Cheryl Cole

nata il 30.6.1983 a Newcastle upon Tyne, England, Gran Bretagna

Alias Cheryl

Cheryl Cole

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Cheryl Cole

Cheryl Cole nel corso di un concerto delle Girls Aloud
Nazionalità  Regno Unito
Genere Dance pop[1]
Pop[1]
Rhythm and blues
Periodo di attività
2002in attività
Strumento voce
Etichetta Polydor (2002-presente)

Fascination (2006-presente)

Band Girls Aloud
Album pubblicati 3
Studio 3
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Cheryl Ann Cole nata Cheryl Ann Tweedy (Newcastle upon Tyne, 30 giugno 1983) è una cantante britannica.

Ha esordito come cantante nel 2002, partecipando al talent show Popstars e venendo così selezionata per far parte del gruppo musicale pop Girls Aloud, che durante gli anni duemila ha pubblicato cinque album di inediti, due dal vivo e due raccolte.

Nel 2009, pur continuando a far parte del gruppo, ha debuttato come solista con l'album 3 Words accompagnato dai singoli Fight for This Love, 3 Words e Parachute, di successo in tutta Europa. L'album è stato prodotto da will.i.am, che ha collaborato alla realizzazione della parte vocale di alcuni pezzi duettando con la cantante.

È stata moglie del calciatore del Chelsea Ashley Cole, prima del divorzio in seguito ad uno scandalo sessuale.

Biografia

Gli esordi: Girls Aloud

La cantante è stata introdotta nel mondo dello spettacolo fin da bambina. Già da piccola infatti ha ottenuto piccoli ruoli in televisione come protagonista di alcuni spot pubblicitari e ha partecipato a vari concorsi, vincendone alcuni. Dopo una gavetta composta da esibizioni in locali notturni britannici, nei quali interpretava canzoni proprie e cover di successi di Madonna,[2] nel 2002, a 19 anni, ha partecipato alla trasmissione televisiva Popstars: The Rivals in Inghilterra, programma il cui obiettivo era creare un gruppo musicale pop composto da cinque ragazze. Dopo diverse settimane di sfide, la cantante è arrivata in finale ed è risultata tra le vincitrici della trasmissione, insieme a Nicola Roberts, Sarah Harding, Kimberley Walsh e Nadine Coyle, formando così le Girls Aloud. Il gruppo ha ottenuto un contratto con l'etichetta discografica Polydor e ha debuttato ufficialmente nel dicembre del 2002. Il primo singolo Sound of Underground, che ha anticipato l'uscita dell'omonimo album, ha raggiunto la prima posizione della classifica britannica ed è rimasto in vetta per quattro settimane consecutive.[3] Per tutti gli anni duemila il gruppo ha pubblicato numerosi album e singoli che hanno scalato le classifiche locali,[4] permettendo alle cinque protagoniste di raggiungere una grande notorietà in Regno Unito venendo spesso richieste anche come testimonial per note marche.

Il gruppo, dopo aver pubblicato cinque album di successo, è attualmente assente dalle scene musicali dalla primavera del 2009, per permettere alle componenti di dedicarsi ad alcuni progetti per i quali sono impegnate singolarmente.[5]Comunica il proprio scoglimento il 21 marzo 2013.

2009: 3 Words, il debutto come solista

Pur non separandosi dal gruppo che l'ha portata alla notorietà, il 5 maggio 2008 pubblica il primo lavoro solista: ha infatti collaborato con will.i.am per il suo singolo Heartbreaker. Sempre nel 2008 è stata scelta come giudice dell'edizione britannica di X Factor, portando alla vittoria Alexandra Burke, concorrente della quale era mentore. Lo stesso risultato si è verificato nell'edizione successiva, andata in onda nel 2009, con la vittoria di Joe McElderry.

Il 19 ottobre 2009 è uscito il suo primo singolo da solista intitolato Fight for This Love, che ha anticipato il suo album di debutto, 3 Words,[6] pubblicato il 23 ottobre dello stesso anno dall'etichetta discografica Fascination, che ha raggiunto la prima posizione della classifica britannica[7] e la seconda di quella irlandese.[8] La promozione del disco è poi proseguita con il secondo singolo estratto dall'album, 3 Words, brano che ha dato il titolo al disco interpretato insieme a will.i.am, componente dei Black Eyed Peas che ha curato anche la scrittura e la produzione del primo album della cantante.

Il singolo, pubblicato nel mese di dicembre, ha raggiunto la quarta posizione in Regno Unito[9] e la settima in Irlanda[10] ed è stato diffuso in tutta Europa, segnando l'esordio internazionale della cantante.[11] Il pezzo in Italia ha avuto un buon riscontro raggiungendo la settima posizione della classifica dei singoli[12] ed ha anticipato in tutta Europa la pubblicazione del suo primo album, uscito a metà febbraio del 2010 sotto l'etichetta discografica Universal.[13]

Nello stesso mese ha collaborato all'incisione del singolo Everybody Hurts, cover dell'omonima canzone dei R.E.M. realizzata per beneficenza insieme ad altri artisti tra cui Mariah Carey, Mika e Kylie Minogue in occasione del terremoto di Haiti del 2010. Il progetto è stato organizzato da Simon Cowell e accreditato come "Helping Haiti".[14]

La promozione del disco in Europa è proseguita con la pubblicazione di Fight for This Love in diversi stati europei, ottenendo buoni risultati nelle classifiche, tra cui la massima posizione in Danimarca e la seconda posizione della classifica mondiale.[15] Contemporaneamente, nel mese di marzo, in Regno Unito e Irlanda è stato pubblicato il brano Parachute, anche questo di buon successo commerciale.[16]

2010: Promise This e Messy Little Raindrops

Recentemente la cantante ha dichiarato di essere al lavoro sul suo secondo disco, collaborando con artisti come Ryan Tedder, RedOne, Fernando Garibay e Ellie Goulding[17] Il primo singolo tratto dal nuovo disco, la canzone Promise This è stato diffuso in radio nel Regno Unito il 14 settembre 2010,[18] seguito pochi giorni dopo dalla rotazione televisiva, accompagnato da un video.[19] Il singolo è stato ufficialmente pubblicato il 24 ottobre seguente[20] ottenendo un immediato successo commerciale in Irlanda e Regno Unito[21] e ha anticipato di alcune settimane l'uscita del secondo album della cantante, Messy Little Raindrops, pubblicato in Regno Unito il 1º novembre 2010 e alla fine dello stesso mese nel resto d'Europa.

2012: Call My Name e A Million Lights

Nell'aprile del 2012 è stata presentato alle radio un nuovo brano, Call My Name, che anticipa la pubblicazione del terzo album da solista della cantante.[22] Il singolo, nonostante la diffusione radiofonica sia partita nel mese di aprile e la presentazione del video sia prevista per il 2 maggio seguente,[22] sarà ufficialmente reso disponibile per l'acquisto nel mese di giugno, una settimana prima dell'album di provenienza, il cui titolo è A Million Lights[23] che è stato pubblicato il 15 giugno 2012 in Irlanda[24] e in Brasile[25] dalle etichette discografiche Polydor Records, Universal e Fascination. Call My Name ha debuttato alla 1ª posizione nella classifica del Regno Unito[26] vendendo oltre 152.000 copie[26] mentre Under the Sun, secondo singolo estratto, è stato pubblicato ufficialmente il 10 settembre 2012.[27] Nonostante ciò, il brano ha già debuttato nella UK Singles Chart, alla 57ª posizione nella prima settimana di agosto poiché reso disponibile in download digitale proprio nello stesso mese.[28] A Million Lights debutta, invece, al secondo posto nel Regno Unito vendendo 34.934 copie,[29] solo 3.000 copie in meno rispetto all'album più venduto ovvero Believe di Justin Bieber.[29] È il primo album della cantante a non debuttare al primo posto nella UK Albums Chart[29] ed a non vendere almeno 100.000 copie nella prima settimana; 3 Words aveva, infatti, venduto 125.271[29] mentre Messy Little Raindrops, 105.431.[29]

Discografia

Con le Girls Aloud

Da solista

Album

  • 2009 - 3 Words
  • 2010 - Messy Little Raindrops
  • 2012 - A Million Lights

Note

  1. 1,0 1,1 (EN)Biografia di Cheryl Cole su allmusic.com. URL consultato il 23 novembre 2010 .
  2. Sandra Cesarale. "Cheryl, nuova icona anti-Hepburn", Corriere della Sera, p. 61. URL consultato il 27 marzo 2010.
  3. Sound of the Underground (singolo) su chartstats.com. URL consultato il 3 agosto 2010 .
  4. La scheda delle Girls Aloud su chartstats.com. URL consultato il 3 agosto 2010 .
  5. (EN)"Girls Aloud deny split rumours", NME. URL consultato il 24 marzo 2010.
  6. Three Words in Play.com. URL consultato il 3 settembre 2009 .
  7. chartstats.com. URL consultato il 9 novembre 2009 .
  8. Chart-track.co.uk. URL consultato il 9 novembre 2009 .
  9. 3 Words su chartstats.com. URL consultato il 1º gennaio 2010 .
  10. Si cerchi 3 Words su irishcharts.ie. URL consultato il 1º gennaio 2010 .
  11. Cheryl Cole, William - 3 Words in RDS.it. Radio Dimensione Suono. URL consultato il 31 dicembre 2009 .
  12. Classifica italiana dell'11 gennaio 2010, fimi.it. URL consultato il 22 gennaio 2010 .
  13. Scheda dell'artista sul sito ufficiale universalmusic.it. URL consultato il 22 gennaio 2010 .
  14. "Haiti all-star charity single gets first airplay", BBC News Online. URL consultato il 10 febbraio 2010.
  15. Fight for This Love su acharts.us. URL consultato il 12 marzo 2010 .
  16. Parachute su acharts.us. URL consultato il 14 marzo 2010 .
  17. Ellie Goulding lavorerà con Cheryl.. URL consultato il 14 settembre 2010 .
  18. (EN)Robert Copsey. "Cheryl Cole confirms new single", Digital Spy. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  19. (EN)Annuncio sull'uscita del video su mtv.co.uk. URL consultato il 9 ottobre 2010 .
  20. Pubblicazioni future in Regno Unito. URL consultato il 9 ottobre 2010 .
  21. Promise This su acharts.us. URL consultato il 1º novembre 2010 .
  22. 22,0 22,1 Melania Rusciano. ""Call My Name": nuovo singolo di Cheryl Cole", sentio.it. URL consultato il 23 aprile 2012.
  23. (EN)Holly Frith. "Cheryl Cole's calls new album "A Million Lights"", entertainmentwise.com. URL consultato il 23 aprile 2012.
  24. A Million Lights in vendita dal 15 giugno in Irlanda (in en)
  25. A Million Lights in vendita dal 15 giugno in Brasile (in pt)
  26. 26,0 26,1 Call My Name debutta al primo posto nella classifica del Regno Unito (in en)
  27. Under the Sun secondo singolo estratto dall'album A Million Lights (in en)
  28. Official UK Singles Top 100 - 11th August 2012 (in en). The Official Charts Company
  29. 29,0 29,1 29,2 29,3 29,4 Official Charts Analysis: Bieber beats Cheryl to No.1 by 3,181 sales (in en)

Altri progetti

Collegamenti esterni

Questa pagina è stata modificata l'ultima volta il 05.04.2014 00:59:24

Questo articolo si basa sull'articolo Cheryl Cole dell'enciclopedia liber Wikipedia ed è sottoposto a LICENZA GNU per documentazione libera.
In Wikipedia è disponibile una lista degli autori.