Litfiba

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Litfiba

I Litfiba nel 1988. Da sinistra: De Palma, Pelù, Aiazzi, Renzulli e Maroccolo.
Paese d'origine  Italia
Genere New Wave[1][2]
Pop rock[1][2]
Alternative rock[1][2]
Periodo di attività
1980in attività
Etichetta Urgent Label/Materiali Sonori
Fonit Cetra
Suono Records
Contempo Records
I.R.A. Records
CGD
EMI italiana
Edel Music
Sony Music
Album pubblicati 25
Studio 13
Live 10
Raccolte 2
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

I Litfiba sono una rockband italiana, formatasi a Firenze nell'ottobre 1980.

La nascita del gruppo si deve a Federico "Ghigo" Renzulli e Gianni Maroccolo che incontrano altri tre ragazzi, come loro cultori del genere punk (all'epoca in fase di iniziale declino), del rock (di matrice anni settanta), ma soprattutto della new wave. Il loro suono anni ottanta è una personale chiave di lettura della new wave stessa e, difatti, la band crea una vera e propria "wave rock mediterranea" capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone. Negli anni novanta, invece, i Litfiba si propongono prima con un grintoso e selvaggio rock latineggiante, successivamente con un pop-rock riscuotendo ampio successo. Nel 1999 Piero Pelù lascia la band per intraprendere una carriera solista. Dopo tale colpo di scena, la band riparte con quelle sonorità rock momentaneamente accantonate con l'album Infinito, reclutando due nuovi cantanti; prima Gianluigi Cavallo (dal 1999 al 2006) poi Filippo Margheri (dal 2007 al 2009).

Il nome nasce dall'indirizzo telex della storica sala prove utilizzata dalla band sin dagli esordi, situata nella fiorentina via de' Bardi al civico 32: "L" (prefisso telex), "IT" (Italia), "FI" (Firenze), "BA" (via de' Bardi).

L'11 dicembre 2009 viene annunciata la riunione tra Ghigo Renzulli e Piero Pelù tramite un comunicato sul sito ufficiale del gruppo.

Biografia

Inizi (1980-1989)

La band a cinque

La band originaria è formata da cinque elementi: Ghigo Renzulli alla chitarra e alla voce, Sandro Dotta alla chitarra[3], Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria; poco dopo Dotta abbandona il gruppo che ingaggia Piero Pelù alla voce. Il gruppo è influenzato fortemente dal punk e dalla nascente new wave, generi molto in voga in quel periodo nel panorama musicale europeo e di cui Firenze fu una piccola capitale italiana. L'esordio vero e proprio avviene il 6 dicembre 1980, alla Rokkoteca Brighton (che è in realtà un'appendice della casa del popolo di Settignano, vicino a Firenze).

Nel 1982, la band incide il primo EP contenente cinque pezzi intitolato Litfiba, nello stesso anno vincono la seconda edizione del Rock Festival Italiano, il cui premio prevede la pubblicazione di un 45 giri. Intanto Calamai lascia il posto a Renzo Franchi. Nel 1983 esce il 45 giri Luna/La preda; nello stesso anno i Litfiba partecipano alla compilation Body Section con il brano Transea e pubblicano Eneide di Krypton, ovvero la colonna sonora dellomonimo spettacolo teatrale. Nel 1984, con Ringo De Palma alla batteria, esce lep Yassassin che contiene, oltre alla title-track in due versioni differenti, anche la ballata Elettrica danza. Partecipano, inoltre, alla compilation Catalogue Issue con due brani inediti Versante est e Onda araba. Nello stesso anno esce, anche, il Live in Berlin ovvero una sorta di bootleg autorizzato. In questo periodo, la band comincia anche a farsi conoscere ed apprezzare soprattutto fuori dall'Italia.

La Trilogia del potere

Nel 1985 i Litfiba pubblicano il primo vero LP, Desaparecido, che li propone al grande pubblico e li fa uscire dall'underground. Il tema portante delle liriche è il rifiuto alla violenza e lantimilitarismo. Il suono unisce le influenze new wave con un gusto per la melodia tipicamente mediterranea. Nello stesso anno la band collabora con i Diaframma allep Amsterdam. I brani sono tutti attribuiti a Ghigo Renzulli, che fu l'unico ad iscriversi alla SIAE a nome dei Litfiba, nonostante gli autori dei brani fino al 1989 fossero tutti i membri della band.[4].

Desaparecido sarà seguito da Transea (ep del 1986) e dal secondo album, il più ambizioso: 17 re, registrato in soli tre mesi e da molti ritenuto il migliore album della band. Si spazia dal dark, al rock, al punk, tutto condito con testi visionari e suggestioni folk.

Dal tour successivo sarà tratto il live 12-5-87 (aprite i vostri occhi), il loro primo disco dal vivo, registrato al Tenax di Firenze.

L'album successivo, Litfiba 3, nel 1988, viene annunciato come il capitolo conclusivo della Trilogia del potere, un'ideale saga ispirata dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo, e del quale concettualmente fanno parte anche Desaparecido e 17 re. Meno sognante dei precedenti, ma ugualmente suggestivo, è l'ultimo lavoro ove prevalgono le influenze dark e wave che continueranno comunque ad affiorare timidamente nel sound della band.

Rinunciando a forme di promozione classiche, come quella televisiva, i Litfiba riescono a raggiungere livelli di popolarità impensabili per un gruppo rock italiano e Pirata, realizzato dal vivo e in studio nel 1989, li consacra definitivamente.

Nello stesso periodo, le divergenze artistiche e manageriali nei Litfiba tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest'ultimo a lasciare il gruppo[5]. Anche De Palma lascia la band per problemi personali di salute[6]. La sua tragica scomparsa avverrà nel 1990.

La Tetralogia degli elementi (1990-1999)

Ghigo e Piero divengono a tutti gli effetti i leader della band. A loro e ad Aiazzi si uniscono Roberto Terzani al basso, Daniele Trambusti alla batteria e Candelo Cabezas alle percussioni. Dal Pirata Tour '90 la band trae una VHS dal vivo.

Pelù e Renzulli si mettono quindi a lavorare sul materiale del nuovo disco che esce nel 1990: El diablo. Anche in questo caso, dal tour (che vede come secondo chitarrista Federico Poggipollini), verrà tratta una VHS: El diablo Tour. Il nuovo album celebra idealmente l'elemento Fuoco e segna una evoluzione stilistica della band, i cui arrangiamenti tendono sempre più verso il rock. Con questo disco i Litfiba si aprono ad un maggiore consenso di pubblico, non solo italiano, riscuotendo ampio successo. La title-track è tuttora uno degli anthem rock per antonomasia, Il volo è dedicata alla tragica scomparsa del batterista Ringo De Palma e Proibito è diventato un inno all'antiproibizionismo. Nel 1990 la band partecipa anche alla compilation Union con il brano Il tempo di morire (cover di Battisti).

Sogno ribelle (1992) è la prova di questo nuovo corso: è un'antologia di brani del periodo precedente riveduti e corretti in una veste più rock. In essa sono inclusi anche pezzi live e l'inedito Linea d'ombra. Ne seguirà anche la versione VHS: una raccolta di videoclip, qualche live già edito e una lunga ed inedita intervista che documenta il nuovo stile dei Litfiba.

Nel 1993, con Franco Caforio alla batteria al posto di Trambusti, esce l'album più rock e "duro" del gruppo, Terremoto. Dedicato all'elemento Terra, l'album è un concentrato di rock massiccio, talora ai confini del metal e comprende liriche che trattano il tema della mafia e della televisione, del fascino perverso del denaro, dei mutamenti politici e sociali in corso in Italia e ancora dell'antimilitarismo. Al relativo tour non prenderà parte Poggipollini. Nello stesso anno partecipano anche alla compilation Firenze sogna! con il brano inedito Anniversary.

Passati dalla Compagnia Generale del Disco alla EMI (con varie traversie giuridiche che porteranno all'uscita di numerose compilation non autorizzate) i Litfiba pubblicano, nel 1994 Colpo di coda, testimonianza live del "Terremoto Tour", un doppio album con due inediti ("A denti stretti" e "Africa") e nella prima edizione anche il booklet fotografico, realizzato da Alex Maioli, "Novantanovefoto".

Nello stesso anno, con Daniele Bagni al basso al posto di Terzani (che rientrerà nel tour successivo alla seconda chitarra), la band dà vita al terzo LP della Tetralogia degli elementi: come El diablo celebrava il Fuoco e Terremoto la Terra, Spirito tratta l'Aria. Prodotto dai Litfiba stessi con la collaborazione di Rick Parashar, il disco intraprende una strada diversa dai più recenti lavori, con canzoni più solari, fantasiose e positive.

Nel 1995 il gruppo pubblica Lacio drom un cd contenente i singoli di "Spirito" remixati e varie testimonianze di brani dal vivo, in allegato una VHS con diversi filmati del dietro le quinte dello "Spirito tour". Una chicca è l'intervista di Pelù al Venerabile Maestro della Loggia massonica P2 Licio Gelli, uno dei personaggi più controversi della storia italiana, che il cantante ha sfrontatamente "pizzicato" nella sua villa di Arezzo.

L'elemento mancante, l'Acqua, è il centro tematico e sonoro di Mondi sommersi (1997), l'album dell'ulteriore trionfo della band (oltre 700.000 copie in breve tempo), vede l'uscita di Aiazzi, mentre Terzani qui svolge il doppio ruolo di tastierista e secondo chitarrista. La più grande tournée nella storia del gruppo dà vita a due testimonianze entrambe uscite con il titolo Croce e delizia: un doppio CD live, dedicato alla memoria del percussionista Candelo Cabezas prematuramente scomparso, ed una VHS, il cui ricavato va alle popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche.

L'ultimo capitolo della storia dei Litfiba con Pelù come cantante, prima della riunione, è Infinito pubblicato nel 1999 (album dedicato all'elemento mancante, il Tempo, ma criticato da molti per il suono molto leggero). Nonostante tutto riesce ad attirare il pubblico e a vendere quasi un milione di copie. Di gran successo sarà anche la relativa tournée con il tutto esaurito nei palazzetti. Ma le tensioni artistiche e personali fra il cantante e il chitarrista sulla gestione della band diventano sempre più marcate. Al termine del tour Piero Pelù decide di abbandonare il sentiero Litfiba dedicandosi alla carriera solista. L'ultimo concerto del cantante con i Litfiba è al "Monza Rock Festival 1999". Seguiranno Pelù tutti i componenti degli ultimi anni: Bagni, Terzani e Caforio.

L'era Cabo e il ritorno di Aiazzi (1999-2006)

Il chitarrista decide di ricominciare il cammino immediatamente con una band del tutto rinnovata e ringiovanita: il nuovo cantante è Gianluigi Cavallo, detto "Cabo", sconosciuto al grande pubblico e che suonerà anche la chitarra in affiancamento a Ghigo[7]; basso e batteria vanno invece alla sezione ritmica dei Malfunk: Gianluca Venier e Ugo Nativi.

La band fa quindi uscire agli inizi del 2000 l'album Elettromacumba che supera le 100.000 copie vendute. Il sound è decisamente più rock dellultimo lavoro. Costretti a confrontarsi con un pubblico disorientato nel vedere una band priva di quello che era stato il frontman per quasi vent'anni, i Litfiba si imbarcano nell'"Elettrotour", con Mauro Sabbione alle tastiere[8] (collaborò ad "El diablo"). Il periodo successivo al tour vede l'innovativa idea del Live on Line: 15 brani tratti dal recente tour vengono messi sul web tramite il portale Lycos in modo che chiunque li possa scaricare e ascoltare liberamente, andandosi a creare un vero e proprio cd completo di copertina ufficiale.

Nonostante le difficoltà, i Litfiba si mettono poi a lavorare al nuovo album, con un ennesimo cambio tra i membri: Ugo Nativi esce dalla band e al suo posto subentra Gianmarco Colzi, ex Rock Galileo. Il nuovo lavoro, Insidia, viene pubblicato ad ottobre 2001 e vende circa 50.000 copie. Questo disco presenta toni più oscuri, testi con una forte connotazione simbolica, utilizzo copioso dell'elettronica, chitarre aggressive e la collaborazione compositiva di Gianluca Venier. Il disco sarà il più apprezzato dell'era post-separazione malgrado le vendite non ripetano certo i successi del recente passato.

La band trascorre l'anno successivo in tour (prima parte del Never Ending Tour) al termine del quale viene contattata per realizzare la colonna sonora per l'Italia del videogioco "Tomb Raider 6 - The Angel of Darkness": nasce così il singolo Larasong. In occasione della realizzazione del brano si riavvicina alla band lo storico tastierista Antonio Aiazzi, che permarrà nella formazione nei due anni di concerti che seguiranno: "Lara Tour" (2003) 04 Tour (rispettivamente seconda e terza parte del Never Ending Tour) la cui ultima data è stata scelta per girare il DVD Cento Giorni verso Est..., realizzato dal fanclub della band.

Nel 2003 la band pubblica The Platinum Collection, un triplo cd contenente i maggiori successi incisi fra il 1994 ed il 2001. Fanno parte di tale best of anche 7 tracce live inedite tratte dal "Lara tour".

Per il nuovo disco si dovrà attendere il 2005, quando la band pubblica Essere o sembrare, meno ispirato del precedente, forse per le nuove tensioni artistiche che, ancora una volta nella sua storia, la formazione deve affrontare. Nello stesso anno, in occasione del 25º anniversario della nascita della band, esce lalbum '99 Live.

Nel 2006 Cabo, Aiazzi, Venier e successivamente anche Colzi lasciano la band.

La fase Margheri e il rientro di Terzani (2007-2009)

Il nuovo progetto parte nel 2007 e la prima novità è il rientro del polistrumentista Roberto Terzani, a lungo con la band negli anni novanta. Un anno più tardi viene ufficializzato il ritorno in attività della formazione che, oltre al bassista e Renzulli, propone alla voce Filippo Margheri, giovane cantante proveniente da un gruppo underground fiorentino: i Miir. Completa la formazione il batterista Pino Fidanza, ex Scaramouche.

I Litfiba scelgono la rete per ripresentarsi e lo fanno pubblicando, nel 2008, il videoclip dell'inedito Effetti collaterali, e nel 2009 il Five on Line, un ep diffuso solo in formato digitale, composto da 5 pezzi registrati in presa diretta in sala prove: tre inediti (Sepolto vivo, Effetti collaterali 1.1 e Terra di nessuno) e due da repertorio (Animale di zona e Luce che trema). Successivamente vengono pubblicate altre due canzoni in streaming: La rabbia in testa e Sepolto vivo 2.0.

La band si scontra però con l'indifferenza dei media, nonché delle case discografiche, pertanto il progetto tramonta. Nel novembre del 2009, il manager della band annuncia la fine di questa nuova fase ed una temporanea sospensione artistica del gruppo.

Reunion (2009-presente)

L'11 dicembre 2009 viene ufficializzata, sul sito ufficiale della band, la riunione dei Litfiba, col ritorno di Pelù alla voce. Completano la formazione il bassista Daniele Bagni, (rientrato nella band dopo dieci anni), il tastierista Federico Sagona che aveva già collaborato negli ultimi anni con Pelù da solista, mentre alla batteria rimane arruolato Pino Fidanza.

Nel 2010 la band si esibisce in una lunga tournée che godrà di un ampio consenso di pubblico. Il 1º giugno 2010 esce Stato libero di Litfiba, un doppio album live, composto da 24 canzoni storiche e due inediti: Sole nero e Barcollo. Entrambi i singoli (con relativi videoclip promozionali) sono prodotti da Pelù e Renzulli, vedono il ritorno dello storico collaboratore Francesco Magnelli alle tastiere e sono mixati da Tim Palmer agli Electric Lady Studios di New York.

Dopo un nuovo tour, questa volta invernale, cominciato a novembre 2010, i Litfiba si sono esibiti, nel marzo 2011, in una tournée che ha toccato le maggiori capitali europee. Hanno firmato, inoltre, la colonna sonora del film Pivano Blues - Sulla strada di Nanda, con il brano Dimmi dei nazi.

Il 17 gennaio 2012 esce il nuovo disco d'inediti intitolato Grande nazione. L'album è anticipato da due singoli: Squalo uscito il 25 novembre 2011 e La mia valigia uscito il 13 gennaio 2012. Il nuovo disco è anticipato anche da Cervelli in fuga: documentario del tour europeo 2011. Per il tour alla formazione si aggiunge un secondo chitarrista, Cosimo Zannelli, già musicista nell'ultima fase solista di Piero Pelù. Dall'album viene inoltre estratto il singolo Elettrica nell'aprile del 2012.

Dopo ben 13 anni, i Litfiba tornano al 1º posto della classifica italiana, con un disco rock assolutamente peculiare nel panorama nazionale. A seguito dell'uscita, i Litfiba partono per una lunga tournée che comprenderà ben 21 date (tour e partecipazioni, 5 rinviate per infortunio al cantante Pelù).

Il 1º giugno 2012 la band si è esibita al Nelson Mandela Forum di Firenze, nel corso del Grande Nazione tour. Per questa occasione sul palco con i Litfiba sono saliti come ospiti alcuni membri delle loro formazioni passate, a partire dai fondatori Gianni Maroccolo al basso ed Antonio Aiazzi alle tastiere, oltre a Daniele Trambusti alla batteria e Federico Poggipollini alla chitarra ritmica. Inoltre è stato ospite anche Federico Fiumani dei Diaframma, con cui la band fiorentina ha suonato il brano Amsterdam.

Il 22 settembre 2012, a Campovolo, i Litfiba partecipano, insieme ad altri 12 artisti del panorama musicale italiano, al concerto Italia Loves Emilia, l'iniziativa di beneficenza per la raccolta fondi a favore delle popolazioni emiliane colpite dal sisma del 20 maggio, suonando davanti a 150.000 persone.

Nel 2013 la band intraprende un nuovo tour denominato Trilogia 1983-1989, in cui vengono eseguiti brani contenuti nella Trilogia del potere ed altre canzoni di quel periodo. Per l'occasione, i Litfiba vedranno l'esclusiva partecipazione di due componenti fondatori della band, Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi (rispettivamente basso e tastiere), oltre alla new entry Luca Martelli alla batteria. La tournée comprenderà, tra date invernali ed estive, ben 17 concerti.

Il 26 marzo 2013 esce Trilogia 1983-1989 live 2013, un doppio live registrato durante le date milanesi del tour all'Alcatraz di Milano.

Il 24 settembre 2013 Pelù e Renzulli annunciano di essersi presi una pausa, durante la quale si dedicheranno ai propri progetti personali e alla registrazione di un nuovo album in studio[9].

Formazione

Attuale

  • Ghigo Renzulli - chitarra solista (1980-oggi)
  • Piero Pelù - voce (1980-1999, 2009-oggi)
  • Antonio Aiazzi - tastiere (1980-1996, 2003-2006, 2012-oggi)
  • Gianni Maroccolo - basso (1980-1989, 2012-oggi)
  • Luca Martelli - batteria (2012-oggi)

Ex componenti e turnisti

  • Sandro Dotta - chitarra (1980) (deceduto)
  • Francesco Calamai - batteria (1980-1982)
  • Renzo Franchi - batteria (1983-1984)
  • Ringo De Palma - batteria (1984-1989), deceduto il 1º giugno 1990[10]
  • Daniele Trambusti - batteria (1987, 1990-1992)
  • Candelo Cabezas - percussioni (1989-1992, 1994-1997), deceduto il 17 ottobre 1997
  • Roberto Terzani - basso (1990-1994, 2007-2009), chitarra ritmica (1995-1996), chitarra ritmica e tastiere (1996-1999)
  • Federico Poggipollini - chitarra ritmica (1990-1993)
  • Franco Caforio - batteria (1992-1999)
  • Daniele Bagni - basso (1994-1999, 2009-2012)
  • Gianluigi Cavallo - voce e chitarra (1999-2006)[7]
  • Gianluca Venier - basso (1999-2006)
  • Ugo Nativi - batteria (1999-2001)
  • Gianmarco Colzi - batteria (2001-2007)
  • Filippo Margheri - voce (2007-2009)
  • Pino Fidanza - batteria (2007-2012)
  • Federico Sagona - tastiere (2009-2012)
  • Cosimo Zannelli - chitarra ritmica (2011-2012)

Collaboratori

  • Francesco Magnelli - tastiere, arrangiamenti (1985-1989, 2010)
  • Mauro Sabbione - tastiere (1990), (2000-2001)

Cronologia della formazione

Discografia

Album in studio

  • 1983 - Eneide di Krypton (LP)[11]
  • 1985 - Desaparecido
  • 1986 - 17 re
  • 1988 - Litfiba 3
  • 1990 - El diablo
  • 1993 - Terremoto
  • 1994 - Spirito
  • 1997 - Mondi sommersi
  • 1999 - Infinito
  • 2000 - Elettromacumba
  • 2001 - Insidia
  • 2005 - Essere o sembrare
  • 2012 - Grande nazione

Videografia

  • 1990 - Pirata Tour '90
  • 1991 - El diablo Tour
  • 1992 - Sogno ribelle
  • 1995 - Lacio drom (Buon viaggio) (allegato all'omonimo album live)
  • 1998 - Croce e delizia
  • 2005 - Cento giorni verso est...

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 Litfiba. Ondarock.it. URL consultato il 6 dicembre 2009 .
  2. 2,0 2,1 2,2 (EN)Litfiba su Allmusic
  3. Marok - Marok, qualche curiosità sul tuo passato
  4. Gugliemi, F. (2000) A denti stretti. La vera storia dei Litfiba
  5. Radio Bonobo - Intervista a Gianni Maroccolo (Litfiba, CCCP, CSI, PGR, Marlene Kuntz) - YouTube
  6. Gugliemi, F. (2000) A denti stretti. La vera storia dei Litfiba pag. 69 e 73
  7. 7,0 7,1 Litfiba - cuore di vetro live Data Beta - YouTube
  8. Mauro Sabbione - Litfiba - Spia - Elettromacumba tour - Monza rock festival 2000. - YouTube
  9. Arrivederci a presto, i Litfiba si prendono una pausa prima del nuovo disco
  10. Litfiba - biografia, recensioni, discografia, foto :: Onda Rock
  11. Alcune fonti riportano comunque come primo disco della band Desaparecido. Litfiba. Ondarock.it. URL consultato il 6 dicembre 2009 .

Bibliografia

  • Stefano Ronzani. Proibito. La biografia ufficiale dei Litfiba. Roma, Arcana Editore, 1990. Una versione aggiornata fu stampata nel 1993.
  • Stefano Ronzani. Terremoto. I brani dei Litfiba e la loro storia. Roma, Arcana Editore, 1993.
  • AA.VV. (1997) I miti musica: Litfiba, Milano, Mondadori
  • Alessandro Bolli. Dizionario dei Nomi Rock. Padova, Arcana Editrice, 1998.
  • Massimo Cotto, Piero Pelù, (2000) Perfetto difettoso, Milano, Mondadori.
  • Federico Guglielmi. A denti stretti. La vera storia dei Litfiba. Firenze, Giunti Editore, 2000.
  • Arturo Compagnoni (2004) Italia '80. Il Rock indipendente italiano negli anni Ottanta, Edizioni Apache
  • Bruno Casini. In viaggio con i Litfiba. Cronache rock dagli anni Ottanta. Arezzo, Editrice zona, 2009.
  • Federico Guglielmi. Fuori dal coro. La vera storia dei Litfiba. Roma, Arcana editore, 2012.

Voci correlate

  • Hard rock
  • New wave
  • Lista degli artisti musicali italiani per stime di vendita

Altri progetti

Collegamenti esterni

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