Phil Spector

nato il 26.12.1939 a New York City, NY, Stati Uniti d'America

morto il 16.1.2021

Alias Phil Harvey

Phil Spector

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Harvey Philip "Phil" Spector (Bronx, 26 dicembre 1939) è un produttore discografico, compositore e musicista statunitense, tra i più influenti e rivoluzionari della storia della musica contemporanea.[1][2][3].

Inventore della tecnica "Wall of Sound", Spector fu pioniere del sound dei gruppi femminili degli anni sessanta come le Crystals e le Ronettes, e realizzò più di venticinque singoli da Top-40 solo tra il 1960 e il 1965. Più tardi lavorò con Tina Turner, John Lennon e Ramones raggiungendo successi simili. Inoltre Spector lavorò alla realizzazione di Let It Be dei Beatles e del The Concert for Bangla Desh di George Harrison, rispettivamente vincitori di Oscar e Grammy. Nel 1989 Phil Spector fu introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame come non-interprete.[4]

La canzone You've Lost That Lovin' Feelin' del 1965, prodotta e co-scritta da Spector per i Righteous Brothers, è stata proclamata dalla BMI (organizzazione per i diritti d'autore in campo musicale) come la canzone più riprodotta del XX secolo negli Stati Uniti.[5]

Più recentemente Spector è diventato famoso per l'eccentricità e il comportamento reclusivo e ossessivo, culminato nella condanna a 19 anni di carcere per omicidio di secondo grado.

La vita

La gioventù

Spector nacque il 26 dicembre 1939 da una famiglia ebrea di classe medio-bassa, nel Bronx di New York.[6] Suo nonno era immigrato dalla Russia e aveva cambiato il suo cognome da "Spektor" a "Spector" all'ufficio immigrazione di Ellis Island.[7] I genitori di Spector erano cugini di primo grado.[8] Da bambino, Spector fu spesso vittima di bullismo.[9]

Nel 1953, dopo il suicidio del padre (avvenuto nel 1949), Spector, sua madre e sua sorella si trasferirono a Los Angeles. Qui Spector cominciò a interessarsi alla musica e imparò a suonare la chitarra. A 16 anni suonò Rock Island Line di Lonnie Donegan al talent show della Fairfax High School.[10] Mentre era alla Fairfax, Spector si unì a una piccola compagnia di giovani aspiranti che includeva anche Lou Adler, Bruce Johnston e Sandy Nelson. Quest'ultimo suonò la batteria nella prima registrazione di Spector, To Know Him Is to Love Him.

I Teddy Bears

Con tre amici di scuola (Marshall Lieb, Harvey Goldstein e Annette Kleinbard), Spector formò i Teddy Bears. Durante questo periodo, Phil si aggirava negli studi di registrazione locali, dove riuscì a conquistare l'amicizia del produttore Stan Ross, socio proprietario dei Gold Star Studios di Hollywood. Ross cominciò a insegnargli le tecniche della produzione e fu colui che ebbe più influenza sui suoi successivi lavori.

Nella primavera del 1958 Spector e i suoi compagni avevano raggiunto abbastanza soldi da comprarsi due ore di registrazione ai Gold Star. Sotto la supervisione di Spector, i Teddy Bears registrarono Don't You Worry My Little Pet, scritta da Spector, canzone che poi gli assicurò un contratto con la Era Records. Nella loro sessione successiva i Teddy Bears registrarono un'altra canzone di Phil, ispirata all'epitaffio sulla tomba del signor Spector. Prodotta dalla label sussidiaria della Era, To Know Him Is to Love Him arrivò al primo posto della classifica Billboard e vendette più di un milione di copie prima della fine dell'anno.

Dopo il successo del debutto i quattro firmarono per la Imperial Records, ma il loro singolo successivo, I Don't Need You Anymore arrivò solo al 91º posto. Anche dopo parecchie altre canzoni e un album, i Teddy Bears non entrarono più nella Top-100. Il gruppo si sciolse nel 1959.

Il produttore discografico

Dopo la separazione la carriera di Spector si spostò velocemente dal comporre al produrre. Mentre registrava l'album dei Teddy Bears aveva incontrato Lester Sill, mentore dei leggendari compositori Jerry Leiber e Mike Stoller. Il prossimo progetto di Phil, The Spectors Three, fu preso sotto l'ala di Sill e del suo partner Lee Hazlewood. Nel 1960 Sill fece in modo che Spector lavorasse come apprendista per Leiber e Stoller, a New York.

Spector imparò velocemente a usare lo studio di registrazione. Compose con Jerry Leiber Spanish Harlem, hit da Top-10 di Ben E. King, e lavorò anche come turnista, suonando soprattutto la chitarra. In questi anni, sebbene non cospicuo, il suo lavoro di registrazione si segnalò soprattutto nella versione originale di Twist and Shout.

Leiber e Stoller consigliarono a Spector di produrre Corrina, Corrina di Ray Peterson, che infatti raggiunse il 9º posto nel gennaio 1961. Più tardi produsse anche Pretty Little Angel Eyes di Curtis Lee, che arrivò al 7º posto.

Tornato a Hollywood, Spector acconsentì a produrre uno dei gruppi di Lester Sill. Dopo che sia la Liberty Records che la Capitol Records rifiutarono di prendere Be My Boy delle Paris Sisters, Sill e Hazlewood formarono una nuova etichetta e la pubblicarono. Riuscì a raggiungere solo il 56º posto, ma la successiva, I Love How You Love Me fu un successo, e arrivò al 5º posto.

La Philles Records

Nell'autunno 1961, Spector fondò, assieme a Lester Sill, che nel frattempo aveva interrotto la sua cooperazione con Lee Hazlewood, una nuova etichetta discografica: la Philles Records.

Prima uscita della sua nuova creatura fu There's No Other (Like My Baby), singolo di debutto di un promettente girl group vocale, le Crystals. Il disco fu un successo immediato e raggiunse il 20º posto nella classifica americana, seguito da un secondo singolo, Uptown, che ne bissò il successo piazzandosi al numero 13.

Durante tutti i primi anni sessanta, Spector lavorò anche per diversi artisti di altre etichette come Ruth Brown e LaVern Baker (della Atlantic Records) e producendo, nel 1962, Second Hand Love, disco di Connie Francis, che raggiunse il 7º posto in classifica.

Come A&R per la Liberty Records scoprì una canzone scritta da Gene Pitney, He's a Rebel, che doveva essere pubblicata per la Liberty stessa, ma Spector la fece slittare per i Gold Star Studios, ne registrò una versione con Darlene Love alla voce, la attribuì alle Crystals e la pubblicò per la Philles Records.

Quando He's a Rebel arrivò al 1º posto delle classifiche, Lester Sill aveva lasciato la compagnia, e Spector aveva la Philles tutta per sé. Creò un nuovo gruppo, Bob B. Soxx and the Blue Jeans, con Darlene Love e Bobby Sheen, un cantante che lavorava alla Liberty. Il gruppo ebbe successi come Zip-a-Dee-Doo-Dah (numero 8), Why Do Lovers Break Each Other's Hearts? (numero 38) e Not Too Young to Get Married (numero 63). Inoltre Spector incise materiale solista di Darlene Love nel 1963. Nello stesso anno, pubblicò Be My Baby delle Ronettes, che arrivò al 2º posto.

Anche se la Philles fu prevalentemente un'etichetta da singoli, Spector produsse anche alcuni album, tra cui A Christmas Gift for You, un album natalizio che riscosse rinnovato successo ogni Natale dopo quello in cui fu pubblicato, nel 1963.

Il Wall of Sound

Il marchio di fabbrica di Spector in quel periodo era il cosiddetto Wall of Sound (letteralmente muro di suono), una tecnica di registrazione che consisteva in un effetto denso e con forte riverbero, ottimo per la riproduzione sulle radio AM e sui jukebox. Per ottenere questo effetto, Spector riuniva grandi folle di musicisti (che solitamente suonavano strumenti solisti, come la chitarra) per suonare parti orchestrate spesso raddoppiando o triplicando gli strumenti per ottenere un effetto unisono e arrivare così a un suono più pieno.

Già conosciuto per la sua forte personalità e le idee non convenzionali sulla registrazione e anche se la moda del tempo stava uniformando gli altri studi a registrare in multitraccia, Spector si oppose fermamente all'avvento del suono stereofonico che secondo lui toglieva il controllo al produttore in favore dell'ascoltatore.

Inoltre preferì sempre produrre singole hit che album interi, definendo questi ultimi "due successi e dieci pezzi di spazzatura". L'unica volta in cui Spector si impegnò a fondo per la produzione di un LP fu per A Christmas Gift for You, album uscito il 22 novembre 1963, giorno dell'assassinio del presidente Kennedy, per cui la tristezza generale del paese può aver contribuito alla mancanza di vendite iniziale del disco. Oggi l'album ha vendite regolari negli Stati Uniti ogni volta che si avvicina il periodo natalizio.

La metà degli anni Sessanta

Nel 1964, le Ronettes apparirono sul palco al Cow Palace di San Francisco. Sulla lista c'erano anche i Righteous Brothers. Spector, che accompagnava la sua band in tutti i concerti, rimase così colpito da Bill Medley e Bobby Hatfield (cantanti dei Righteous) che comprò il loro contratto della Moonglow Records e li fece firmare per la Philles. All'inizio del 1965 You've Lost That Lovin' Feelin' arrivò al 1º posto e diventò la canzone di punta dell'etichetta. Altri tre grandi successi furono registrati dai Righteous Brothers per Spector: Just Once in My Life (#9), Unchained Melody (#4), e Ebb Tide (#5). Sebbene avessero successo, Spector perse interesse nel produrre i Righteous e vendette il loro contratto e tutte le loro registrazioni alla Verve Records. In ogni caso, il sound impresso loro da Spector fu così di successo che Medley e Hatfield decisero di replicarlo anche dopo la rottura. Ebbero un altro numero uno nel 1966, (You're My) Soul and Insipiration.

Nel 1990 uscì il film Ghost, che usava come tema proprio la produzione di Spector, Unchained Melody. Grazie al nuovo successo portato dal film, la canzone si classificò al 1º posto e portò Spector (come produttore) di nuovo nella Top-40 degli Stati Uniti per la prima volta dal 1971.

L'ultimo gruppo della Philles Records furono Tina Turner e suo marito Ike, nel 1966. Spector considerava River Deep - Mountain High la loro miglior canzone, che però non arrivò che all'88º posto. Il singolo ebbe più successo nel Regno Unito, dove arrivò al 3º posto. La canzone compare anche nell'album The Book of Taliesyn dei Deep Purple del 1968.

Successivamente Spector perse interesse nella sua etichetta. Si ritirò per un breve periodo, sposò Veronica "Ronnie" Bennett, cantante delle Ronettes, nel 1968, e apparì in un cameo nel film Easy Rider del 1969.

Il ritorno

Nel 1970 Allen Klein, manager dei Beatles, portò Spector in Inghilterra. Qui fu convinto da John Lennon e George Harrison a riprendere i nastri inutilizzati dell'abortito LP Get Back e di aiutarli a pubblicarli come un nuovo album. Spector usò diverse tecniche di registrazione e cambiò notevolmente il sound originale delle canzoni, aggiungendo archi e coriste, con grande disappunto soprattutto di Paul McCartney. L'album, Let It Be, fu un successo commerciale enorme. Nel 2003, tuttavia, Paul McCartney volle pubblicare anche un album che conteneva i nastri originali, chiamandolo Let It Be... Naked. Comunque, il Let It Be arrangiato da Spector vinse un Oscar nel 1971.

Spector continuò a lavorare con Lennon e Harrison anche dopo lo scioglimento dei Beatles. Per Harrison sviluppò il sound dell'album All Things Must Pass (numero 1 nel 1970) che vinse diversi dischi di platino, mentre per Lennon, nello stesso anno, co-produsse Plastic Ono Band (numero 6).

Nel 1971 co-produsse Imagine e The Concert for Bangla Desh, entrambi numeri uno. La collaborazione con gli ex-Beatles terminò nel 1973 dopo una rottura di carattere personale.

Gli anni Settanta

Nel 1974 Spector ebbe un incidente d'auto che gli costò diverse ore di interventi chirurgici, più di 300 punti sul volto e più di 400 sulla nuca. Secondo il biografo Dave Thompson questi danni alla testa furono la ragione delle strane abitudini che Spector adottò successivamente.

L'incidente avvenne subito dopo che Spector aveva fondato la Warner-Spector, che comprendeva registrazioni con Dion DiMucci, Cher, Harry Nilsson e altri. Nel 1977 l'etichetta pubblicò una collezione di singoli prodotti da Spector che fece risalire la fama del produttore, un po' decaduta nel corso degli anni.

Spector inoltre produsse End of the Century dei Ramones nel 1980. Questo album, pur denigrato dai fan a causa del suo sound troppo "commerciale", rappresentò il maggiore successo commerciale della band. Nel 1981 lavorò con Yoko Ono e co-produsse Season of Glass, il suo primo album dopo la morte del marito.

Morte di Lana Clarkson

Spector rimase inattivo per la maggior parte degli anni ottanta e novanta. Il 3 febbraio 2003 la modella e attrice americana Lana Clarkson venne trovata morta nella sua residenza. Spector dichiarò che si era trattato di suicidio accidentale. Liberato dietro pagamento di una cauzione di un milione di dollari, venne processato per omicidio di secondo grado e condannato in via definitiva il 13 aprile 2009 a una pena da 19 anni all'ergastolo (15 per l'omicidio di secondo grado più 4 per uso di arma da fuoco). Venne trasferito al Substance Abuse Treatment Facility and State Prison di Corcoran, in California. Potrà essere rilasciato sulla parola nel 2028.

Influenze

Numerosi artisti e produttori hanno dichiarato di essere stati fortemente influenzati dalle tecniche di Spector, primo fra tutti Brian Wilson dei Beach Boys. Bruce Springsteen tentò di emulare la tecnica Wall of Sound per il suo Born to Run.

Per i suoi contributi musicali, Spector fu introdotto nel 1989 nella Rock and Roll Hall of Fame. La rivista Rolling Stone lo ha messo al 64º posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti di tutti i tempi.[11]

I Beach Boys inclusero addirittura un tributo a Spector in una delle loro canzoni, Mona:

  • Come on / Listen to "Da Doo Ron Ron", now / Listen to "Be My Baby" / I know you're gonna love Phil Spector.

Note

  1. [1]
  2. [2]
  3. [3]
  4. http://rockhall.com/inductees/phil-spector/
  5. BMI Announces Top 100 Songs of the Century dal sito della BMI
  6. Salon Brilliant Careers|Phil Spector
  7. BBC Music
  8. LA Times 2007|Spector
  9. From Hitmaker to Defendant: a Long and Winding Road
  10. Bronson, Fred (dicembre 2002). Billboard's Hottest Hot 100 Hits. Watson-Guptill Publications. ISBN 0-8230-7646-6.
  11. Rolling Stone Magazine: The Immortals

Bibliografia

  • Tearing Down the Wall of Sound: The Rise and Fall of Phil Spector, di Mick Brown. ISBN 0-7475-7243-7
  • Out of His Head, di Richard Williams. ISBN 0-7119-9864-7
  • The First Tycoon of Teen, di Tom Wolfe. Articolo.
  • Wall of Pain: Biography of Phil Spector, di Dave Thompson. ISBN 1-86074-543-1

Voci correlate

Collegamenti esterni

Sito ufficiale di Phil Spector

The Beatles
John Lennon - Paul McCartney - George Harrison - Ringo Starr
Filmografia - L'ultimo concerto
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