Ella Yelich-O'Connor

nata il 7.11.1996 a Auckland, Auckland Region, Nuova Zelanda

Alias Lorde

Lorde

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Ella Marija Lani Yelich-O'Connor, nota con il nome d'arte di Lorde (Auckland, 7 novembre 1996), è una cantautrice neozelandese.

È salita alla ribalta grazie all'album in studio d'esordio, Pure Heroine, impostosi come il secondo progetto discografico più venduto dell'anno nella sua terra d'origine e promosso dai singoli di successo planetario Royals e Team. Nel 2017, dopo circa quattro anni di parziale assenza dalle scene musicali, pubblica il secondo album Melodrama, che rappresenta una virata rispetto al precedente stile della cantante.

Lorde unisce nella sua musica generi elettronici e indie, dando vita ad un pop all'avanguardia, influenzato anche dal chillwave. Il suo lavoro, sin da subito, è stato caratterizzato da un forte apprezzamento da parte di pubblico e critica,[6] portandola alla conquista di numerosi riconoscimenti, fra cui il prestigioso Grammy Award, vinto per due volte nel 2014.[7]

In totale ha venduto oltre 15 milioni di singoli e più di 5 milioni di album,[8] ottenendo così il primato di artista musicale neozelandese più commercialmente venduta a livello internazionale. La celebre rivista Time l'ha inclusa tra i teenager più influenti del 2013[9] e, nell'anno successivo, è stata inserita anche nella medesima classifica stilata da Forbes.[10]

Biografia

Infanzia ed esordi

Ella Yelich-O'Connor è nata nel sobborgo neozelandese di Takapuna il 7 novembre 1996, da Vic O'Connor, un ingegnere civile di origini irlandesi, e Sonja Yelich, una poetessa proveniente da una famiglia di immigrati croati.[11][12] Ha tre fratelli: Jerry, Angelo e India ed è stata incoraggiata dalla madre sin da piccola alla lettura, cosa che le ha permesso di sviluppare un suo stile di scrittura che si ritrova nei testi delle sue canzoni.[13]

All'età di cinque anni, prese parte ad un gruppo teatrale grazie al quale poté incrementare le proprie capacità oratorie.[14] Durante il periodo degli studi, perseguiti fra i quartieri di Vauxhall e Belmont, ha giocato a netball insieme all'allora compagna di scuola Eliza McCartney, divenuta un'atleta di successo e medaglia di bronzo ai Giochi della XXXI Olimpiade disputati a Rio de Janeiro nel 2016.[15]

Nel maggio del 2009, il duo composto da Ella e l'amico Louis McDonald vinse l'annuale talent show indetto dalla scuola media di Belmont[16] e nell'agosto successivo vennero invitati a partecipare ad un'intervista per l'emittente radiofonica Radio New Zealand. Qui eseguirono le cover di Mama Do (Uh Oh, Uh Oh) di Pixie Lott e Use Somebody di Kings of Leon.[17] In seguito il padre di Louis, Ian, mandò una versione registrata di Warwick Avenue di Duffy al talent scout della A&R, Scott Maclachlan.[18] Quest'ultimo offrì solo ad Ella, nell'anno seguente, un contratto con la Universal,[19] dandole l'opportunità di elaborare la propria vocazione artistica lavorando con diversi compositori e cantautori e formandosi completamente già all'età di quindici anni.

2012–2015: The Love Club e Pure Heroine

Ella ha scelto come proprio nome d'arte Lorde perché affascinata «dal mondo aristocratico». Tuttavia, il nome Lord sarebbe stato troppo maschile, pertanto ha deciso di aggiungere una «e» per renderlo più femminile.[20]

Nel novembre 2012, Lorde pubblica il suo EP d'esordio, The Love Club EP, autoedito e disponibile gratis sul sito SoundCloud.[21] Viste l'incoraggiante successo, a marzo 2013 lo stesso EP viene pubblicato sottoforma digitale, e, successivamente, anche come CD.[19] Contenente cinque brani, viene estratto come primo e unico singolo Royals[22], brano che nel giro di pochi giorni si piazza al vertice della classifica neozelandese mantenendolo per tre settimane.[23]

Intanto il brano viene pubblicato anche in America, a partire dal giugno 2013, vendendo in una sola settimana 85.000 copie.[24] Royals si rivela essere una hit di grande successo commerciale a livello globale e si fa spazio all'interno della classifica riguardante i singoli più venduti di sempre; collocatosi in cima alla classifica statunitense dei singoli per ben nove settimane consecutive,[25] fa sì che Lorde diventi la più giovane artista ad avere una canzone in testa alla sopraccitata graduatoria sin dai tempi di I Think We're Alone Now cantata da Tiffany nel 1987.[26] Inoltre, la canzone si aggiudica ben tre candidature ai Premi Grammy 2014 nelle categorie di registrazione dell'anno, canzone dell'anno e miglior performance vocale pop solista.[27] Ha trionfato nelle ultime due, e avendo Lorde all'epoca ancora diciassette anni,[7] venne riconosciuta come l'artista neozelandese più giovane in assoluto a vincere il premio e la terza della storia.[28] Allo stesso tempo, le venne proclamato anche il titolo di persona più giovane a ricevere una candidatura come registrazione dell'anno, superando Monica, riuscita nell'impresa all'età di 18 anni con il brano The Boy Is Mine in collaborazione di Brandy.[29]

Il secondo singolo ufficiale, Tennis Court, viene pubblicato nel Regno Unito il 7 giugno 2013 e l'8 in Nuova Zelanda a causa del fuso orario.[30] Esso esordisce direttamente al primo posto della classifica neozelandese[31] e, poiché nello stesso periodo erano presenti in graduatoria anche Royals, Swingin' Party e The Love Club, Lorde è stata consacrata come la prima artista nella storia della musica di quella nazione a piazzare quattro brani contemporaneamente entro le prime venti posizioni.[32] Il 12 agosto 2013, la cantante annuncia tramite il suo profilo Twitter che l'album in studio di debutto, intitolato Pure Heroine, sarebbe stato pubblicato il 27 settembre 2013 e ne rivela anche la copertina e il nome delle tracce contenute al suo interno.[33]

Il 13 settembre è stato estratto come terzo singolo Team, accolto da un forte apprezzamento da parte di pubblico e critica,[34] tanto che il suo videoclip di accompagnamento, pubblicato il 4 dicembre successivo su YouTube, ha mandato in crash il sito vista la popolarità.[35][36] Intanto, Pure Heroine viene messo in commercio e, nel corso dell'anno, ha venduto circa un milione e mezzo di copie.[37] Nello stesso mese, Lorde realizza una cover del brano Everybody Wants to Rule the World dei Tears for Fears, inclusa nella colonna sonora dei film Hunger Games: La ragazza di fuoco e Dracula Untold.[38][39]

Nell'aprile 2014, canta All Apologies durante l'introduzione dei Nirvana nella Rock and Roll Hall of Fame[40] e il 29 settembre successivo è stato presentato ufficialmente al pubblico su Vevo il singolo Yellow Flicker Beat, facente parte della colonna sonora del film Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1.[41] Per il disco la cantante stessa ha curato la selezione di ogni brano contribuendovi anche vocalmente ad ognuno di essi.[42]

Il 10 giugno 2014, Lorde ha pubblicato una linea di make-up creata in collaborazione della nota azienda canadese MAC Cosmetics comprendente un rossetto e un eye liner.[43] Qualche giorno dopo, ha girato un video per la Commissione elettorale al fine di incoraggiare i giovani neozelandesi alla partecipazione al voto in occasione delle Elezioni parlamentari in Nuova Zelanda del 2014, pur essendo troppo giovane per votare in quel periodo.[44]

Nel settembre 2015, il gruppo musicale dei Disclosure pubblica Magnets, quarto singolo apri-pista al loro album Caracal e cantato proprio in collaborazione di Lorde.[45] Il brano riscuote grande successo in Nuova Zelanda, dove penetra al secondo posto delle graduatorie, e Australia.[46]

2016–presente: Melodrama

Il 22 febbraio 2016, in occasione della 36ª edizione dei BRIT Awards tenutasi presso la O2 Arena di Londra, Lorde ha eseguito una reinterpretazione di Life on Mars?, celebre brano di David Bowie, come omaggio alla scomparsa di quest'ultimo avvenuta il mese prima.[47] Sei mesi più tardi la cantante rivela i primi dettagli circa il nuovo album di inediti, comunicando ad un fan su Instagram di aver completato il processo di scrittura.[48] Nel novembre dello stesso anno, attraverso il proprio account Facebook, la cantante rilascia un'ulteriore dichiarazione ufficiale: «Scrivere Pure Heroine è stato il mio modo di sancire la nostra gloria adoloscenziale, mettendola in luce per sempre in modo che una parte di me non muoia mai, e questo disco – beh, questo è su ciò che viene dopo... La festa sta per iniziare. Sto per mostrarvi il nuovo mondo.»[49]

Il 2 marzo 2017, come preannunciato dalla Republic Records e dalla cantante stessa,[50][51] viene pubblicato il singolo Green Light, volto ad anticipare il secondo album in studio Melodrama.[52] La canzone è stata eseguita dal vivo per la prima volta l'11 marzo seguente durante un'apparizione al noto talk show americano Saturday Night Live, nella quale la cantante ha presentato anche il singolo promozionale Liability.[53][54]

Nel mese di giugno, poco dopo la pubblicazione di Perfect Places come secondo singolo ufficiale,[55] Lorde ha annunciato il secondo tour a livello mondiale, il Melodrama World Tour, comprendente concerti in Europa, Oceania ed America del Nord tra l'autunno 2017 e la primavera 2018.[56][57]

Al momento della sua pubblicazione, avvenuta il 16 giugno 2017, Melodrama viene accolto con ampi consensi da parte della critica specializzata, tanto da totalizzare un punteggio di 91 su 100 nell'aggregatore di recensioni Metacritic[58] e da essere considerato dall'unanimità come uno dei migliori progetti del 2017.[59][60] Anche dal punto di vista commerciale l'album si rivela un grande successo, riuscendo ad esordire al vertice delle classifiche di Australia,[61] Canada,[62] Nuova Zelanda[63] e Stati Uniti[64] e penetrando entro i primi dieci posti delle graduatorie di oltre dieci Paesi del globo.[65]

Nel mese di agosto, Lorde pubblica sul suo canale Vevo il videoclip ufficiale di Perfect Places[66] e si esibisce nell'ambito degli MTV Video Music Awards 2017 con il brano Homemade Dynamite. L'esibizione ha suscitato un notevole impatto mediatico perché, per la prima volta nella storia della manifestazione, è stata eseguita ballando e non cantando.[67]

Homemade Dynamite è stato in seguito estratto come singolo in una versione incisa con la collaborazione di Khalid, Post Malone e SZA.[68]

Stile musicale e influenze

Sostanzialmente, la musica di Lorde trae origine dalla fusione di generi quali l'art pop,[5] il dream pop,[2] l'indie pop,[69] l'elettropop[3] e l'indietronica,[4] talvolta andando ad incorporare anche sonorità provenienti dall'hip hop e dall'R&B.[70][71] Il sito SentireAscoltare ha più volte utilizzato il termine «(ch)art pop» per definire l'operato di Lorde, descrivendolo come un interessante incrocio tra art pop e velleità da classifica, sia all'interno della recensione di The Love Club,[72] sia per quella dell'album Pure Heroine.[73]

Le più significative ispirazioni della cantante neozelandese sono Etta James, Otis Redding, Grimes, gli Sleigh Bells e Lady Gaga.[74][75] Per la composizione dei propri testi e la costruzione del fraseggio, è influenzata da numerosi artisti fra cui Nicki Minaj, Wells Tower, Tobias Wolff, Lana Del Rey, Kanye West, Claire Vaye Watkin, Raymond Carver, Tobias Wolff, Sylvia Plath, Walt Whitman e Thomas Stearns Eliot.[76][77] Inoltre, il rapper J. Cole e i produttori di musica elettronica, etichettati dalla stessa Lorde come «davvero interessanti», Katy Perry, Justin Timberlake, Bruno Mars e Sara Bareilles costituiscono le principali influenze dal punto di vista vocale.[78][79] Lorde, che è una convinta femminista,[80] pur avendo dichiarato di apprezzare molto le sonorità di Come & Get It, brano di Selena Gomez, e Without You di Lana Del Rey, ha criticato le due artiste in quanto i loro testi, a suo parere, sarebbero maschilisti e sprezzanti nei confronti delle donne.[81]

L'estensione vocale di Lorde è da contralto,[82] nonostante la cantante riesca a raggiungere anche quella da mezzo-soprano.[5] La voce risulta essere l'aspetto prevalente per la cantante, come la stessa ha ripetutamente dichiarato,[83] che proprio per questo motivo raramente si ritrova a suonare personalmente strumenti musicali durante il processo di lavorazione ai suoi progetti o sul palco.[84] Evan Sawdey di PopMatters descrive la voce della neozelandese come «unica e fortemente intrigante»,[2] Jason Lipshutz di Billboard come «dinamica, appassionata e riservata»,[85] mentre The Guardian ne ha esaltato «la dolcezza, la sensualità e l'asprezza interpretativa.»[86] In un articolo pubblicato dal sito web The A.V. Club, infine, Kevin McFarland scrive che «la voce [di Lorde] è l'alfa e l'omega del suo talento. Essa possiede più presenza e sviluppo rispetto a cantanti più grandi di lei. La sua voce non è in piena espansione o sopraffazione, ma piuttosto appare mistificante e seducente sia se galleggia da sola in un mare di riverberi e blip digitali sia se inondata da una moltitudine di sovraincisioni corali.»[87]

Discografia

  • 2013 – Pure Heroine
  • 2017 – Melodrama

Tournée

  • 2014 – Lorde Tour
  • 2017/18 – Melodrama World Tour

Premi e riconoscimenti

Nonostante la giovane età, Lorde è divenuta in breve tempo una tra le artiste più premiate del panorama musicale contemporaneo. Tra i suoi premi si annoverano due Grammy Awards, un BRIT Award, un MTV Video Music Award, due MTV Europe Music Awards, due Billboard Music Awards e tre World Music Awards. L'artista è la seconda più premiata nella storia degli New Zealand Music Awards, avendo accumulato dal 2013 al 2017 ben diciotto premi, dietro solo alla connazionale Bic Runga con diciannove.[88][89][90]

Nel novembre 2013, Lorde è stata inclusa nella lista degli adolescenti più influenti del mondo, stilata da Mark Metcalfe per la rivista Time, il quale ha motivato tale scelta notando come l'artista stia «forgiando la propria strada.»[9] Nel mese di gennaio 2014, anche il settimanale Forbes ha inserito la cantante nella sua nota 30 Under 30, vale a dire la lista riguardante i giovani «che stanno cambiando il nostro mondo.»[10] Risulta essere la persona più giovane inserita in tale classifica.[91] Il 13 maggio 2015, il celebre museo delle cere Madame Tussauds di Hollywood ha inaugurato la prima e finora unica statua ritraente la cantante.[92]

Note

  1. ^ a b c (EN) Lorde, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ a b c (EN) Lorde - Pure Heroine, PopMatters, 10 ottobre 2013.
  3. ^ a b (EN) Decibel Festival bigger but true to it roots, su The Seattle Times, 20 settembre 2013.
  4. ^ a b (EN) Lorde review — voice of the generation, with a dash of gold lamé and confetti, su The Guardian, 9 luglio 2014.
  5. ^ a b c (EN) In an age of manufactured stars, Lorde is a refreshing change, su The Globe and Mail, 4 ottobre 2013.
  6. ^ (EN) David Bowie saw Lorde as 'the future of music', su The Guardian, 22 marzo 2016.
  7. ^ a b (EN) Oh my Lorde! Newcomer, 17, beats Pink, Katy Perry and Bruno Mars to song of the year in shock victory at her first Grammys, su Daily Mail, 27 gennaio 2014.
  8. ^ (EN) Matt Nippert, Birthday girl Lorde's earnings estimated at $11m-plus, in The New Zealand Herald, 7 novembre 2014. URL consultato il 7 novembre 2014.
  9. ^ a b (EN) The 16 Most Influential Teens of 2013, su TIME, 12 novembre 2013.
  10. ^ a b (EN) 30 Under 30 – Music, su Forbes.
  11. ^ (EN) LORDE'S PARENTS FINALLY GOT ENGAGED — AFTER 30 YEARS, su MTV, 17 giugno 2014.
  12. ^ (EN) Lorde's younger sister makes musical debut, su The Sydney Morning Herald, 21 gennaio 2014.
  13. ^ (EN) Lorde interview: Dream Teen, su The Daily Telegraph, 26 gennaio 2014.
  14. ^ (EN) Lorde's Teenage Dream, su Rolling Stone, 28 ottobre 2013.
  15. ^ (EN) Lorde congratulates Olympic friend, su New Zealand Herald, 21 agosto 2016.
  16. ^ (EN) Lorde returns to Belmont Intermediate School to judge talent show, su Herald Sun, 16 novembre 2013.
  17. ^ (EN) Ella Yelich O'Connor, Radio New Zealand, 13 agosto 2009.
  18. ^ (EN) Lorde tops US Billboard charts, su The Dominion Post, 10 aprile 2013.
  19. ^ a b (EN) Interview with SCOTT MACLACHLAN, manager for Lorde, su hitquarters.com, 21 gennaio 2014. (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2014).
  20. ^ (EN) Lorde 101: Who Is This 16-Year-Old New Zealand Singer Everyone’s Talking About?, su Vulture, 19 agosto 2013.
  21. ^ (EN) Jason Lipshutz, Lorde: The Billboard Cover Story, Billboard, 6 settembre 2013.
  22. ^ (EN) Future Releases, su AllAccess. (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2013).
  23. ^ (EN) Lorde – Royals, su australian-charts.com.
  24. ^ (EN) Iain Shedden, Lorde's calling delivers her to splendour, su The Australian, 29 luglio 2013.
  25. ^ (EN) Lorde's 'Royals' Rules Hot 100 For Ninth Week, su Billboard, 27 novembre 2013.
  26. ^ (EN) Lorde is Youngest Performer to Top Billboard Charts in 26 Years, su Time, 4 ottobre 2013.
  27. ^ (EN) Grammy Awards 2014: Full Nominations List, su Billboard, 6 dicembre 2013.
  28. ^ (EN) Lorde takes home two Grammys, su Stuff.
  29. ^ (EN) 2013 Grammy Snubs & Surprises, su Yahoo, 7 dicembre 2013.
  30. ^ (EN) Tennis Court – Single by Lorde, iTunes Store. URL consultato il 2 settembre 2014.
  31. ^ (EN) NZ Top 40 Singles Chart, Recorded Music NZ. URL consultato il 3 settembre 2014.
  32. ^ (EN) Lorde ‘Tennis Court’ Debuts at Number One, su The Corner, 17 giugno 2013.
  33. ^ (EN) Lorde Announces Debut Album “Pure Heroine”, su The Corner, 13 agosto 2013.
  34. ^ (EN) Brenna Ehrlich, Lorde's Pure Heroine: The Early Reviews Are In!, MTV News, 23 settembre 2013.
  35. ^ (EN) Cassie Carpenter, Take note Miley! Pop sensation Lorde proves you don't have to be scantily-clad to crash Vevo as she premieres motorbike-jousting music video for Team, su Daily Mail, 4 dicembre 2013. URL consultato il 2 gennaio 2014.
  36. ^ (EN) Lorde's new video 'crashes Vevo', Stuff.co.nz, 4 dicembre 2013. (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
  37. ^ (FR) Rapport financier et Etats financiers consolidés audités de l’exercice clos le 31 décembre 2013 (PDF), su Vivendi.
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  39. ^ (EN) Brenna Ehrlich, Is Lorde's 'Catching Fire' Track An 80's Cover?, su MTV, 30 settembre 2013.
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  42. ^ (EN) Lorde's 'Hunger Games: Mockingjay, Pt. 1' Soundtrack to Feature Kanye West, Chvrches, Charli XCX, su Billboard, 21 ottobre 2014.
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  50. ^ (EN) Lorde Is Releasing New Music On March 7, su Idolator, 16 febbraio 2017.
  51. ^ (EN) Watch Lorde tease new music in mysterious adverts, su NME, 27 febbraio 2017.
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  54. ^ (EN) Watch Lorde Bring 'Green Light' and 'Liability' to the 'Saturday Night Live' Stage, Billboard, 12 marzo 2017.
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  91. ^ (EN) Lorde is 'changing our world' says Forbes, su The New Zealand Herald, 7 gennaio 2014.
  92. ^ (EN) Lorde gets waxed at Madame Tussauds Hollywood, su Stuff, 14 maggio 2015.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • (EN) Lorde, su lorde.co.nz.
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