Eurythmics

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Gli Eurythmics sono stati un gruppo synth pop britannico formato dal duo Annie Lennox (cantante nata ad Aberdeen nel 1954) e David A. Stewart (chitarrista e polistrumentista nato a Sunderland nel 1952).

L'attività musicale dei singoli membri del gruppo prosegue tuttora, sebbene con un profilo commerciale più basso rispetto agli anni del grande successo. Gli Eurythmics si sciolsero infatti nel 1990 a causa della loro crisi personale, per poi riformarsi nel 1999. Dieci anni dopo, però, Annie Lennox dichiara lo scioglimento definitivo del gruppo.

Biografia

Esordi

La coppia ha dapprima fatto parte del gruppo The Tourists; durante questo periodo erano legati anche da una relazione sentimentale. I The Tourists ebbero un modesto successo commerciale e l'esperienza non fu delle più felici. C'erano tensioni personali e musicali a ledere la stabilità del gruppo (in cui il maggiore compositore era Pete Coombes), il gruppo spesso riceveva critiche molto negative da parte della stampa inglese, c'erano problemi legali con il management e gli editori, e Lennox e Stewart sentivano che il gruppo non era un buon veicolo per le loro predisposizioni artistiche sperimentali.

Nel 1980 Lennox e Stewart decisero che il loro successivo progetto dovesse essere più flessibile e libero. Erano interessati a creare musica 'pop', sperimentando però le nuove frontiere delle sonorità elettroniche. Chiamandosi "Eurythmics" (variazione di scrittura di una tecnica di danza che Lennox praticava da bambina), decisero di lavorare da soli, sia alle canzoni che agli arrangiamenti e, eventualmente, coinvolgere altri musicisti in collaborazioni di vario genere. Volendosi concentrare sul loro rapporto lavorativo, la Lennox e Stewart decisero di interrompere il loro rapporto sentimentale nel 1980.

Il loro primo album uscì nel 1981 e li vide continuare il lavoro a Colonia col leggendario Conny Plank (che aveva prodotto gli ultimi lavori dei Tourists). Nell'album In the Garden (uscito nell'ottobre 1981), c'erano le mani e gli strumenti di Holger Czukay e Jackie Liebezeit dei Can, del batterista Clem Burke dei Blondie, di Robert Görl dei Deutsch-Amerikanische Freundschaft e del flautista Tim Wheater. Un paio di canzoni furono scritte insieme al chitarrista Roger Pomphrey (ora produttore televisivo). L'album era un mix di sonorità psichedeliche, krautrock ed elettropop. L'album non ebbe un grande successo di vendite e anche i due singoli si rivelarono dei flop.

L'anno successivo Dave e Annie rilevarono un locale a Londra, e usarono un prestito per costruirvi un piccolo studio da 8 tracce sopra una fabbrica di cornici. Ottennero così la libertà di registrare senza pagare le spese esorbitanti degli studi di registrazione. Cominciarono a usare sempre più elettronica nella loro musica, collaborando con personaggi come Raynard Faulkener e Adam Williams. Continuarono a registrare diverse versioni delle loro esecuzioni, ma i tre singoli pubblicati sotto l'etichetta RCA in quell'anno (This is the House, The Walk e Love Is a Stranger) inizialmente non ebbero alcun successo nel Regno Unito (sebbene "Stranger" diventò nel 1983 un discreto successo negli USA). La condizione del gruppo stava diventando critica: il loro modo di agire li aveva resi indipendenti, ma la latitanza del successo e la responsabilità di condurre personalmente tutti i loro affari era estenuante. Annie soffrì di almeno una crisi nervosa durante questo periodo, mentre Dave venne ricoverato per un collasso polmonare.

Sweet Dreams e il successo internazionale degli anni Ottanta

Il 1983 fu l'anno del boom commerciale degli Eurythmics, con il singolo Sweet Dreams (Are Made of This) che conteneva una potente sequenza di bassi sintetizzati e un video originale. La fortuna della band cambiò immensamente da allora. L'album omonimo divenne un enorme successo in patria grazie alla traccia originale, che raggiunse le vette della hitlist statunitense. Annie Lennox comparve sulla copertina della rinomata rivista Rolling Stone. Stewart in seguito ammise che la famosa sequenza di bassi venne creata per errore riproducendo al contrario una traccia appena registrata.

Touch, l'album successivo a Sweet Dreams (Are Made of This), uscì sempre nel 1983, e produsse tre grandi successi tra cui Here Comes the Rain Again (quarto negli USA). Touch fu la consacrazione definitiva della band. La RCA pubblicò Touch Dance, un mini-album di remix con 4 tracce tratte da Touch, destinato al mercato dei Club. I remix erano degli importanti produttori newyorkesi François Kervorkian e John Jellybean Benitez.

Nel 1984 la Virgin Films chiese alla band una colonna sonora per il film Orwell 1984, realizzato da Michael Radford e tratto dal libro di George Orwell. Radford affermò di non gradire che la musica gli venisse "imposta" e rifiutò la colonna sonora degli Eurythmics, rimpiazzandola con un tappeto orchestrale molto più convenzionale (con l'eccezione della canzone Julia usata per i titoli di coda). La Virgin fece uscire il lavoro del duo come album col titolo 1984 (For the Love of Big Brother) da cui fu estratto il singolo Sexcrime (1984).

Il loro quarto album, Be Yourself Tonight, fu prodotto in una singola settimana di lavoro in uno studio a Parigi e uscì nel 1985. Si dimostrò un album più tradizionale e meno innovativo, con vere batterie, ottoni e l'intervento di Stewart alla chitarra. Furono utilizzati una dozzina di altri musicisti, inclusi alcuni membri degli Heartbreakers, Stevie Wonder all'armonica, Dean Garcia al basso, e arrangiamenti di Michael Kamen. Nel disco Annie Lennox canta in duetto con Aretha Franklin e Elvis Costello. Il disco prolungò il dominio della band nelle classifiche anglofone, e conteneva i singoli Would I Lie To You? (top 5 in USA), e There Must Be an Angel (Playing with My Heart) (con Stevie Wonder all'armonica, che diventò il loro unico numero uno in Regno Unito). Anche It's Alright (Baby's Coming Back) e Sisters Are Doin' It For Themselves, con la Franklin (anche se in origine era pensato per Tina Turner), ottennero eccellenti risultati.

Nel 1986 Dave e Annie lanciarono il loro album Revenge, continuando l'avvicinamento al suono acustico e al pop-rock. Nonostante le vendite continuassero con successo nel Regno Unito, questo album segnò il declino della band in USA; Missionary Man fu solo 14°. Tuttavia grazie all'imponente tour mondiale e alla produzione di un video, Revenge finì per diventare l'album più venduto degli Eurythmics.

Il tour mondiale terminò in Giappone e fu il soggetto di un documentario diretto da Amos Gitai intitolato Brand New Day (1987).[3]

Stewart cominciò a produrre dischi di altri artisti, tra cui Tom Petty (degli Heartbeakers) e Bob Dylan, mentre la Lennox si diede alla recitazione. Riunitisi nel 1987 dopo il temporaneo allontanamento, produssero l'album Savage, un prodotto poco commerciale ma molto apprezzato dalla critica musicale: goth ed elettronico, con uso intenso del sintetizzatore, Savage fu praticamente ignorato in USA ma fu un successo commerciale in Europa. Nel 1989 gli Eurythmics pubblicarono il solido album We Too Are One, popolare nel Regno Unito ma non oltreoceano, a differenza dei singoli Don't Ask Me Why ed Angel.

L'addio di Annie Lennox e i primi anni Novanta

Dopo anni di estenuanti tour e di registrazioni (gli Eurythmics realizzarono sette album in sette anni), la Lennox sentiva il bisogno di fermarsi e si prese il tempo per la maternità e per riflettere sul suo futuro dopo gli Eurythmics. Anni di convivenza assieme avevano creato un'incrinatura nella relazione dei componenti del duo, che non si parlarono per molto tempo, dal 1990 al 1998.

Nel 1992, la Lennox fece uscire un album solista, Diva, che ottenne consensi di critica e di pubblico in tutto il mondo, consacrando il suo status di icona musicale, mentre Stewart cominciò a scrivere colonne sonore per film e formò una band con il nome di "Spiritual Cowboys". Stewart pubblicò il suo primo album solista nel 1994, intitolato Greetings from the Gutter, senza però ottenere grande successo commerciale, a parte il singolo Heart of Stone che raggiunse la posizione 36 nella classifica dei singoli più venduti nel Regno Unito. L'album di cover fatto uscire dalla Lennox l'anno successivo, Medusa, contenente il singolo No More "I Love You's", raggiunse invece la vetta delle classifiche inglesi.

Ritorno sulle scene: Peace e Ultimate Collection

Gli Eurythmics si riunirono nel 1999 per ricevere il premio alla carriera ai Brit Awards, dove si esibirono per la prima volta insieme dopo nove anni. Nell'autunno dello stesso anno pubblicarono Peace, il loro ultimo album di inediti, a cui fece seguito una tournée. Peace, titolo scelto non a caso, fu preceduto dal singolo I Saved the World Today e mise in evidenza il perdurante legame e la creatività del duo, segnando il ritorno della band nella top ten degli album più venduti nel Regno Unito.

All'inizio del 2003 la BMG rivelò alla stampa il progetto di far uscire versioni estese degli otto album registrati dal gruppo in studio, una compilation di 18 brani intitolata Ultimate Collection e un cofanetto di due dischi di pezzi rari, il tutto rimasterizzato da Stewart. L'uscita di questi dischi fu prevista per l'autunno ma venne procrastinata quando la BMG e la Sony fusero le loro attività musicali in Sony BMG Music Entertainment. Alla fine, nel 2005 vennero pubblicati sia la raccolta contenente l'inedito I've Got a Life, singolo che vide il duo tornare nella top 20 nella classifica inglese anche negli anni 2000, sia il box-set contenente tutti gli album pubblicati negli anni ottanta rimasterizzati. Da allora, Annie Lennox e Dave Stewart, pur mantenendo rapporti amichevoli, non hanno più collaborato a progetti discografici congiunti.

Stile musicale

Lo stile musicale degli Eurythmics, un pop rock che assimila influenze R&B,[1][2] si concentra sulla voce di Annie Lennox e, nelle prime pubblicazioni, sulle melodie dei sintetizzatori secondo i canoni del synth pop.[2][4] Loro sono anche uscite più cupe come la colonna sonora di 1984 (For the Love of Big Brother) (1984),[1] occasionali divagazioni nella dance come quelle contenute in Revenge (1986) e un album interamente composto di ballate: Peace (1999).[1][2]

Discografia

Album in studio

  • 1981 – In the Garden
  • 1983 – Sweet Dreams (Are Made of This)
  • 1983 – Touch
  • 1984 – 1984 (For the Love of Big Brother)
  • 1985 – Be Yourself Tonight
  • 1986 – Revenge
  • 1987 – Savage
  • 1989 – We Too Are One
  • 1999 – Peace

Album dal vivo

  • 1993 – Live 1983-1989

Raccolte

  • 1984 – Touch Dance
  • 1991 – Greatest Hits
  • 2005 – Ultimate Collection
  • 2005 – Boxed

Note

  1. ^ a b c d e autori vari, Enciclopedia rock anni '80 (quarto volume), Arcana, 2002, pp. 173-174.
  2. ^ a b c d e Enzo Gentile, Il dizionario del pop-rock, Zanichelli, 2014, pp. 548-549.
  3. ^ Serge Toubiana, Il cinema di Amos Gitai - Frontiere e territori, Pearson Italia S.p.a., 2006, pp. 255, ISBN 9788842496991.
  4. ^ Robert Dimery, 1001 album, Atlante, 2014, p. 512.

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Collegamenti esterni

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