Tony Scott

Tony Scott

nato il 17.6.1921 a Morristown, NJ, Stati Uniti d'America

morto il 28.3.2007 a Roma, Latium, Italia

Tony Scott (musicista)

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Tony Scott

Nazionalità  USA
Genere Jazz
Strumento clarinetto, sassofono, piano
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Tony Scott (Morristown, 17 giugno 1921  Roma, 28 marzo 2007) è stato un clarinettista, sassofonista, pianista e , arrangiatore, compositore e direttore d'orchestra statunitense di musica jazz.

Biografia

Nasce da genitori siciliani emigrati negli Stati Uniti da Salemi nei primi anni del 900. Iniziò molto presto gli studi musicali, diplomandosi in clarinetto alla Juilliard School di New York. Sempre a New York ha studiato successivamente alla "Contemporary School of Music", con il compositore Stefan Wolpe.

Spinto dalla curiosità e dall'interesse per il genere umano, Tony Scott ha vissuto in diverse parti del mondo, stabilendosi di volta in volta nei paesi che gli offrivano ospitalità ed esperienze musicali (Africa, Giappone, Indonesia, Hong Kong, Europa) finendo con lo stabilirsi definitivamente, a Roma, dove è morto il 28 marzo 2007 a 85 anni. Il funerale si è svolto a Roma nella Chiesa degli Artisti a P.zza del Popolo. È sepolto nel cimitero di Salemi.

Maestro del clarinetto, è considerato fra i migliori strumentisti della scena jazz di tutti i tempi[1][2] [3][4].

Carriera

Gli inizi

Coinvolto dallatmosfera musicale profondamente stimolante che nella metà degli anni 1940 si respirava soprattutto a New York, scoprì presto il jazz e suonò con i più grandi musicisti di questo genere musicale e divenne un jazzista di fama internazionale. Oltre al clarinetto suona il sassofono, il piano ed è compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra.

Attività musicale

Lattività di Tony Scott è stata lunga e ricca di esperienze e riconoscimenti mondiali. Ha suonato con I più grandi jazzisti della cosiddetta Epoca doro: da Erroll Garner, Buck Clayton, Billy Taylor, Trummy Young, Art Tatum, Ben Webster, Lester Young, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Bud Powell, Fats Navarro, Sid Catlett, Charlie Shavers, Al Cohn, a Peggy Lee, Sarah Vaughan, Carmen McRae, Riccardo Dalli Cardillo[5]

Per la sua grande amica Billie Holiday è stato clarinettista, pianista, arrangiatore e leader dell'orchestra (concerto alla Carnegie Hall e album originale: Lady Sings The Blues).

Ha suonato in numerose e famose orchestre americane, quali quelle di Buddy Rich, Charlie Ventura, Lucky Millinder, Benny Carter, Tommy Dorsey e Duke Ellington e tra il 1953 ed il 1956 ha diretto la Tony Scott Big Band e il Tony Scott Septet. È stato direttore musicale per Harry Belafonte e ha riarrangiato per lui grandi successi quali Day-O (Banana Boat Song) e Matilda che vennero infine registrati con la sua orchestra.

Ha fatto parte di quella che fu chiamata Third Stream Music, suonando con la Modern Jazz Society ed il Modern Jazz Quartet diretti da John Lewis e Gunther Schuller. Ha diretto i suoi propri differenti quartetti avvalendosi di musicisti quali Milt Hinton, Dick Hyman, Bill Evans, Paul Motian, Clark Terry, Sahib Shihab, Jimmy Knepper, Henry Grimes, Dick Katz, Philly Joe Jones, Osie Johnson, Kenny Burrell, Wynton Kelly, Colombo Menniti, Percy Heath, McCoy Tyner, Keith Jarrett. Le incisioni di quel periodo sono tuttora ristampate sui CD: The Complete Tony Scott, The Both Side of Tony Scott, Tony Scott & Bill Evans, A Day in New York.

In Europa ha diretto le più importanti orchestre jazz.

Tra gli anni '70 e '80 si dedica alle sperimentazioni tra clarinetto e musica elettronica per poi negli ultimi anni dedicarsi alla ricerca del suono curativo con la sua Healing Music .

Scott è guest, con Archie Shepp, Franco Cerri e altri noti jazzisti, nell'album della cantante statunitense Shirley Bunnie Foy Shirley Bunnie Foy (60th Anniversary), pubblicato nel 2013.

La tecnica musicale

Virtuoso del clarinetto, lo suona con una tecnica ispirata ad altri strumenti, come il sassofono o piuttosto la tromba. Ammiratore di Charlie Parker, Scott impiega anni ad evolvere il proprio stile clarinettistico, cercando di staccarsi dal grande Benny Goodman che a quel tempo, insieme alla sua orchestra, aveva portato questo strumento alle vette più alte. Di Parker recepì la lezione più importante e cioè lintenso fraseggio be-bop unico e fluente, esclusivo ed innovatore. Il suono del clarinetto di Scott combina quindi i toni acuti e subacuti con toni bassissimi e flautati alternandoli fra loro con agili e veloci movimenti tecnici per creare uniperattiva sorgente di suoni, mai fuori del suo controllo. Un suono a volte etereo ma a volte, invece, così potente da eguagliare quello di sassofoni e trombe.

Curiosità

  • Tony Scott diresse, come si è detto, nel 1956 l'orchestra che incise, insieme al cantante di origini giamaicane Harry Belafonte, la canzone Day-O (Banana Boat Song). La canzone era in origine un brano tradizionale giamaicano, quindi di pubblico dominio. Con l'arrangiamento di Tony Scott, Belafonte ne fece un successo internazionale.
  • I suo long playing più famoso è Music for Zen Meditation (etichetta Verve) , nel quale si sentono, forse per la prima volta in un disco di jazz, atmosfere musicali di notevole suggestione, molto vicine a quelle che, anni dopo, avrebbero caratterizzato il genere musicale (ed una filosofia di vita) detta New Age[6].
  • Nel 2010 è uscito al 63º Festival del film di Locarno un documentario a lui dedicato, Io sono Tony Scott, ovvero come l'Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz di Franco Maresco.

Discografia parziale

Da leader

  • 1956: Both Sides of Tony Scott (RCA Victor)
  • 1956: The Touch of Tony Scott (RCA Victor)
  • 1957: The Complete Tony Scott (RCA Victor)
  • 1957: The Modern Art of Jazz (Seeco)
  • 1957: Free Blown Jazz (Carlton)
  • 1957: My Kind of Jazz (Perfect Records)
  • 1957: Tony Scott Swinging In Sweden (RCA)
  • 1957: Tony Scott in South Africa (RCA, Teal, South Africa)
  • 1959: Golden Moments (Muse Records)
  • 1959: I'll Remember (Muse)
  • 1959: Sung Heroes (Sunnyside Records)
  • 1964: Music for Zen Meditation (Verve Records)
  • 1967: Tony Scott and the Indonesian All Stars - Djanger Bali (MPS Records)
  • 1968: Music for Yoga Meditation and Other Joys (Verve Records)
  • 1977: Tony Scott Featuring Jan Akkerman - "Meditation" - (Polydor Records)
  • 1978: Tony Scott & The Traditional Jazz Studio - Boomerang (Supraphon)

Come sideman

Con Trigger Alpert

  • Trigger Happy! (Riverside, 1956)

Con Mundell Lowe

  • Porgy and Bess (RCA Camden, 1958)
  • TV Action Jazz! (RCA Camden, 1959)

Con Max Roach

  • It's Christmas Again (Soul Note, 1984)

Con Shirley Bunnie Foy

  • Shirley Bunnie Foy (60th Anniversary) (MAP Golden Jazz, 2013)

Note

  1. Mymovies.it
  2. Italy.org
  3. All-About-Jazz
  4. Jazzitalia
  5. A music life
  6. Il Giornale.it
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