George Michael

nato il 25.6.1963 a Bushey, Hertfordshire, Gran Bretagna

morto il 25.12.2016 a Goring, Oxfordshire, England, Gran Bretagna

George Michael

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Georgios Kyriacos Panayiotou, vero nome di George Michael (Londra, 25 giugno 1963 – Goring-on-Thames, 25 dicembre 2016[1]), è stato un cantante, compositore e produttore discografico britannico di musica pop, soul e rhythm and blues.

Con circa 100 milioni di dischi venduti,[2] è uno degli artisti musicali britannici di maggior successo, nella madrepatria e all'estero, molto famoso anche negli Stati Uniti, dove è seguito da oltre un milione di fans. Originariamente membro del duo pop Wham!, si è poi lanciato in una fortunata carriera da solista iniziata nel 1987 con l'album Faith (vincendo 2 Grammy Award negli USA e la relativa tournée mondiale).

Dopo un paio di album (Listen Without Prejudice Vol. 1 e Older), seguono lunghi periodi dedicati soltanto all'esecuzione, dal vivo (Five Live) e in studio (Songs from the Last Century), di cover di brani di altri artisti (a causa di problemi legali con la propria etichetta) e una breve crisi personale (dovuta, in parte, a scandali legati alla sua omosessualità).[1] È tornato alla ribalta nel 2004 con un nuovo album, Patience, e un altro tour mondiale. Nel 2014 torna sulla scena musicale con un nuovo album, Symphonica, registrato durante il Symphonica Tour.

Biografia

Nato a East Finchley (un distretto di Londra), da padre greco-cipriota e madre inglese, George inizia la sua carriera formando la band The Executive, assieme al suo amico Andrew Ridgeley, un suo compagno di scuola e il chitarrista David Austin (altro grande amico, anche lui poi cantante - ha conosciuto un successo limitato come solista, e ha collaborato occasionalmente con George). Il gruppo non sopravvive però molto a lungo. George e Andy decidono di continuare da soli, e formano così il duo degli Wham!.

Gli Wham!

Nel 1981, per una fortunata serie di coincidenze, che fanno arrivare il demo giusto nelle mani giuste, gli Wham! Firmano il loro primo contratto con la piccola etichetta Innervision. Nel 1982, escono i loro primi due 45 giri, il primo dei quali viene ripubblicato due volte. Il primo album degli Wham! è Fantastic, nel 1983. Il disco include brani come Wham! Rap e Young Guns, già divenuti, dopo una partenza un po' lenta, vere e proprie hit, e contiene anche altri due singoli: Bad boys e, soprattutto, Club Tropicana, che, segnando una svolta nel look e nel sound della band, ottiene un riscontro senza precedenti.

Abbandonati i giubbotti di pelle e il colore scuro dei capelli, trasformatisi da primo gruppo rap bianco della storia in giovani ed abbronzate promesse del pop soul che strizza l'occhio alla storica Motown, il successo per i due non è però privo di ostacoli, causati dal contratto-capestro che lega gli Wham!, e quindi il talento di George, che compone praticamente tutti i brani, alla casa discografica. Proprio a causa del cattivo rapporto di lavoro con la Innervision, l'artista decide di risolvere il contratto, passando alla major CBS, che aiuta i due ragazzi a liberarsi dello scomodo contratto.

Nel 1984, con il secondo album Make It Big, gli Wham! conquistano il successo internazionale, diventando finalmente conosciuti in tutta Europa. Brani come Wake me up before you go go (vincitore del premio come copie vendute in un solo giorno: 100.000) e Freedom, ma soprattutto la ballad Careless Whisper e la matura Everything she wants fanno il giro del mondo, e gli Wham! sbarcano addirittura in Cina. A testimonianza della loro visita orientale, esce il VHS Wham! in China, filmato-documentario in cui, oltre a spezzoni del loro concerto, ci sono anche scene di vita quotidiane, per mostrare all'occidente il tenore di vita dei cinesi dell'epoca. Dal reportage viene tratto il videoclip di Freedom, fino ad allora promossa solo tramite un'esibizione live in una trasmissione televisiva, ma il risultato viene giudicato non adatto al pubblico occidentale e così il video non entrerà mai in rotazione sulle emittenti musicali come MTV.

Il 1986 è caratterizzato dalla pubblicazione dell'album The Final, doppia raccolta di tutti i loro successi, con inediti, tra cui i due singoli The edge of heaven e Where did your heart go (cover degli Was Not was), per celebrare l'imminente scioglimento, programmato pacificamente per il mese di giugno, con un memorabile concerto allo stadio di Wembley. Vi sono anche 3 singoli, tra il cui classico di Natale Last Christmas (1984), I'm your man (1985) e A different corner (1986), uscito come secondo singolo solista. I fans, disperati nell'apprendere tale notizia – nei primi anni '80 la band ha infatti costituito un vero e proprio fenomeno, paragonabile soltanto ai Duran Duran –, vengono in qualche modo rincuorati dall'intenzione di George Michael di continuare la carriera solista (di fatto già iniziata con Careless Whisper dove viene usata anche nel film d'azione Deadpool).

L'inizio della carriera da solista: Faith e il Faith Live Tour

Nel 1986 George Michael duetta con Aretha Franklin nel brano I knew you were waiting (for me)[3]. Nello stesso anno pubblica il suo secondo singolo da solista, A different corner (che segue idealmente Careless Whisper, scritta ed eseguita insieme ad Andy ma accreditata al solo George Michael).

Nel 1987 pubblica il suo primo album da solista, Faith, per il quale ha preso ispirazione da uno dei re del rock 'n roll, ovvero Bo Diddley col suo cosiddetto Bo Diddley Beat che fu ad allora anticipato dal singolo I want your sex (accompagnato da un videoclip censuratissimo[4], vero e proprio inno al sesso sicuro) e trainato da 6 singoli destinati a diventare grandi successi: la prima parte di I want your sex, le tre ballad Father figure, One more try e Kissing a fool, un remix di Monkey e la brevissima title track (nel cui video George imbraccia una chitarra, fingendo di suonarla come faceva il grande rocker: una trovata tanto banale quanto efficace). Per promuovere l'album, l'artista si è esibito in un eccezionale tour durato due anni che lo consacrerà definitivamente negli Stati Uniti d'America, dove vince due Grammy Award solitamente riservati ad artisti afroamericani r'n'b. Le vendite dell'album ammonterranno a più di 17 milioni di copie.

Mentre il singolo Faith riceve numerosi riconoscimenti, arrivando fino al secondo posto nelle classifiche del Regno Unito, il brano I Want Your Sex, inserito anche nella colonna sonora del film Beverly Hills Cop II - Un piedipiatti a Beverly Hills II, vince un Razzie Award come peggior canzone[5] (pur salendo fino al terzo posto nella classifica britannica, nella quale resterà per 10 settimane).Dopo il Faith Live Tour (che tocca anche l'Italia), l'artista incomincia a sentire il peso della sua immagine, accorgendosi che questa, a volte, viene considerata di più del suo talento musicale.

Gli anni novanta: Listen Without Prejudice, Vol.1, i concerti e Older

Nel 1990 avviene quindi una svolta: George Michael pubblica il suo secondo album da solista, Listen Without Prejudice, Vol. 1 (il volume 2 non sarà mai pubblicato, ma 3 brani confluiranno nella compilation Red, Hot & Dance, due anni dopo), senza comparire in copertina, realizzare video o rilasciare interviste. Dall'album vengono tratti i singoli Freedom 90 (l'unico accompagnato da un videoclip, in cui compare la nota modella Linda Evangelista, ma non il cantante), Praying for time, Heal the pain, Waiting for that day e Cowboys and angels (eccellente lo strumentale sul lato B).

La sofferta svolta d'autore si rivela azzeccata a livello strettamente artistico, mostrando un George maturo che anche i più esigenti possono ascoltare, ma la mancata esposizione mediatica del cantante lascia il segno dal punto di vista prettamente commerciale e, anche grazie al boicottaggio dell'etichetta discografica, che non apprezza la sua decisione di non comparire in pubblico, l'album ne risente vendendo 8 milioni di copie, ben al di sotto delle aspettative[6]. Anche i singoli non realizzano le vendite sperate, e se fino ad allora l'artista era stato un consueto visitatore della Top 10 e della Top 20, dei 5 singoli soltanto Praying for time raggiunge la 6ª posizione, mentre gli altri, orfani di video e privati dei necessari passaggi radio, vagano smarriti nella Top 50, oscillando tra la 23ª e la 45ª posizione.

Alla fine del 1991 George Michael ritorna rapidamente alla musica e al primo posto in classifica in Gran Bretagna, con lo storico duetto dal vivo di Don't Let the Sun Go Down on M, con l'amato Elton John, da sempre suo modello ideale; George aveva peraltro già partecipato ad un tributo per l'amico e collega, incidendo il brano Tonight). La cover viene inserita nell'omonimo EP, contenente altri 3 brani live, tra cui I believe (When I fall in love it will be forever), di Stevie Wonder, un altro suo mito. Il singolo raggiunge il primo posto anche in Canada, diventando il quinto brano di George Michael a raggiungere la vetta della classifica canadese[7].

Nel 1992 è protagonista al Freddie Mercury Tribute Concert, duettando con i Queen e Lisa Stansfield in These are the days of our lives, e proponendo altre due canzoni: '39 e un'indimenticabile versione di Somebody to love[8]. George viene giudicato da molti come il migliore dei performer presenti al tributo, l'unico che sarebbe riuscito a tenere testa alla pesante eredità di Freddie Mercury.

Dal concerto viene comunque tratto un EP, intitolato "Five Live", accreditato a «George Michael & Queen with Lisa Stansfield»[9], da cui George estrae, a sua volta, due singoli di successo: Somebody to love, direttamente dal tributo allo stadio di Wembley, e un medley di Killer/Papa was a rolling stone, registrato dal vivo, in un altro concerto, alla Wembley Arena.

Sempre nel 1992 esce una compilation a scopo di beneficenza (per la lotta contro l'Aids) dal titolo Red, Hot & Dance[10]. All'iniziativa partecipano nomi del calibro di Madonna e Seal. George offre i brani Too funky (una hit su singolo), Happy e Do you really want to know, che sono tutto ciò che rimane dell'inedito Listen Without Prejudice - Volume 2 (assieme a Crazyman dance, lato B di Too funky).

Non sentendosi più padrone delle sue scelte, nel 1992 inizia una coraggiosa battaglia legale contro la sua etichetta, il colosso Sony (subentrata nel frattempo alla originaria CBS, rappresentata dalla Epic in Europa e dalla Columbia in America)[11]. Questo porta George Michael ad anni di silenzio discografico, interrotto soltanto da sporadiche apparizioni live, quasi esclusivamente dedicate all'esecuzione di cover di brani di altri artisti (tra cui il classico Lady Marmalade e la ballata Victims dei Culture Club, dal popolare e rarissimo bootleg Lost cause 001, pubblicato dopo la prima sconfitta legale nel 1994). Dopo un biennio di battaglie giudiziarie, riesce a liberarsi dalla Sony (alla quale poi, ironicamente, ritornerà anni dopo), e grazie a un accordo tra Virgin e Dreamworks può pensare con serenità a un nuovo lavoro discografico[12].

Nel 1996, dopo anni di silenzio (tanto che sul retro della copertina ringrazia addirittura la pazienza dei fan «for waiting», per averlo, cioè, "atteso" tutto questo tempo), pubblica l'album Older[13]. Dell'album vengono estratti sei singoli: la ballata Jesus to a Child, che ne costituisce il brano d'apertura, Fastlove, Spinning the wheel, Older, Star people '97 e You have been loved.

Il 10 aprile 1997 partecipa al VH1 Honors, cantando con Stevie Wonder. Sempre nel 1997 esce per l'etichetta Virgin un'edizione limitata (commercializzata soprattutto nell'Europa centrale) del suggestivo concerto acustico realizzato per la popolare serie MTV Unplugged, registrato l'anno prima, l'11 ottobre del 1996, contenente gli otto brani della serata più l'intero EP di Don't let the Sun go down on me.

Nel 1998 pubblica la raccolta Ladies & Gentlemen: The Best of George Michael, raccolta delle sue più famose hits, con tre inediti: As, classico di Stevie Wonder, cantato in duetto con Mary J. Blige, A moment with you e Outside[14]. Quest'ultima, estratta come primo singolo, è accompagnata da un video decisamente autoironico, ispirato alle recenti disavventure avute all'epoca con la polizia, che lo arresta cogliendolo in flagrante atto osceno in un bagno pubblico di Beverly Hills[15]. Del doppio album fa parte anche la sua interpretazione in portoghese di Desafinado, in duetto con Astrud Gilberto.

Nel 1999 pubblica un album di cover dal titolo Songs from the Last Century[16], dove interpreta, a modo suo, alcuni classici del XX secolo: i brani spaziano da Nina Simone e Frank Sinatra ai Police, la cui Roxanne, delicata storia di prostituzione, costituisce il brano di punta del disco (al video, la cui protagonista è una ex prostituta, prendono parte personaggi reali).

L'inizio del nuovo millennio: Patience e il 25 Live Tour

Nel 2000 canta If I Told You That, in duetto con Whitney Houston. Nello stesso anno partecipa a due eventi musicali molto diversi tra loro: il Pavarotti & Friends (che lo riporta in Italia dopo 12 anni di assenza), dove duetta con il tenore Luciano Pavarotti[17], e l'Equality Rocks, a favore dei diritti degli omosessuali[18].

Nel 2002 pubblica due nuovi brani, Freeek! e Shoot the Dog, quest'ultimo accompagnato da un video-cartoon satirico in cui prende apertamente posizione contro l'imminente guerra in Iraq e contro l'alleanza tra George W. Bush e Tony Blair[19]. Entrambi i singoli entrano nella Top 20 britannica[20][21].

Nel 2004 esce il nuovo album Patience[22], con il quale ripropone i due singoli del 2002 e ne lancia altri 3: Amazing, Flawless (Go to the city) e Round here. Nello stesso anno realizza A different story, un film-documentario che ripercorre la sua vita e la sua discontinua carriera, spiegandone le ragioni[23]. Il documentario è stato presentato al Festival di Berlino del 2005.

Nel 2006 esce il singolo An Easier Affair, che anticipa la sua seconda raccolta, Twenty Five, pubblicata per celebrare i suoi 25 anni di carriera (da cui il titolo «venticinque»). La collection esce in due differenti versioni: una doppia (con un disco intitolato For loving, "per amare" o "per l'amore", con i brani lenti, e l'altro, «For living», "per vivere" o "per la vita", contenente i pezzi più movimentati) e una tripla (che oltre ai due dischi precedenti ne include un terzo, appropriatamente connotato come For the loyal, "per i più fedeli", che comprende tracce meno conosciute dal grande pubblico, ma molto apprezzate dai fan appunto più fedeli). Della raccolta fanno parte anche 3 inediti: il primo singolo An easier affair; il secondo estratto, This is not real love, in duetto con Mutya Buena; e Understand (soltanto nell'edizione tripla); oltre al remake di Heal the pain (originariamente su Listen Without Prejudice, Vol. 1), eseguita in duetto con Paul McCartney.

Il primo singolo estratto da Twenty Five, An Easier Affair, è stato messo a disposizione in dowload il 19 giugno 2006, è stato presentato in anteprima nelle radio il 26 giugno 2006 e pubblicato su CD singolo lo stesso giorno. Il brano ha raggiunto la posizione numero 13 nella classifica del Regno Unito[24]. Il secondo singolo, This is not real love, cantato in duetto con Mutya Buena, è uscito nell'ottobre del 2006, in concomitanza con l'uscita ufficiale della raccolta.

Nell'aprile del 2006, George Michael aveva annunciato in un'intervista con Michael Parkinson, sulla rete britannica ITV, la sua intenzione di andare in tour per la prima volta dopo 15 anni presentando un tour europeo di 50 date, intitolato 25 Live Tour,[25]. Nella stessa intervista, George ha inoltre confermato la sua intenzione di sposare Kenny Goss, suo partner da più di un decennio, dicendo a Parkinson: "Si farà la cosa formale e legale, e poi una festa". Ha anche detto, ironicamente, che "nessuno dei due indosserà il vestito da sposa".

Con il 25 Live Tour, iniziato il 23 settembre 2006 a Barcellona, George Michael si è esibito in 41 paesi. In Italia il cantante si è esibito sul palco del Mediolanum Forum di Assago (MI) il 5 e il 6 ottobre 2006, e allo Stadio Plebiscito di Padova, allo Stadio di Lucca e, infine, allo Stadio Olimpico di Roma nel luglio del 2007.

Sebbene il cantante abbia tentato di sfuggire ai suoi problemi di depressione sia con l'uso di fluoxetina e marijuana, sembra sia riuscito ad uscirne soltanto attraverso la sua relazione con Kenny Goss. Alla fine del 2005 cominciò a circolare la notizia che l'artista intendesse unirsi civilmente con Goss ricorrendo alla legge britannica sulla Civil partnership[26].

Nei primi mesi del 2008 George Michael avrebbe pensato di ritirarsi considerando il Pop "una cultura giovanile e non un test di resistenza". Le ultime due date del 25 Live, tenutesi ambedue a Londra all'Earls Court Olympia il 24 e 25 agosto, sono state chiamate infatti "The Final Two". L'ultima data live definitiva dopo il "The Final Two" si è tenuta il 30 agosto a Copenaghen.[27] Però alla fine del 2009 Michael cambia idea e annuncia, dopo mesi di indiscrezioni, di voler fare altri show nelle città di Melbourne, Perth e Sydney, dopo un'assenza dall'Australia che dura dal 1988.

2010-2016: il Symphonica Tour e la morte

Il 2 marzo 2011 Michael annuncia la pubblicazione di una cover dei New Order del 1987, True Faith, per beneficenza. Pubblica inoltre una cover del brano del 1972 di Stevie Wonder You and I scaricabile in MP3 dal suo sito, per festeggiare il matrimonio del principe William e di Catherine Middleton avvenuto il 29 aprile 2011[28].

In maggio annuncia il Symphonica Tour, un tour mondiale con un'orchestra sinfonica[29]. In Italia si è esibito il 10 settembre a Firenze, l'11 settembre a Napoli, il 13 e 14 settembre a Verona e l'11 e 12 novembre a Milano. Dieci giorni dopo viene ricoverato a Vienna con una grave forma di polmonite e viene dimesso il 24 dicembre[30].

George Michael si è anche esibito per le Olimpiadi di Londra 2012 durante la cerimonia di chiusura, cantando Freedom e White Light[31].

Il 4 settembre 2012 riprende il tour Symphonica Tour a Vienna, dove, nell'occasione, dedica il concerto a tutto lo staff medico che 9 mesi prima gli aveva salvato la vita[32]. Nei mesi di settembre e ottobre continua il tour con varie date nel Regno Unito, durante il quale annuncia l'annullamento delle date australiane, dovuto ad affaticamento e stress, in quanto non perfettamente rimessosi dalla grave malattia dell'anno precedente[33].

Nel 2014 ritorna sulla scena musicale con il nuovo album Symphonica, pubblicato in formato digitale il 17 marzo 2014 su iTunes e in formato CD il 18 marzo[34]. L'album, che raggiunge subito il primo posto nella classifica delle vendite di iTunes[35], contiene tutti i grandi successi di George Michael eseguiti durante i concerti del Symphonica Tour[36].

Il 25 dicembre 2016 muore nella sua abitazione di Goring-on-Thames, stroncato da un arresto cardiaco a 53 anni[37]. La causa del decesso viene confermata dal manager dell'artista, Michael Lippman,[38] e dalla polizia. Tale causa viene resa nota a distanza di 3 mesi, dopo innumerevoli esami tossicologici: cardiomiopatia dilatativa, miocardite e steatosi. Dopo la morte sono circolate numerose indiscrezioni sulla vita personale di George Michael, in particolare il suo osteopata ha dichiarato che qualche mese prima, durante una visita, il cantante gli aveva confidato di essere alle prese con il suo testamento, cosa inusuale per una persona in età ancora giovane, e questo fece pensare che l'artista fosse al corrente di uno stato di salute abbastanza preoccupante e potenzialmente letale. A causa della lunghezza delle indagini sulla sua morte, il funerale di Michael non fu tenuto fino al 29 marzo 2017. In una cerimonia privata, George Michael fu sepolto allo Highgate Cemetery nel nord di Londra, vicino alla tomba di sua madre.[39]

Vicende personali

Impegno sociale

George Michael ha più volte assunto posizioni politicamente attive. Nel 1984 ha preso parte al progetto Band Aid, cantando la nota canzone di beneficenza Do They Know It's Christmas?, per la lotta alla carestia in Etiopia[40]. Il singolo ha raggiunto la prima posizione nella classifica inglese, nel periodo natalizio del 1984, relegando proprio il doppio lato A degli Wham! Last Christmas/Everything She Wants al secondo posto. Il cantante ha donato in beneficenza a Band Aid i diritti d'autore di Last Christmas e, in seguito, ha cantato con Elton John al Live Aid, il concerto benefico tenuto da Band Aid nel 1985, l'evento musicale più importante degli anni '80 che, in due diversi palchi, è riuscito a mettere insieme un gran numero di artisti di tutto il mondo[41].

Nonostante abbia spiegato in alcune interviste la sua posizione nei confronti della cosiddetta «Lady di Ferro», negli anni '80, George Michael è stato molto critico nei confronti del governo conservatore di Margaret Thatcher e della sua alleanza riguardo ai missili cruise con gli Stati Uniti. George ha dichiarato di sentirsi a disagio e veramente male, sapendo che, con i soldi delle sue tasse, stava pagando quelle armi, anche se si sentiva in dovere di non eluderle per rispetto al proprio paese.

Nel 1988 si è anche esibito al Mandela Day cantando tre canzoni di artisti di colore ai quali si è sempre ispirato: Sexual healing di Marvin Gaye, Village ghetto land di Stevie Wonder e If you were my woman di Gladys Knight.

Dopo la sua morte, molte associazioni e privati cittadini ricordarono sui social la sua costante attività di beneficenza, che George avrebbe portato avanti sempre chiedendo di restare anonimo[42][43].

Controversie, processi e coming out

Nel 1993 Anselmo Feleppa, compagno di George Michael per due anni, morì di emorragia cerebrale causata dall'AIDS[44]. La morte dell'uomo amato fece sprofondare George in una profonda depressione. Per lui scrisse la canzone Jesus to a Child, che ebbe un ottimo successo, sebbene il nome del destinatario e la natura del rapporto tra quest'ultimo e George Michael siano diventati noti al pubblico solo dopo il coming out causato dall'arresto del 1998.

George Michael è rimasto poi coinvolto in un processo riguardante il suo contratto con la sua casa discografica, la CBS, dopo il passaggio di questa alla Sony. Il cantante accusò la Sony, fra l'altro, di non avere adeguatamente pubblicizzato il suo secondo album da solista, che aveva venduto poco negli Stati Uniti d'America rispetto a Faith, e chiese di sciogliere il contratto con la casa discografica[45]. La Sony ribatté che Michael si era rifiutato di apparire nei video promozionali e che era stato questo a provocare l'insuccesso dell'album. La causa fu discussa a Londra e vide l'artista sconfitto[46]. Come conseguenza, George dichiarò che non avrebbe più pubblicato materiale nuovo fino a che non fosse stato completato il minimo dei suoi obblighi contrattuali con la Sony.

Il 7 aprile 1998 fece il giro del mondo il caso del suo arresto per condotta immorale in un bagno pubblico nel parco cittadino di Beverly Hills. Il cantante fu arrestato da un poliziotto in borghese della buoncostume, Marcelo Rodriguez, con l'accusa di avergli fatto esplicite proposte sessuali[47]. George Michael:[48]

« Beh, mi ha seguito al bagno e poi, questo poliziotto – beh, io non sapevo fosse un poliziotto allora, ovviamente – ha cominciato a fare quel gioco... credo si chiami "io ti faccio vedere il mio, tu mi fai vedere il tuo"... »

Dopo aver ottenuto il patteggiamento, Michael venne multato per 810 dollari e condannato a 80 ore di lavoro socialmente utile. Dopo quell'incidente, infine, George fece coming out dichiarando pubblicamente la sua omosessualità, che era ormai di fatto da anni un "segreto pubblico".

Subito dopo realizzò un video per il suo singolo Outside, chiaramente ispirato al fatto del bagno pubblico, in cui appaiono poliziotti che inseguono coppie eterosessuali ed omosessuali, colpevoli soltanto di fare l'amore nei luoghi più improbabili, stanandole senza pietà. Il video si concludeva con due poliziotti che, dopo aver perseguitato gli amori altrui per tutta la giornata, la concludono baciandosi tra loro. L'invito che il cantante rivolge nella canzone, «let's go outside», "andiamo fuori", volendone dare una chiave di lettura in senso strettamente sessuale, potrebbe essere interpretato come un invito al cosiddetto coming out per gli omosessuali (="usciamo allo scoperto"). Rodriguez, l'agente di polizia che aveva arrestato Michael, non gradì l'iniziativa: egli dichiarò che il video lo "ridicolizzava" e che inoltre Michael lo avrebbe diffamato in alcune interviste, cosicché nel 1999 citò in giudizio il cantante in California, chiedendo danni per 10 milioni di dollari[49]. La corte archiviò il caso, in base alla condizione di pubblico ufficiale dell'agente, ma una corte d'appello lo riaprì il 3 dicembre 2002.

L'ambiguo e tormentato rapporto di Michael con la sua omosessualità ebbe un ulteriore strascico di polemiche quando, nel dicembre del 2004, Elton John dichiarò in un'intervista che George Michael avrebbe dovuto "essere più esplicito" riguardo alla propria condizione. Dato che sia John sia George erano pubblicamente gay e in apparenza amici, molti furono sorpresi da questo battibecco pubblico. George rispose con una lettera aperta sul periodico Heat, in cui affermò che, in realtà, loro due non erano così amici e che Elton John non sapeva granché della sua vita privata, se non quello che poteva dedurre dal gossip (o dai "pettegolezzi gay", come li definì George Michael)[50].

Nel luglio del 2005 si seppe comunque che i due avevano posto fine alla loro lite, durata ben nove mesi, con una cena nella casa di George, a nord di Londra[51] (a quanto si dice, preparata dallo "chef delle celebrità", Gordon Ramsay). I due cantanti si accordarono inoltre sulla riedizione del loro duetto del 1991, Don't let the Sun go down on me in un prossimo album. Il sospetto che tutta la polemica sia stata un'abile mossa pubblicitaria pertanto non può essere scartato.

D'altro canto, quella non era la prima volta in cui George aveva avuto un cattivo rapporto con colleghi artisti gay. In particolare, durante i primi anni ottanta, il cantante Boy George criticò apertamente Michael per l'ossessività con cui nascondeva il "segreto di Pulcinella" della sua omosessualità. Boy George non nascondeva la propria antipatia verso Michael, parte della quale apparve su video, nelle riprese del progetto Band Aid: durante la registrazione delle armonie vocali, Boy George chiese perfidamente agli ingegneri del suono se una delle voci che sentiva fosse quella di Alf (riferendosi alla cantautrice britannica Alison Moyet, di cui Alf è un popolare soprannome - tanto che così ha intitolato il suo primo album solista - che non partecipava al singolo di beneficenza). Anche il cantante Morrissey è stato piuttosto critico nei confronti di George Michael.

Nel 2006 è stato arrestato (e poi rilasciato su cauzione) per possesso di cannabis e guida in stato di ebbrezza[52]. Nuovamente arrestato nel luglio 2010, quando rifiuta di sottoporsi al test alcolemico dopo essersi schiantato con l'automobile contro la vetrina di un negozio[53]. Il cantante in seguito ammette di aver guidato in quell'occasione sotto l'effetto della cannabis. La vicenda si conclude con la condanna, da parte del tribunale londinese, a 4 settimane di carcere ed altre 4 settimane di libertà vigilata, oltre alla sospensione della patente per i seguenti 5 anni[54].

Premi e riconoscimenti

Discografia

Album in studio

  • 1987 – Faith
  • 1990 – Listen Without Prejudice Vol. 1
  • 1996 – Older
  • 2004 – Patience

Album di cover

  • 1999 - Songs From The Last Century

Album dal vivo

  • 1993 – Five Live
  • 1997 – MTV Unplugged
  • 2014 – Symphonica

Raccolte

  • 1998 – Ladies & Gentlemen: The Best of George Michael
  • 2006 – Twenty Five

Tour

  • 1988/89 – Faith World Tour
  • 1991 – Cover to Cover Tour
  • 2006/08 – 25 Live
  • 2011/12 – Symphonica Tour

Note

  1. ^ a b (EN) Ex-Wham! singer George Michael dies, BBC News. URL consultato il 26 dicembre 2016 (archiviato il 25 dicembre 2016).
  2. ^ George Michael Pleads Guilty To Drug Offenses | Billboard.com
  3. ^ (EN) George MichaelBiography, in Rolling Stone. URL consultato il 18 marzo 2014.
  4. ^ (EN) Banned Songs George Michael: I Want Your Sex, su virginmedia.com. URL consultato il 18 marzo 2014.
  5. ^ Awards for 1988, su imdb.com. URL consultato il 18 marzo 2014., IMDB
  6. ^ (EN) George Michael: A colourful life, in BBC. URL consultato il 18 marzo 2014.
  7. ^ RPM Top Singles, in RPM, vol. 21, nº 25, 10 agosto 1974. Ospitato su Library and Archives Canada.
  8. ^ Somebody To Love - (The Freddie Mercury Tribute Concert), su soundcloud.com.
  9. ^ George Michael And Queen With Lisa Stansfield – Five Live, su discogs.com. URL consultato il 18 marzo 2014.
  10. ^ Red Hot + Dance [1992], su redhot.org. URL consultato il 18 marzo 2014.
  11. ^ George Michael - La biografia, su Movieplayer.it. URL consultato il 18 marzo 2014.
  12. ^ George Michael ritorna alla Sony, su Rockol.it. URL consultato il 18 marzo 2014.
  13. ^ (EN) George Michael - Older, su AllMusic. URL consultato il 18 marzo 2014.
  14. ^ (EN) George Michael - Ladies & Gentlemen: The Best of George Michael, su allmusic.com. URL consultato il 18 marzo 2014.
  15. ^ Farkas Alessandra, Atti osceni, in cella George Michael, in Corriere della Sera, 9 aprile 1998. URL consultato il 18 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  16. ^ George Michael – Songs From The Last Century, su discogs.com. URL consultato il 18 marzo 2014.
  17. ^ Luciano Pavarotti - Pavarotti & Friends for Cambodia and Tibet, su Allmusic. URL consultato il 19 marzo 2014.
  18. ^ George Michael ed altri al concertone 'Equality rocks', su Rockol.it, 14 aprile 2000. URL consultato il 19 marzo 2014.
  19. ^ (EN) Michael's video lampoons the Blairs, in BBC News, 1º luglio 2002. URL consultato il 19 marzo 2014.
  20. ^ Freeek! - George Michael, Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  21. ^ Shoot the Dog - George Michael, Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  22. ^ George Michael – Patience, su discogs.com. URL consultato il 19 marzo 2014.
  23. ^ George Michael - A Different Story (2004), su Movieplayer.it. URL consultato il 19 marzo 2014.
  24. ^ An Easier Affair - George Michael, Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  25. ^ (EN) Never better, George Michael tells Parkinson, in The Guardian, 21 aprile 2006. URL consultato il 19 marzo 2014.
  26. ^ BBC NEWS | Entertainment | George Michael to 'marry' partner
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