Keith Emerson

nato il 2.11.1944 a Todmorden, West Yorkshire, England, Gran Bretagna

morto il 10.3.2016 a Santa Monica, CA, Stati Uniti d'America

Keith Emerson

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« Domani è storia di ieri e l'arte ci sarà ancora, anche se la vita termina. »

(Da una nota di copertina dell'album dei The Nice, Ars Longa Vita Brevis, 1968)

Keith Noel Emerson (Todmorden, 2 novembre 1944 – Santa Monica, 10 marzo 2016) è stato un tastierista, pianista e compositore britannico.

Fu un innovatore nell'uso dell'organo Hammond ed in particolare dei sintetizzatori Moog[1][2][3][4][5], al punto da essere inserito nella Hammond Organ Hall of Fame assieme ai più grandi virtuosi dello strumento.

Biografia

Nato nella cittadina inglese di Todmorden, nello Yorkshire, Emerson da bambino si trasferì con la famiglia a Worthing, Sussex, dove crebbe e iniziò a sviluppare la propria passione per il pianoforte[6].

Prime esperienze e primi gruppi

Le sue prime composizioni pianistiche nacquero dall'ascolto delle big band americane e dal forte interesse verso Johann Sebastian Bach, Sergej Prokof'ev, Dave Brubeck e Art Tatum.

Già in prima adolescenza mise in evidenza il suo portentoso talento con un trio jazz che emulava il jazz americano di matrice nera; successivamente acquisì popolarità nel suo primo gruppo ufficiale, i T-Bones (in origine Gary Farr & the T-Bones and The Vips) con cui realizzò il primo disco 33 giri (l'unico del gruppo con titolo omonimo). A un concerto con i VIP si riferisce un noto aneddoto per il quale durante la performance si scatenò una rissa fra il pubblico; incitato dai colleghi della band a non smettere di suonare, Emerson produsse con l'organo Hammond dei suoni simili a esplosioni e a raffiche di mitragliatrice, che immediatamente placarono i belligeranti[7].

Emerson giunse alla notorietà come organista e pianista dei Nice a partire dal maggio del 1967. Il gruppo fu formato da Emerson come band di supporto su incarico della cantante P. P. Arnold, con la condizione che la band avesse da protagonista una parte degli spettacoli. La band, che iniziò a lavorare autonomamente alla fine dell'estate del 1967, amava mescolare il rock con la musica classica senza disdegnare incursioni nel jazz, con delle parentesi dalle sonorità particolari tipiche dell'organo Hammond e aggiungendo forti elementi psichedelici, elementi che a posteriori possono far considerare i Nice come uno dei primi gruppi progressive rock al mondo. Fu anche e soprattutto grazie al rifacimento della canzone America di Leonard Bernstein, che i giornalisti e il pubblico notarono la sua grande bravura e virtuosità esecutiva e compositiva.

Ben presto i media internazionali si resero conto che Emerson era un autentico genio delle tastiere, maestro nell'uso dell'organo e del pianoforte. La sua singolarità e popolarità porterà i discografici della PolyGram a pubblicare qualche anno dopo lo scioglimento del gruppo una raccolta (comprendente gli ultimi due album coi brani in ordine diverso) con il titolo Keith Emerson with the Nice.

Dopo quattro album realizzati (il quinto, Elegy, uscirà dopo lo scioglimento), nella primavera del 1970 i Nice si sciolsero.

Emerson Lake & Palmer

Emerson fondò quindi un nuovo gruppo con altri due musicisti che già godevano di una certa fama: Greg Lake (chitarrista-cantante-bassista), proveniente dai King Crimson di Robert Fripp, e Carl Palmer (batteria-percussioni), proveniente dagli Atomic Rooster di Vincent Crane.

Nacquero così gli Emerson, Lake & Palmer, che divennero uno dei più significativi gruppi di rock progressivo degli anni settanta. Unitisi nel mese di maggio, ad agosto già si esibivano insieme al Festival dell'Isola di Wight[8].

Esordirono discograficamente con l'omonimo Emerson, Lake & Palmer, fondamentalmente diviso in due parti: una dove Emerson è quasi completamente solo nell'eseguire lunghi pezzi di grande virtuosità pianistica, come in The Three Fates, e l'altra dove i tre componenti eseguono con notevole abilità brani come Tank e Lucky Man. Fondamentale è l'uso dell'organo Hammond C3. A partire dal secondo album, Tarkus, Emerson si circondò di un vero e proprio muro di tastiere elettroniche, tra cui il monumentale sintetizzatore monofonico modulare MOOG III C realizzato appositamente per lui dall'ingegnere elettronico statunitense Robert Moog, sviluppando contemporaneamente una presenza scenica notevole. Egli fu il primo musicista a suonare dal vivo un Moog, strumento fino ad allora utilizzato unicamente in studio.

Restano famose le performance durante le quali Emerson si gettava a terra tirandosi l'Hammond L100 sulla pancia e suonandolo al contrario, oppure tirando coltellate alle sue tastiere, il tutto continuando a suonare. Nel terzo album Pictures at an Exhibition (sorta di cover rock dell'opera di Musorgskij) di cui esiste anche il film del concerto, sono evidenti queste performance. Questo LP, contenente anche citazioni de Lo schiaccianoci di Čajkovskij, faceva emergere le origini classiche di Emerson, che da bambino era considerato un enfant prodige nell'esecuzione di pezzi classici.

Dopo aver raccolto successi a piene mani, verso la fine degli anni settanta il gruppo si sciolse ed Emerson si lanciò in una carriera solista che lo portò, tra l'altro, a comporre colonne sonore. La più celebre è quella del film Inferno (1980) di Dario Argento. Già ai tempi di ELP, comunque, Emerson aveva realizzato un singolo di grande presa, in stile Honky Tonk, (Honky Tonk Train Blues) del pianista statunitense Meade "Lux" Lewis e un secondo Maple Leaf Rag inciso nei primi del Novecento da Scott Joplin - autore tra l'altro di The Entertainer, main title del film La stangata, ribattezzato Odeon Rag che deve il suo successo anche al fatto di essere stato la sigla del programma televisivo Odeon. Tutto quanto fa spettacolo della televisione italiana.

Tentativi di riunione con gli ex compagni

Durante gli anni ottanta Emerson si riavvicinò agli altri due membri di ELP. Il primo progetto, con Greg Lake e il batterista metal Cozy Powell, (formando un gruppo che intenzionalmente i tre chiamarono Emerson, Lake & Powell, portando alla "risurrezione" della sigla ELP) portò ad un riuscito album in pieno filone progressive nel 1986 e ad un tour negli Stati Uniti. Il secondo, chiamato Three, col polistrumentista statunitense Robert Berry e Carl Palmer portò alla realizzazione di un album invece orientato al pop, che ebbe scarsissimo successo e che anch'esso fu seguito da un tour.

La ricostituzione di Emerson, Lake & Palmer

Durante il 1991 i tre membri di ELP si riunirono, avendo inizialmente in programma la scrittura di una colonna sonora. I buoni risultati delle session in studio li portarono invece alla realizzazione di un album e ad un tour mondiale che durò, con ottimo successo, dall'estate del 1992 alla primavera del 1993.

Vita privata

Durante la metà degli anni novanta, Keith Emerson ebbe un periodo di profonda crisi, iniziata con la separazione dalla moglie. Emerson viveva in una casa, di sua proprietà, precedentemente abitata da J.M. Barrie, il creatore del personaggio di Peter Pan. Al momento del divorzio, la moglie ricevette tutta la proprietà e tutti i fondi dal matrimonio, stimati attorno a 10 milioni di sterline. A seguito di ciò Emerson si spostò negli Stati Uniti, ospite del suo amico e tecnico delle tastiere Will Alexander, al quale rimarrà affezionato negli anni a seguire. Nello stesso periodo gli fu riscontrata una malattia al braccio destro (compressione del nervo ulnare, forse dovuta anche al suo modo energico di suonare il pianoforte) che per un certo periodo gli rese difficile, se non quasi impossibile, l'utilizzo dell'arto. L'operazione chirurgica cui si sottopose nel 1994 andò comunque a buon fine e nel 1996, una volta ripresosi, il tastierista ritornò in tour con ELP. Successivamente, nel 1997, ci fu un tour mondiale ma, dopo il tour del 1998 (nel quale condivisero gli spettacoli con Dream Theater e Deep Purple), ELP si sciolse. La reunion dal vivo avvenne, quindi, nel 2010, al Victoria Park di Londra, nella giornata del 25 luglio dell'High Voltage Festival.

Il disco Emerson Plays Emerson del 2002, fa conoscere al pubblico il lato umano e sentimentale di questo artista: Emerson, che il pubblico ha sempre visto come virtuoso, ora appare più riflessivo e intimo.

Emerson possedeva una licenza di volo e amava guidare motociclette. Ebbe due figli, Aaron (anch'egli musicista) e Damon (un grafico).

Nel 2004 Emerson ha composto la maggior parte delle musiche che si possono ascoltare nell'ultimo (per ora) film di Godzilla, Godzilla: Final Wars. Sempre nello stesso anno viene data alle stampe la sua autobiografia ufficiale Pictures of an Exhibitionist.

Esce nel settembre 2008 (nel mese di agosto in Giappone in anteprima) il suo nuovo album solista, Keith Emerson Band featuring Marc Bonilla, il primo con un gruppo dopo lo scioglimento degli ELP. Segue un tour mondiale in cui però si evidenzia un peggioramento delle condizioni della mano destra di Keith, che ha perso quasi del tutto la sensibilità sulle ultime tre dita.

Nel 2010 era previsto un tour mondiale (Stati Uniti, Giappone ed Europa) con il vecchio compagno di ELP Greg Lake, nel quale sarebbero stati impegnati a ricordare le proprie carriere[9][10]. Il tour è però stato interrotto a causa di un improvviso ricovero, per la necessità di Emerson di sottoporsi ad una serie di interventi chirurgici per la rimozione di un polipo al colon discendente.[11] Nel 2014 è uscito un album della rinata etichetta Manticore che contiene una delle esibizioni live del duo negli USA: Live from Manticore Hall.

Nel settembre del 2011 Emerson ha avviato una collaborazione con il noto direttore d'orchestra Terje Mikkelsen e la Munich Radio Orchestra per una reinterpretazione in chiave orchestrale e sinfonica delle composizioni degli ELP e della Keith Emerson Band. Il risultato è l'album "Three Fates" pubblicato nel 2012.

Il film documentario Pictures of an Exhibitionist basato sull'omonima autobiografia è in postproduzione dal 2014.

Nel 2014 è stato inserito nella Hammond Organ Hall of Fame assieme ai più grandi virtuosi dello strumento come Jimmy Smith.[12]

Durante la notte tra il 10 e l'11 marzo 2016, all'età di 71 anni, Emerson si uccide nella sua casa di Santa Monica presso Los Angeles, con un colpo alla testa; soffriva di depressione a causa della malattia alla mano destra, che ormai lo obbligava a suonare la tastiera con otto dita, e con una prognosi di ulteriore peggioramento.[13][14]

Discografia

Con i Nice

  • 1968 - The Thoughts of Emerlist Davjack
  • 1968 - Ars Longa Vita Brevis
  • 1969 - Nice
  • 1970 - Five bridges
  • 1971 - Elegy
  • 1972 - Autumn '67 - Spring '68 (riedizione del primo album con la sostituzione di alcuni brani con altri)
  • 2002 - Vivacitas

Con ELP

  • 1970 - Emerson Lake & Palmer
  • 1971 - Tarkus
  • 1971 - Pictures at an Exhibition
  • 1972 - Trilogy
  • 1973 - Brain Salad Surgery
  • 1974 - Welcome Back, My Friends, to the Show That Never Ends - Ladies and Gentlemen Emerson, Lake & Palmer
  • 1977 - Works Volume 1
  • 1977 - Works Volume 2
  • 1978 - Love Beach
  • 1979 - In Concert
  • 1992 - Black Moon
  • 1993 - Works Live
  • 1993 - Live at the Royal Albert Hall
  • 1994 - In the Hot Seat
  • 1997 - Live at the Isle of Wight Festival 1970
  • 1997 - Live in Poland
  • 1998 - Then & Now
  • 2010 - Emerson Lake & Palmer - ELP live London 2010 at High Voltage Festival

Con Emerson, Lake & Powell

  • 1986 - Emerson, Lake & Powell

Con 3 (Emerson, Berry and Palmer)

  • 1988 - To the Power of Three

Come solista

  • 1980 - Inferno
  • 1981 - Nighthawks
  • 1981 - Honky (Bubble Record, BLU 19608)
  • 1984 - Murderock uccide a passo di rock (Bubble Record, BLULP 1819)
  • 1988 - The Christmas Album
  • 1989 - La chiesa
  • 1995 - Changing States (AMP Records, AMP-CD026)
  • 2002 - Emerson plays Emerson
  • 2004 - Gojira - Final Wars
  • 2006 - Hammer it out
  • 2008 - Keith Emerson Band featuring Marc Bonilla
  • 2012 - Three Fates - Keith Emerson, Marc Bonilla, Terje Mikkelsen (Edel Records)

Brani basati su opere di altri compositori

La produzione musicale di Emerson si contraddistingue per l'originale e pioneristica fusione di rock, musica classica o assoluta e jazz. Gli innesti, le reinterpretazioni e le citazioni di opere di altri compositori nei dischi dei Nice e degli ELP, si configurano come sinceri omaggi alle fonti di ispirazione della sua musica e carriera, e oltre a dare forma ad un inedito collage sonoro, hanno contribuito a divulgare la musica classica o assoluta e il jazz fra la vasta ed eterogenea schiera di appassionati del rock. È tipico della musica d'improvvisazione, come il jazz, inserire all'interno di brani originali estratti di composizioni altrui. La capacità di mixare creativamente all'interno di un brano originale citazioni di altre composizioni viene vista nella musica jazz ma anche nel rock come una dimostrazione delle grandi doti d'improvvisazione del musicista. L'utilizzo di composizioni altrui non è legato ad alcun tentativo di plagio; quando richieste, le royalties sono sempre state pagate al compositore o all'editore in possesso dei diritti. La famiglia del compositore Gustav Holst vietò ad esempio ad Emerson di poter usare il brano Mars, the Bringer of War; Aaron Copland confessò di essere rimasto piuttosto perplesso dall'arrangiamento del brano Fanfare For the Common Man, ma ne approvò l'utilizzo; Alberto Ginastera viceversa, rimase impressionato dalla versione elettronica realizzata da Emerson del quarto movimento del suo Concerto N° 1 per piano e orchestra, contenuta nell'album Brain Salad Surgery col titolo Toccata, dichiarando che egli stesso l'avrebbe realizzata in quel modo. Il grande direttore d'orchestra Leonard Bernstein chiese addirittura che i Nice venissero radiati da tutti i teatri degli Stati Uniti, dopo che ebbe ascoltato la versione "sacrilega" (secondo lui) del suo brano America dall'opera West Side Story[15][16][17].

Con The Nice

  • America, 2nd Amendment, da West Side Story, di Leonard Bernstein, accreditata. Antonín Dvořák Sinfonia No. 9, Dal nuovo mondo, non accreditata.
  • Rondo, da Blue Rondo à la Turk, di Dave Brubeck non accreditata, Concerto Italiano di Johann Sebastian Bach, terzo movimento, non accreditata.
  • Diary of an Empty Day, da Sinfonia Spagnola di Édouard Lalo, accreditata.
  • Azrael Revisited, di Sergei Rachmaninoff dal Preludio in Do minore, accreditata, Lennie Tristano Turkish Mamb, non accreditata.
  • Ars Longa Vita Brevis - terzo concerto Brandeburghese di J.S.Bach, Allegro, accreditato.
  • Karelia Suite - Sibelius, accreditata.
  • Sinfonia No. 6 in Si minore Patetica di Tchaikovsky, accreditata.
  • Hang on to a Dream, da How Can We Hang On To A Dream? di Tim Hardin, accreditata. Summertime, da Porgy and Bess di George Gershwin, non accreditata.
  • She Belongs to Me, di Bob Dylan, autore citato. Frammenti di J.S.Bach e dalla colonna sonora de I Magnifici sette di Elmer Bernstein, autore non citato.
  • Country Pie, di Bob Dylan, autore citato. Parti del sesto Concerto Brandeburghese di J.S.Bach, autore citato.
  • My Back Pages di Bob Dylan.

Con Emerson Lake & Palmer

  • The Barbarian, basata sull'Allegro barbaro di Béla Bartók. L'autore non è citato nei crediti nella stampa del LP del 1970 su etichetta Island, compare successivamente nella ristampa su cd su etichetta Manticore.
  • Knife Edge, basata sulla Sinfonietta di Leoš Janáček, L'autore non è citato nei crediti nella stampa del LP del 1970 su etichetta Island, compare successivamente nella ristampa su cd su etichetta Manticore. Il brano contiene anche un frammento - non citato - da J. S. Bach: l'Allemanda dalla Suite Francese in Re minore BWV 812
  • The Only Way (Hymn) da Tarkus contiene due citazioni, entrambe accreditate, da Bach: la Toccata in Fa Maggiore BWV 540 e il Preludio N° 6 in Re minore BWV 851 dal primo libro de Il clavicembalo ben temperato.
  • Pictures at an Exhibition, di Modest Mussorgsky, autore citato.
  • The Sage, brano cantato da Lake accompagnato dalla sola chitarra presente in Pictures at an Exhibition, ha un incipit vagamente simile a La canzone di Solveig, brano contenuto nel Peer Gynt di Edvard Grieg, non accreditato.
  • Blues Variations da Pictures at an Exhibition contiene, nel solo di organo Hammond, un omaggio non accreditato al pezzo Interplay di Bill Evans.
  • Hoedown, da Rodeo di Aaron Copland, autore citato. All'interno del brano Emerson cita anche Shortnin' Bread di James Whitcomb Riley.
  • Jerusalem, di Charles Parry su testo di William Blake, autori citati.
  • Toccata, dal Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Alberto Ginastera, autore citato.
  • Karn Evil 9 2nd Impression, contiene un omaggio a St. Thomas di Sonny Rollins.
  • Fanfare for the Common Man, di Aaron Copland, autore citato.
  • I Believe in Father Christmas di Greg Lake, inclusa nell'album Works volume 2: Emerson vi cita il tema di Troika, 4° movimento della suite Lieutenant Kije di Sergei Prokofiev.
  • Canario, dall'album Love Beach del 1978, è tratto dal concerto per chitarra e orchestra Fantasía para un gentilhombre di Joaquin Rodrigo, autore citato.
  • Love at First Sight dalla suite Memoirs of an Officier and a Gentlemen contenuta in Love Beach ha per introduzione le prime battute dello Studio N°1 op.10 in Do maggiore di Fryderyk Chopin, autore non citato.
  • Touch & Go dal disco Emerson, Lake & Powell: il tema di sintetizzatore è identico alla canzone della tradizione folk inglese Lovely Joan, meglio conosciuta come Fantasia on Greensleeves, utilizzata anche dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams nel brano Greensleeves/Tallis Fantasia.
  • Mars, the Bringer of War: brano dalla suite The Planets di Gustav Holst, contenuto in Emerson, Lake and Powell; autore citato.
  • Romeo and Juliet da Black Moon: Marcia dei cavalieri da Romeo e Giulietta di Sergei Prokof'ev, autore citato.
  • Il volo del calabrone da La favola dello zar Saltan di Rimskij-Korsakov, tema accennato durante il brano Rondo nei concerti degli anni novanta.
  • O Fortuna dai Carmina Burana di Carl Orff, tema accennato durante Rondo nel tour del 1997.

Da solista

  • Taxi Ride, dalla colonna sonora di Inferno di Dario Argento (1980), è una rilettura rock strumentale del coro Va, pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi, autore non citato.
  • Montegues and Capulets, dall'album Changing States del 1995, è una nuova versione di Romeo and Juliet, da Prokov'ev, autore citato.

Note

  1. ^ VH1.com: Keith Emerson: Biography, vh1.com. URL consultato il 23 febbraio 2012.
  2. ^ Contemporary Keyboard, vol. 3, nº 10, 1977, pp. 22–30, 32, 36, 38, 52.
  3. ^ Contemporary Keyboard, vol. 6, nº 9, 1980, pp. 16–23.
  4. ^ 25 giants of keyboard music, in Keyboard, gennaio 2000. "No one else captured the hearts of fledgling rock keyboardists through the '70s and '80s the way he did."
  5. ^ AllMusic profile, allmusic.com."Keith Emerson has proven himself perhaps the greatest, most technically accomplished keyboardist in rock history."
  6. ^ Martyn Hanson, Hang on to a Dream – The Story of the Nice, Helter Skelter Publishing, ISBN 1-900924-43-9.
  7. ^ Trevor Pinch e Frank Trocco (2002), Analog Days, The Invention and Impact of the Moog Synthesizer, Harvard University Press.
  8. ^ Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia della musica rock: 1970-1979, Giunti Editore, 1998 - ISBN 8809215230
  9. ^ (EN) greglake.com. URL consultato il 28 luglio 2010.
  10. ^ (EN) keithemerson.com. URL consultato il 28 luglio 2010.
  11. ^ (EN) greglake.com. URL consultato il 23 settembre 2010.
  12. ^ (EN) Hammond Hall of Fame Class of 2014, hammondorganco.com. URL consultato il 12 marzo 2016.
  13. ^ (EN) Legendary Keyboardist Keith Emerson 1944 – 2016 Legendary Keyboardist Keith Emerson 1944 – 2016 , jambase.com. URL consultato l'11 marzo 2016.
  14. ^ (EN) Keith Emerson's Death: Gunshot to the Head... Looks Like Suicide, tmz.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
  15. ^ -, -, in New Musical Express, - giugno 1974.
  16. ^ -, -, in Ciao 2001, - marzo 1974.
  17. ^ -, -, in Melody Maker, - settembre 1975.

Bibliografia

  • Edward Macan. Endless Enigma, A Musical Biography of Emerson, Lake and Palmer. 2006, Open Court Publishing Company, ISBN 0-8126-9596-8.
  • Forrester, George, Martyn Hanson and Frank Askew. Emerson, Lake & Palmer, The Show That Never Ends, A Musical Biography. (2001) Helter Skelter Publishing ISBN 1-900924-17-X.
  • Daniele Trucco, Keith Emerson: l'uomo che diventò un Moog, in «Punto Zero», n. 12, supplemento al n. 118 di «Nexus New Times», 2015, pp. 95–98.
  • Keith Emerson, Picture of an Exhibitionist, Blake Publishing Ltd 2004, autobiografia ufficiale tradotta in italiano come Lucky Man - Autobiografia di un tastierista rock, Stampa Alternativa 2007, ISBN 9788872269763

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