello stesso anno venne inoltre pubblicato il VHS Images and Words: Live in Tokyo, che racchiude i concerti giapponesi del gruppo uniti a un documentario del loro viaggio in Giappone.

Awake e l'arrivo di Derek Sherinian (1993-1996)

Nel 1994, i Dream Theater pubblicarono il loro terzo album, Awake. La pubblicazione di Awake coincise con la dipartita dalla band di Kevin Moore, a causa di incomprensioni musicali con gli altri componenti del gruppo.[22] A sostituire il tastierista fu chiamato Derek Sherinian.

Rispetto a Images and Words, l'album presentò tinte più forti, dure e oscure, mantenendo però invariata l'influenza progressive. Forse ancora più che nei precedenti lavori, con Awake emerge il virtuosismo tecnico come uno dei tratti distintivi dello stile del gruppo. Awake fu inizialmente accolto in modo tiepido dal pubblico e dalla critica, che non vi ritrovò molti degli elementi che avevano decretato il successo di Images and Words; a posteriori, molti sostengono invece che si tratti di un punto fondamentale della carriera della band e una prova della loro capacità di innovazione.[23]

Nel 1995 la band pubblicò l'EP A Change of Seasons, dove le partiture di tastiera dell'omonima traccia d'apertura, una suite di 23 minuti a cui il gruppo aveva iniziato a lavorare fin dal 1989, furono l'ultima eredità compositiva di Moore. Infatti Sherinian le mantenne invariate, salvo piccole modifiche.[24] L'EP incluse anche alcune cover di gruppi celebri hard rock quali Deep Purple e Led Zeppelin, rock quali i Queen, e infine progressive quali i Pink Floyd e i Genesis. Questi brani furono registrati dal vivo nel gennaio del 1995 in un concerto al Ronnie Scott's Jazz Club.[24]

Falling into Infinity (1997-1998)

Nel 1997 i Dream Theater registrarono e pubblicarono un nuovo album, Falling into Infinity. Il disco fu dai critici ritenuto più lontano dai canoni del progressive metal a cui la storia e loro stessi avevano contribuito a creare.

La casa produttrice negò al gruppo la richiesta di una realizzazione per questo disco di un doppio CD, non essendo più interessata a produrre un ulteriore disco dei Dream Theater dato che Awake non aveva bissato, almeno in termini di vendite, il successo di Images and Words. Fu così che molti dei pezzi scritti per l'album dovettero aspettare diversi anni per vedere la luce, pubblicati sotto forma di disco regalo esclusivo al fanclub del gruppo.[25]

Pochi mesi prima dell'uscita del disco, i Dream Theater realizzarono un tour in cui presentarono in anteprima alcuni brani di Falling into Infinity. Nello speciale contenuto del DVD Score: 20th Anniversary World Tour (2006), Mike Portnoy affermò che lo stesso tour fu ideato dal gruppo per mostrare ai loro produttori che c'erano ancora molti fans disposti a supportarli. Si dice che fu proprio grazie a questa serie di concerti che il disco fu pubblicato, anche se ciò costò molti sacrifici alla band, che proprio per i numerosi compromessi a cui era arrivata aveva rischiato un inevitabile scioglimento. Brani come You Not Me e Burning My Soul vennero registrati in versioni diverse da come erano stati concepiti originariamente, a causa delle pressioni ricevute proprio dalla casa discografica. In particolare il secondo brano conteneva una sezione strumentale, la quale fu poi riciclata dal gruppo, divenendo il brano Hell's Kitchen.[26]

Questo album, visto come contraltare di Awake, fu comunque ben considerato dalla critica, ma non riscosse grandi responsi da parte dei fan, specie da quelli più integralisti che videro in esso un'eccessiva fuoriuscita da parte del gruppo dalle proprie attitudini e sonorità musicali.

Nel 1998 uscì anche il doppio album dal vivo Once in a LIVEtime, il quale non ottenne né buone vendite né apprezzamenti della critica, forse a causa della scarsa produzione, portata avanti da Kevin Shirley.

L'arrivo di Jordan Rudess, Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory (1999-2001)

Dopo un anno dedicato ai numerosi progetti personali dei singoli componenti, tra cui i Liquid Tension Experiment di John Petrucci e Mike Portnoy, i Dream Theater ritornarono con un concept album dal titolo Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory, che vide alle tastiere un nuovo elemento, Jordan Rudess, partecipante anch'egli al progetto Liquid Tension Experiment e subentrato a Derek Sherinian subito dopo il tour del 1998. Rudess sarebbe dovuto essere in realtà il componente scelto per rimpiazzare Kevin Moore dopo l'uscita di quest'ultimo avvenuta nel 1994. Tuttavia, a causa di alcuni progetti personali, Rudess declinò l'offerta ed il gruppo dovette ripiegare sulla collaborazione di Derek Sherinian.

Dal titolo, l'album si presenta come il seguito ideale di MetropolisPart I: "The Miracle and the Sleeper", quinta traccia di Images and Words. La maggior parte dei rimandi al brano del 1992 sono di carattere puramente musicale, con numerose citazioni o variazioni che compaiono nel corso dell'album.[27] Riguardo al testo, invece, la vicenda raccontata nell'album è completamente indipendente da quella del brano del 1992. L'unico aspetto che accomuna le due storie è la presenza di due personaggi chiamati col nome di "The Miracle" e "The Sleeper". Nel brano del 1992, tali personaggi non sono identificati e si sa solo che sono collegati da una sorta di legame mentale indissolubile. Nel disco, invece, sono i soprannomi attribuiti due fratelli vissuti all'inizio del XX secolo e che si trovano al centro di una tragica storia basata su relazioni amorose, tradimenti, omicidi e reincarnazioni.

All'album fecero seguito il Scenes from a Memory Tour, svoltosi esclusivamente in Europa nel 1999, e il Metropolis 2000 Tour, svoltosi nell'anno seguente. Il concerto conclusivo del Metropolis 2000 Tour, avvenuto il 30 agosto 2000 al Roseland Ballroom di New York, fu registrato e pubblicato in DVD con il titolo di Metropolis 2000: Scenes from New York e in formato 3CD con il titolo di Live Scenes from New York.[28] La copertina originaria di Live Scenes from New York ritraeva le Torri Gemelle, la Statua della Libertà e la Grande mela avvolte nelle fiamme, in una sorta di citazione dell'iconografia del Sacro Cuore di Gesù, già utilizzata in passato dai Dream Theater.[29] Per una sfortunata coincidenza, l'album venne pubblicato nello stesso giorno degli attentati dell'11 settembre 2001 e pertanto il gruppo richiamò tutte le copie originarie dell'album, il quale fu ripubblicato con una nuova copertina.[29]

Six Degrees of Inner Turbulence e Train of Thought (2002-2004)

Dopo un'attesa di tre anni, nel 2002 i Dream Theater ritornarono con un nuovo disco, dal titolo Six Degrees of Inner Turbulence, un doppio album contenente nel secondo disco il brano omonimo, suite di 42 minuti che alterna parti più melodiche e leggere con accelerazioni influenzate dal thrash metal, oltre a intermezzi progressive rock di stampo settantiano ed ispirate aperture symphonic rock. Nel primo disco è invece presente il brano The Glass Prison, una suite di 13 minuti dedicata a Bill W., fondatore degli Alcolisti Anonimi, oltre a canzoni più progressive ma sempre dominate da uno stile atipico per il gruppo, sicuramente più duro di quello rivelato nei precedenti lavori.[30]

Questo disco si rivelò un buon successo e si piazzò fin dalla sua uscita nelle posizioni di vertice delle classifiche Billboard[31]. A seguito di questa pubblicazione, la band poté partire per un tour mondiale, denominato World Tourbulence 2002 tour.

Il successivo album fu pubblicato nel 2003 e denominato Train of Thought. Il disco sembrò ribadire la svolta della formazione verso un approccio più "duro" al progressive rispetto alle loro opere precedenti. Il risultato fu un album dai toni molto oscuri che cercò in parte di ricalcare le orme di Awake.

Tuttavia, anche tra i fans più accaniti del gruppo vi furono perplessità, legate al fatto che questo disco non vide melodie di particolare rilievo, a causa anche di una produzione dove le tastiere furono soffocate dalla chitarra di un Petrucci che sembrò aver preferito un approccio più virtuosistico che melodico, specie all'interno dei suoi assoli. Inoltre le canzoni, in media molto lunghe, sembrarono basarsi troppo su sezioni strumentali che si rifacevano, anche in modo troppo esplicito, a gruppi come Metallica o Megadeth.[32]

Il 28 aprile 2004, durante il tour mondiale di questo album, il gruppo fece tappa al celebre Budokan di Tokyo. Dal concerto, della durata di quasi 3 ore, venne estratto il quarto live della loro carriera, denominato Live at Budokan e commercializzato a fine 2004 sia sotto forma di triplo CD che sotto forma di doppio DVD.[33]

Octavarium (2005-2006)

Il 7 giugno 2005 fu pubblicato Octavarium, disco che presentò un ritorno alla melodia e sonorità più soft rispetto al precedente lavoro. La title track è un'imponente suite di 24 minuti, che in più punti (sia nelle musiche che nei testi) richiama alla memoria i gruppi storici del progressive rock degli anni settanta, quali Pink Floyd, Genesis, Alan Parsons Project ed Emerson Lake and Palmer.

Il 1º aprile 2006 i Dream Theater conclusero il tour a supporto di Octavarium con un concerto al Radio City Music Hall di New York, che fu registrato e pubblicato a settembre sotto il nome di Score: 20th Anniversary World Tour. In quest'opera si vollero celebrare i vent'anni di carriera del gruppo, includendo anche alcuni brani notevolmente lunghi e raramente proposti durante i concerti, come ad esempio Six Degrees of Inner Turbulence e Octavarium (rispettivamente della durata di 42 e 24 minuti). La scaletta vide l'esecuzione di una canzone per ogni album della discografia, partendo da The Majesty Demos fino ad arrivare Octavarium, con l'eccezione dell'album Falling into Infinity, rimpiazzato daRaise the Knife, brano escluso dalle lavorazioni di Falling into Inifnity. La seconda parte del concerto ha visto la partecipazione dell'orchestra denominata The Octavarium Orchestra, diretta e arrangiata da Jamshied Sharifi.

Systematic Chaos e il primo Best of (2007-2008)

Il 4 giugno 2007 uscì il nono lavoro dei Dream Theater, Systematic Chaos. In un'intervista a "I Love Rock n'Roll", Mike Portnoy affermò che l'album fu composto, registrato e mixato in 5 mesi, tra il settembre 2006 e il febbraio 2007. Inoltre, l'album è stato prodotto prima di firmare il contratto con la nuova etichetta, la Roadrunner Records, che ha ricevuto l'anteprima di Systematic Chaos per valutare un probabile contratto discografico. Il disco ha poi esordito alla posizione numero 19 della classifica Billboard, la migliore piazza d'esordio per il gruppo.[34]

Il terzo brano di Systematic Chaos, intitolato Constant Motion, è stato estratto come singolo, di cui è stato realizzato il primo videoclip del gruppo dopo quasi dieci anni dal precedente. Infatti era dal 1998 che i Dream Theater non ricorrevano a questo tipo di promozione, più precisamente da quando fu realizzato il video di Hollow Years. Già allora si era andati contro le volontà del gruppo, che aveva affermato di non voler più realizzare videoclip. Nello stesso anno fu inoltre pubblicato un libro ufficiale del gruppo, dal titolo Lifting Shadows, riassunto dei primi 20 anni di carriera della band.[35]

Il "Chaos in Motion World Tour" 2007/2008 ebbe inizio in Italia, il 3 giugno, in occasione del Gods of Metal. La band eseguì per intero il disco Images and Words, per celebrarne i 15 anni dalla sua uscita.[36] Lo stesso show fu poi riproposto solo in poche altre città. L'"European Fall Tour" (parte europea del "Chaos in Motion World Tour") li vide poi suonare in Italia per 5 date, a Bologna, Roma, Andria, Milano e Padova, accompagnati dai Symphony X, con cui avevano già condiviso il palco del Gods of Metal pochi mesi prima.

Il 26 gennaio 2008 uscì il videoclip di Forsaken, secondo singolo estratto da Systematic Chaos.

Il 23 settembre 2008 fu pubblicato il nuovo DVD live dei Dream Theater chiamato Chaos in Motion 2007-2008, contenente immagini tratte da diversi show del loro "Chaos in Motion tour", durato un anno e un giorno, per 115 show, 105 città toccate, 35 paesi, 5 continenti.

Il 1º aprile 2008 fu pubblicata la prima raccolta ufficiale dei Dream Theater, intitolata Greatest Hit (...and 21 Other Pretty Cool Songs). L'album fu diviso in due CD, intitolati Dark Side e Light Side e comprendenti alcune edit version o remix di brani già pubblicati, insieme a brani mai apparsi ufficialmente.

Nel 2008 i Dream Theater partirono per un tour denominato "Progressive Nation Tour 2008", iniziato il 2 maggio 2008 e svoltosi nel Nord America. Al loro fianco suonarono gli Opeth, i Between the Buried and Me e 3. Il tour vide i Dream Theater visitare città precedentemente mai toccate, come ad esempio Vancouver, o città in cui non suonavano da molti anni.

Black Clouds & Silver Linings (2009-2010)

Il 23 giugno 2009 fu pubblicato il decimo album dei Dream Theater, intitolato Black Clouds & Silver Linings. Il primo singolo estratto dal disco fu A Rite of Passage, per il quale la band girò anche un video.[37] Immediatamente partirono per un tour europeo promozionale, che li vide anche come co-headliner al Gods of Metal del 2009.

Nell'inverno dello stesso anno realizzarono una nuova edizione del Progressive Nation, insieme a Unexpect, Bigelf e Opeth. Le riprese effettuate durante questo tour verranno utilizzate per realizzare il videoclip del brano Wither, secondo singolo estratto dal disco.

All'inizio del 2010 la band tornò in studio per registrare Raw Dog, brano strumentale presente nell'EP God of War: Blood & Metal, relativo all'edizione speciale del videogioco God of War, per poi imbarcarsi in un tour sudamericano, nel quale suonò per la prima volta in Perù. Nell'estate dello stesso anno, la band accompagnò gli Iron Maiden in un tour nordamericano, che li portò a suonare al Madison Square Garden per la prima volta nella loro carriera.

L'abbandono di Mike Portnoy e l'arrivo di Mike Mangini (2010-2011)

L'8 settembre 2010 il batterista Mike Portnoy, attraverso il suo sito ufficiale, annunciò la sua uscita dal gruppo dopo 25 anni.[38]

Dopo lo sgomento iniziale e alcune dichiarazioni contrastanti tra Portnoy e il resto del gruppo, i componenti del gruppo affermarono che avrebbero proseguito la propria attività.[39] Il 3 gennaio, John Petrucci, attraverso la sua pagina di Facebook, dichiarò che la band sarebbe tornata in studio per iniziare a lavorare sui nuovi brani.[40]

Mentre la band continuava a mantenere segreto il nome del nuovo batterista, su Internet iniziavano a circolare numerose voci sul presunto sostituto di Mike Portnoy, tuttavia nessuna di queste voci fu accompagnata da dichiarazioni ufficiali. La voce più diffusa era quella che si trattasse di Marco Minnemann,[41] ma il 14 gennaio 2011, il sito Blabbermouth smentì tale ipotesi.[42]

Il 18 aprile il gruppo rese disponibile attraverso la propria pagina di Facebook il trailer delle audizioni tenute da sette noti batteristi: Mike Mangini, Virgil Donati, Marco Minnemann, Thomas Lang, Derek Roddy, Aquiles Priester e Peter Wildoer; dopo tre episodi delle audizioni, raggruppati in un documentario intitolato Dream Theater 2011 - The Spirit Carries On, i Dream Theater annunciarono come nuovo batterista Mike Mangini.

A Dramatic Turn of Events (2011-2012)

Il 24 maggio la band ha reso noto di aver concluso la fase di registrazione del nuovo disco, mixato dall'ingegnere del suono Andy Wallace.[43] Il disco, intitolato A Dramatic Turn of Events, è stato pubblicato il 13 settembre 2011.

L'album è stato anticipato dalla pubblicazione del brano On the Backs of Angels, che già dal 28 giugno era liberamente ascoltabile sul canale YouTube della Roadrunner Records. Nelle settimane successive, sono state diffuse brevi anteprime, della durata di un minuto ciascuna, relative ad altri brani del disco. Il giorno successivo l'uscita del disco, è stato pubblicato il videoclip di On the Backs of Angels.

Il 4 luglio 2011 è partito all'Ippodromo delle Capannelle di Roma l'A Dramatic Tour of Events, il quale si è concluso il 19 e il 20 agosto 2012 al Luna Park di Buenos Aires. Questi due concerti sono stati filmati e pubblicati nel film Dream Theater: Live at Luna Park, da cui è stato estratto il relativo DVD, pubblicato il 4 novembre 2013.[44]

Dream Theater (2013attualità)

Il 24 aprile 2012 la band ha comunicato tramite la loro pagina Facebook di aver iniziato le registrazioni per il dodicesimo album in studio mentre erano in tour a Osaka, Giappone, pochi giorni prima. Tuttavia, la band dopo la fine del tour mondiale conclusosi in Sud America si è presa qualche mese di pausa, ed ha ufficialmente iniziato le registrazioni nel gennaio 2013.

Il 6 giugno 2013 il gruppo ha annunciato il titolo del dodicesimo album in studio, dal titolo omonimo, e la data di pubblicazione, fissata al 24 settembre dello stesso anno;[45] dopo tre giorni sono state annunciate anche la copertina e la lista tracce.[46] L'album è stato anticipato dal singolo The Enemy Inside, trasmesso in anteprima mondiale il 5 agosto attraverso il sito della rivista USA Today,[47][48] ed è stato promosso dall'Along for the Ride World Tour,[49] la cui prima tappa ha visto i Dream Theater in concerto in Europa e in America.[50]

Cover

I Dream Theater hanno eseguito numerose cover durante la loro intera carriera, soprattutto a partire dal tour promozionale dell'album Six Degrees of Inner Turbulence. Eseguirono infatti, in tre serate speciali rispettivamente a Barcellona, a Chicago Illinois e a New York City, cover dell'intero album Master of Puppets dei Metallica, dopo un set completo del loro repertorio e tra lo stupore dei fans.

Portnoy concepì l'idea di questi "cover show" come la prima di una serie di serate da suonare come "omaggio" alle band che maggiormente influenzarono i Dream Theater nella loro formazione e nel loro sviluppo. Alla tappa successiva del tour la band eseguì infatti i brani dell'album The Number of the Beast degli Iron Maiden.

Infine, l'11 ottobre 2005 i Dream Theater riproposero l'album The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.

Già nel 1993 i Dream Theater avevano proposto in concerto una reinterpretazione di Damage Inc., ottava e ultima canzone dall'album Master of Puppets dei Metallica, con ospite Mark "Barney" Greenway, cantante dei Napalm Death. Nello stesso concerto, suonarono inoltre insieme a Steve Howe, chitarrista degli Yes, effettuando un medley che riprendeva alcuni suoi classici come Machine Messiah, Heart Of Sunrise, Close To The Edge e terminava con Wurm (dall'album The Yes Album, terza parte del pezzo Starship Trooper). Assieme al cantante Steve Hogarth e al chitarrista Steve Rothery dei Marillion, eseguirono anche una reinterpretazione di Easter.

Serate di sole reinterpretazioni furono riproposte ancora ad Amsterdam, Londra, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo (11 ottobre, 25 ottobre, 4 dicembre, 11 dicembre e 13 gennaio), oltre che il 15 gennaio durante lo show di Osaka. Dark Side of the Moon fu eseguito ancora il 25 ottobre a Londra.

Il 13 gennaio 2006 (Tokyo) e il 15 (Osaka), i Dream Theater eseguirono live l'album dei Deep Purple Made in Japan.

Nel 2009, con l'uscita del decimo album in studio Black Clouds & Silver Linings, la band si cimentò anche nella registrazione di 6 cover (rock, progressive e metal), presenti sul secondo disco dell'edizione speciale.

Da menzionare anche una performance live di Cemetery Gates dei Pantera a Dallas, in Texas, per commemorare la scomparsa di Dimebag Darrell, eseguita durante una data del Gigantour. In questa esibizione LaBrie cantò le parti pulite del brano, mentre quelle più dure furono eseguite da Russell Allen dei Symphony X e Burton C. Bell dei Fear Factory. L'assolo fu suonato da Dave Mustaine dei Megadeth.

Stile musicale

Influenzati da storici gruppi prog rock tra cui Pink Floyd, Yes, Jethro Tull, King Crimson, Kansas ed Emerson, Lake & Palmer,[51] i Dream Theater sono considerati il gruppo principale e di maggior riferimento della scena progressive metal e sono inoltre indicati tra gli inventori del genere. L'uscita dell'album Images and Words, nel 1992 è spesso menzionata come "data ufficiale di nascita" del progressive metal.[52]

In realtà prima di loro vi erano stati già alcuni gruppi che avevano provato una commistione tra heavy metal e progressive rock. Stiamo parlando ad esempio di Rush, Queensrÿche, Fates Warning e Sieges Even.[52] Il loro heavy metal, infatti, si presentava più sperimentale rispetto ad altri gruppi di quel periodo. Tuttavia, la loro musica era ancora basata prevalentemente sulle sonorità classiche del metal e solo per brevi tratti si concedeva a momenti di sperimentazione che tuttavia consistevano in semplici arpeggi di chitarra e melodie leggermente più delicate che solo in parte si rifacevano alla tradizione prog. La loro musica, per quanto più evoluta rispetto ad altri gruppi metal, non aveva ancora le caratteristiche per essere considerata vero e proprio progressive metal.

Solo con l'arrivo dei Dream Theater si arriverà ad una vera e propria fusione fra i due e solo dopo l'uscita di Images and Words la definizione progressive metal comincerà ad essere utilizzata ed altri gruppi adotteranno questa formula dando origine ad una nuova realtà musicale. Proprio per questo motivo i Dream Theater vengono designati come i padri del progressive metal.

Il simbolo del gruppo è lo stemma dell'anello di Maria Stuart di Scozia: raffigura la sua iniziale (M) incastonata con quella di suo marito, Francesco II di Francia (phi greco ).[53].

Il cuore in fiamme, simbolo del gruppo che compare su diverse copertine (Images and Words e Live at the Marquee), fu un'idea dell'allora tastierista Kevin Moore. Si tratta semplicemente di una replica del Sacro Cuore di Cristo. Il filo spinato rappresenta le difficoltà e gli ostacoli. Il cuore rappresenta forza e resistenza. Il fuoco, invece, viene a rappresentare passione ed energia.

Formazione

Attuale
  • James LaBrie voce (1991presente)
  • John Petrucci chitarra, voce (1985presente)
  • John Myung basso (1985presente)
  • Jordan Rudess tastiera, continuum, keytar (1999presente)
  • Mike Mangini batteria, percussioni (2011presente)
Ex componenti
  • Chris Collins voce (1986)
  • Charlie Dominici voce (1987-1990)
  • Kevin Moore tastiera (1986-1994)
  • Derek Sherinian tastiera (1995-1999)
  • Mike Portnoy batteria, percussioni, voce (1985-2010)

Cronologia della formazione

Discografia

  • 1989 When Dream and Day Unite
  • 1992 Images and Words
  • 1994 Awake
  • 1997 Falling into Infinity
  • 1999 Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory
  • 2002 Six Degrees of Inner Turbulence
  • 2003 Train of Thought
  • 2005 Octavarium
  • 2007 Systematic Chaos
  • 2009 Black Clouds & Silver Linings
  • 2011 A Dramatic Turn of Events
  • 2013 Dream Theater

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 (EN)Dream Theater su Allmusic
  2. Randy Ciak. Top Shredders of All Time. RandyCiak.com. URL consultato il 26 febbraio 2008 .
  3. The 27 greatest keyboard players of all time (in en). MusicRadar.com. URL consultato il 19 luglio 2013 .
  4. World's Fastest Drummer (in en). WorldFastestDrummer.com. URL consultato il 19 luglio 2013 .
  5. Dream Theater's John Myung: "Being Inducted Is Like Passing An Important Mile Marker In Our Career..." (in en). RoadrunnerRecords.com, 17 novembre 2010. URL consultato il 19 luglio 2013 .
  6. 6,0 6,1 6,2 Dream Theater - Chart history (Billboard 200) (in en). Billboard.com. URL consultato il 19 luglio 2013 .
  7. Guitar World's (Readers Choice) Greatest 100 Guitar Albums Of All Time (in en). Chud.com. URL consultato il 19 luglio 2013 .
  8. Martin Kielty. Dream Theater top all-time prog poll (in en). ClassicRockMagazine.com, 30 luglio 2012. URL consultato il 19 luglio 2013 .
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Bibliografia

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  • Rich Wilson, "Lifting Shadow" (2007 1ª edizione) (2009 2ª edizione)

Voci correlate

  • Brani musicali dei Dream Theater
  • Discografia dei Dream Theater

Altri progetti

Collegamenti esterni

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