Dodi Battaglia

Date de naissance 1.6.1951 à Bologna, Emilia-Romagna, Italie

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Dodi Battaglia

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Dodi Battaglia

Dodi Battaglia con i Pooh al concerto di Monza del 2004.
Nazionalità  Italia
Genere Pop rock
Pop
Rock progressivo
Beat
Periodo di attività
1967in attività dal 1968 con i Pooh
Strumento Chitarra, Pianoforte, Fisarmonica, Mandolino, Steel guitar, Tastiere.
Band attuale Pooh
Album pubblicati 2
Studio 2
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Donato "Dodi" Battaglia (Bologna, 1º giugno 1951) è un chitarrista, cantante e compositore italiano. Autore di una parte delle musiche dei Pooh (oltre settanta titoli), vanta numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui il titolo di miglior chitarrista europeo, conferitogli nei primi anni ottanta dalla rivista Stern[1].

Carriera

Origini

Donato Battaglia, in arte Dody (più tardi Dodi), nasce il 1º giugno del 1951 a Bologna, nel quartiere Mazzini, in una famiglia di musicisti: il nonno suonava il mandolino e il pianoforte, lo zio era un chitarrista ed il padre suonava il violino. All'età di 5 anni inizia a studiare la fisarmonica andando ad una scuola di musica che frequenta fino a 12 anni. Il passo successivo è lo studio della chitarra a 13 anni. Grazie agli studi iniziali che gli danno la base per sviluppare la sua sensibilità di musicista, a poche ore dall'acquisto, il piccolo Donato già strimpella le sei corde. Cominciando a frequentare i ritrovi musicali di Bologna, ha modo di entrare a far parte di alcuni gruppi: tra questi, "I Rigidi", i "Meteors", gruppo spalla di Gianni Morandi e ne "I Judas", band alternativa bolognese, rivale cittadina dei Pooh quando ancora si chiamavano, in forma embrionale, "I Jaguars".

Arriva nel 1968 la grande proposta di entrare a far parte dei Pooh, grazie all'amico Valerio Negrini. Dodi ha appena diciassette anni ed appartenere al gruppo fresco del successo di Piccola Katy, e il più popolare della sua città, è per lui motivo di grande soddisfazione. Il periodo di prova con i Pooh dura in tutto una settimana a casa di Riccardo Fogli. Dodi entra nel gruppo in sostituzione di Mario Goretti, appena in tempo per registrare le parti vocali di Buonanotte Penny, singolo del 1968.

La militanza nei Pooh

È il secondo autore delle musiche del gruppo per quantità, ed è la voce principale dei primi grandi successi come Tanta voglia di lei(1971), Noi due nel mondo e nell'anima (1972) ed Infiniti noi (1973). In seguito nasce il dualismo con Riccardo Fogli, che nel 1972 lascia la band per tentare l'avventura solista. Per la prima volta nella storia dei Pooh, dal disco Alessandra, l'autore delle musiche non è solo Roby Facchinetti, infatti Dodi firma le musiche e canta Via lei, via io, Io in una storia.

Nel 1973 compone al pianoforte la melodia di Lei e lei, cantata poi da Roby, e La locanda. La sua voce è ancora quella prescelta dal produttore Giancarlo Lucariello per rappresentare il gruppo nei 45 giri di Io e te per altri giorni e Infiniti noi, oltre che nella suite di Parsifal, dove esalta le sue consistenti potenzialità tecniche da chitarrista. Doti tecniche apprezzabili anche in molti brani strumentali del gruppo(come 'La gabbia', 'Fantastic Fly', 'Viva' etc), nelle varie suite ma anche in 'semplici' canzoni dove l'intervento della sua chitarra non passa certamente inosservato.

Negli anni successivi firma brani come Orient Express, Wild Track (finora l'unico brano composto direttamente in inglese dai Pooh), Peter Jr. (con testo di Stefano D'Orazio). Come interprete vocale viene affiancato dal 1976 da Roby Facchinetti, che oltre a scrivere la maggior parte delle canzoni del gruppo, decide d'interpretare i singoli di maggior successo.

In questo periodo cambia lo pseudonimo da Dody a Dodi.

Nel 1977 compone In diretta nel vento, che strizza l'occhio alla nascita delle prime radio libere, con la storia di un D. J. fotografato in una delle tante serate passate a metter su dischi e rispondere al telefono. Dodi scrive la melodia di Ci penserò domani, del 1978, interpretata da Roby e nel 1979, per l'album Viva scrive il brano Una donna normale.

Da Canterò per te a D'assolo

Per la prima volta dal 1966 un singolo dei Pooh non è musicato da Roby Facchinetti: si tratta del singolo Canterò per te, del 1980, dell'album ...Stop.

Nel 1981 durante il tour invernale di Buona fortuna, il prestigioso giornale tedesco Die Zeitung assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo.

Nella primavera del 1985 pubblica il suo LP da solista Più in alto che c'è, dedicato ai figli Sara, Serena e Daniele. Vasco Rossi è autore del testo della canzone che dà il titolo all'album.

Nel 1986 la rivista tedesca Stern assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo del mese; nello stesso anno anche la critica italiana gli conferisce il premio come miglior chitarrista Italiano.

Nel 1989 a Cortina forma insieme a Zucchero, Vandelli, Fio Zanotti, Michele Torpedine e Umbi Maggi il gruppo Adelmo e i suoi Sorapis.

Nell'album Uomini soli, dopo il successo sanremese, Dodi scrive e interpreta uno dei pezzi più famosi del gruppo, L'altra donna. Nel corso degli anni 90, nonostante il suo ruolo di autore delle musiche prenda sempre più piede, sembra essere messo leggermente in disparte e i brani passati in radio sono spesso scelti fra quello scritti da Roby Facchinetti e Red Canzian.

Nel 1993 i Sorapis pubblicano l'album Walzer d'un blues, promosso con un mini-tour mondiale di una decina di date da Milano a Gerusalemme; lultima apparizione pubblica dei Sorapis risale al Festival di Sanremo 2009, in accompagnamento a Irene Fornaciari.

Il 13 giugno 2003, dopo due anni di lavorazione, esce D'assolo, il suo secondo disco solista, uno strumentale acustico. Contiene brani inediti dal sapore multi-etnico mediterraneo composti e arrangiati dallo stesso musicista, con melodie pop e internazionali, intarsiata da virtuosismi. Nel brano Nordinfesta partecipano Maurizio Solieri, chitarrista di Vasco Rossi, e Franco Mussida (PFM), coi quali ha costituito a fine anni '90 il gruppo Le chitarre d'Italia.

Attività recenti

Nel 2009 ha pubblicato il suo metodo per chitarra Dodi Battaglia, in cui viene spiegato nei dettagli il suo modo dintendere la musica e di comunicare con una chitarra.

Nel 2010 ha partecipato al Festival di Sanremo supportando i Sonohra; inoltre è diventato presidente de La città della Musica che sorgerà a Verona Sud; sarà la struttura polifunzionale di musica più grande in Europa. Potrà ospitare da 500 a 50.000 persone, accogliendo iniziative ed eventi internazionali ed offrendo alla collettività luoghi per la formazione e servizi professionali in campo artistico, culturale e musiterapeutico.[2][3] In particolare troveranno collocazione all'interno della struttura: auditorium, Music Center, Modern Music Institute, liuteria, sala concerti polifunzionale, centro musicoterapia, museo della musica, arena polifunzionale. Progetto ambizioso che ha avuto sostegno da artisti internazionali come Elton John, Darryl Jones (bassista dei Rolling Stones), Vasco Rossi e Laura Pausini.

Collaborazioni

Ha collaborato con Vasco Rossi, in particolare nei primi successi come Una canzone per te e Toffee, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Raf, Gianluca Grignani, Mia Martini, Giorgio Faletti, Fiorellino e Al Di Meola, e ha suonato con il gruppo Adelmo e i suoi Sorapis, che comprende Zucchero, Maurizio Vandelli, Umbi dei Nomadi, l'arrangiatore Fio Zanotti (collaboratore dei Pooh) e il produttore discografico Michele Torpedine.

Dodi ha collaborato con moltissimi artisti di fama internazionale come Eric Clapton, Al Di Meola, Sting, Tommy Emmanuel, Steve Vai.

Ha composto la musica della canzone Il pianeta Grabov in concorso nel 47° Zecchino d'Oro.

Vita privata

Dodi si è sposato tre volte e ha 4 figli: Sara (1975) e Serena (1977), nate dalla prima moglie Louise; Daniele (1981), nato dalla compagna Loretta Lanfredi; Sofia, nata nel 2005, dall'attuale moglie e attrice pubblicitaria Paola Toeschi, con la quale vive a Bologna. Nell'ottobre del 2009 Dodi è stato il primo dei Pooh a diventare nonno: è nata Victoria, figlia di Sara.

Ha corso per 20 anni nella categoria turismo - velocità in circuito con Giorgio Faletti, ottenendo alcune vittorie e pole positions. Adesso corre sui Kart per beneficenza collaborando con l'associazione Kart No War, affiliata a Rock no War.

Dodi Battaglia è un grandissimo collezionista di chitarre: ne possiede circa cinquanta. Inoltre sia la Fender che la Maton hanno realizzato una chitarra secondo le sue specifiche indicazioni.

Fender Dodicaster anno 1997: Fender: 1997, signature model, edizione limitata prodotta da Fender Japan in 150 esemplari su specifiche di Dodi. Dopo il prototipo (custodito nel museo di Guitar Ranch a Verona) la Fender ha realizzato questi due esemplari definitivi (recanti il nome Dodi al dodicesimo tasto) ed i rimanenti della serie. Questi strumenti, che si caratterizzano per la grande accuratezza della realizzazione, hanno il manico in acero monoblocco con verniciatura satinata, due pickup single coil ed un humbucker (splittabile con apposito comando) e ponte Floyd Rose. Con questa chitarra Dodi ha registrato l'intero album Un posto felice. La Dodicaster negli anni novanta veniva venduta a circa 2 milioni di lire.

Maton EC J85 Dodi Battaglia anno 2000: natural, prototipo della serie limitata. La Maton ha impiegato quasi due anni di studio e lavoro per realizzare la chitarra che ambiva offrire a Dodi un suono acustico originale. Con questa chitarra Dodi ha registrato l'intero album D'assolo.

Premi e riconoscimenti

Nel 1986 dalla rivista Stern ha ricevuto il premio come Miglior chitarrista europeo.

Nel 1986 in Italia ha ricevuto dalla critica, dopo le premiazioni estere, il premio come Miglior chitarrista italiano.

Nel 1986 gli è stato conferito dal Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.

Discografia

  • Più in alto che c'è[4] (LP CGD 20459) (1985).
  • Più in alto che c'è/Ciao amore buon appetito (45 CGD 10606) (1986)
  • D'assolo (CD CGD 5050466683922) (2003).

Note

  1. Dodi Battaglia
  2. L'Arena.it - La città della musica
  3. L'Arena.it - Nuovo progetto per Verona Sud
  4. La prima stampa CD CDS 6012, contiene il brano 'Primavera al quinto piano.

Altri progetti

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