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Musicista

Gaetano Pugnani

Gaetano Pugnani

nato il 27.11.1731 a Torino, Piemonte, Italia

morto il 15.7.1798 a Torino, Piemonte, Italia

Gaetano Pugnani

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Gaetano Pugnani (Torino, 27 novembre 1731 – Torino, 15 luglio 1798) è stato un violinista e compositore italiano.

Fu uno dei principali compositori attivi in Piemonte nel corso del Settecento: allievo di Giovanni Battista Somis, divenne primo violino di corte, e fu ritenuto uno dei principali violinisti d'Europa[1]. Fu maestro di un notevole numero di musicisti, ed in particolar modo di Giovanni Battista Viotti.

Vita

Gaetano Pugnani nacque a Torino, città dove trascorse gran parte della propria vita, nel 1731, figlio di Giovanni Battista Pugnani, segretario nell'ufficio della Regia Liquidazione di Torino[2]; i Pugnani erano originari di Cumiana, comune nel quale possedevano una cascina e dove il musicista ritornava talvolta[3].

Iniziò a studiare musica sotto la guida di Giovanni Battista Somis e di Pasquale Bini: a dieci anni già suonava nell'orchestra del Teatro Regio di Torino. Diventato membro della corte reale, venne inviato a Roma per studio; al suo ritorno divenne nel 1752 primo violino della Cappella Reale. Alcune sue tournée all'estero (Parigi 1754, Londra 1769) gli garantirono una certa fama di virtuoso del suo strumento.

Molto successo riscosse con i Concerti Spirituali e con alcune sue opere, quali Nanetta e Lubino, Adone e Venere e Demetrio a Rodi. La fama che egli ottenne come compositore, tuttavia, non eguagliò mai quella che si conquistò quale virtuoso.
Compiuti i viaggi in Europa, Pugnani venne richiamato in patria dal Re di Sardegna nel 1770: ivi venne nominato direttore della Cappella Reale. La nomina successiva, in contemporanea con l'oboista Alessandro Besozzi, fu quella di primo virtuoso di corte. Incominciò anche ad insegnare, divenendo maestro di un gran numero di musicisti; tra i suoi allievi figurano Antonio Bartolomeo Bruni, Luigi Borghi, Felice Alessandro Radicati, Giovanni Battista Polledro e, in particolare, Giovanni Battista Viotti.

Massone, fece parte della Loggia "Saint-Jean de la Mystérieuse" di Torino [4]. Si spense a Torino nel 1798. I suoi funerali furono modesti, come da sua richiesta[5], e la sua salma fu trasferita al Cimitero di San Pietro in Vincoli.

Composizioni e stile

Pugnani è uno dei più significativi rappresentanti del periodo classico in Italia a metà del secolo. La sua musica da camera si colloca tra la produzione di Boccherini e quella di Sammartini, e nella musica sinfonica attinge allo stile italiano ricco di teatralità, mediato dalle scuole viennese e tedesca.[6]

Le opere da lui scritte furono quasi tutte rappresentate a Torino, e in tre casi (Apollo e Issea, Aurora e Demetrio a Rodi) vennero scritte e messe in scena in occasione dei matrimoni reali della corte sabauda. Pugnani scrisse anche un discreto numero di composizioni cameristiche, che tuttavia sono oggi poco eseguite, anche se è in corso una riscoperta della sua produzione. Egli scrisse inoltre una certa quantità di musica d'occasione, ed in particolar modo di marce militari, dal momento che nel 1786 il re Vittorio Amedeo III di Savoia conferì al compositore il titolo di direttore della musica militare dell'esercito piemontese[7].

A lui furono inoltre in un primo tempo attribuiti, dall'autore stesso, alcuni lavori di Fritz Kreisler, che poi ne rivelò la vera origine nel 1935[8]. Al giorno d'oggi, ci si riferisce di solito a tali brani come "nello stile di Gaetano Pugnani" (es. il celebre "Preludio e allegro nello stile di Gaetano Pugnani"[9]).

Opere

  • Concerti Spirituali per violino
  • Nanetta e Lubino (1769 al Her Majesty's Theatre di Londra)
  • Apollo e Issea, per il libretto di Vittorio Amedeo Cigna-Santi (1771 al Teatro Regio di Torino)
  • Aurora (1775 al Teatro Regio di Torino con Lucrezia Agujari
  • Adone e Venere (1784 al Teatro San Carlo di Napoli)
  • Achille in Sciro, libretto di Pietro Metastasio, revisione di Vittorio Amedeo Cigna-Santi (1785 al Teatro Regio di Torino con Luigi Marchesi)
  • Demofoonte, libretto di Pietro Metastasio (1787 al Teatro Regio di Torino con Marchesi)
  • Demetrio a Rodi (1789 al Teatro Regio di Torino con Gertrud Elisabeth Mara e Giovanni Ansani)
  • Werther (melologo basato sull'omonima opera di J.W.Goethe)

Musica da camera

  • 6 quartetti per archi
  • 18 sonate per violino e basso continuo
  • 6 quintetti per 2 flauti (oboes), 2 corni ad lib, 2 violini, basso continuo
  • 6 trii per cembalo, violino e violoncello
  • 6 sonate per 2 violini

Discografia

Nell'ultimo ventennio l'opera di Pugnani ha iniziato ad esser riscoperta anche in campo discografico. Ciò grazie soprattutto all'attività dell'Academia Montis Regalis e dell'Ensemble Astrée (attivo dal 1991 e dal 2005 orchestra da camera della stessa Academia).

  • La scuola piemontese nel XVIII secolo, Symphonia, 1992 (Enrico Gatti, vl.; Antonio Mosca, vlc.; Giorgio Tabacco, cembalo) Contiene: Sonata per violino e basso continuo op. 6 n. 1
  • Gaetano Pugnani, Pièces a Plusieurs Parties, Ensemble L'Astrée, Symphonia, 1993. Contiene: Ouverture n. 1 in re maggiore; Ouverture n. 3 in sib maggiore; Quintetto op. 1 n. 2 in fa maggiore; Quintetto n. 2 in do maggiore; Quartetto n. 3 in la maggiore;
  • Gaetano Pugnani, Ouvertures in Eight Parts, Opus 111, 1996, Academia Montis Regalis, direttore Luigi Mangiocavallo
  • Gaetano Pugnani, Werther, Opus 111, 1998 (2 CD), Academia Montis Regalis, direttore Luigi Mangiocavallo
  • Gaetano Pugnani, Sonate, duetti e tii (Liana Mosca, vl.; Svetlana Fomina vl.; Quartetto Werther), Stradivarius, 1999. Contiene: sonate per violino e basso continuo op. 3 n. 1; trii per due violini e basso continuo op. 3 nn. 4 e 6; sonate per due violini op 4. n.6; duetto per due violini n. 4.
  • Musiques a la cour de Savoie, Orchestre des Pays de Savoie, dir. R. Goebel, viol. Guy Comentale, Calliope, 2000. Contiene: Sinfonia in sol maggiore
  • Gaetano Pugnani, Sonate e trii, Ensemble L'Astrée, Stradivarius, 2005, Contiene: trii per due violini e basso continuo op. 1 nn. 1 e 6 (1754); sonate per due violini e basso continuo op 4., nn.1 e 3 (1770ca.); sonate per violino e basso continuo op. 5, nn. 2 e 3 (1776 ca.), )

Note

  1. ^ Giorgio Enrico Cavallo e Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015, pp. 32-34.
  2. ^ Giorgio Enrico Cavallo e Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015, p. 9.
  3. ^ Giorgio Enrico Cavallo e Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015, pp. 7-9.
  4. ^ Presenze massoniche vercellesi fra Settecento ed Ottocento
  5. ^ Giorgio Enrico Cavallo e Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015, p. 41.
  6. ^ Boris Schwarz, Marita P. Mcclymonds, Pugnani, Gaetano, in Stanley Sadie e John Tyrrell (a cura di), The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2ª ed., Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0195170672.
  7. ^ Giorgio Enrico Cavallo e Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015, pp. 65-72.
  8. ^ Boris Schwarz, Kreisler, Fritz, in Stanley Sadie e John Tyrrell (a cura di), The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2ª ed., Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0195170672.
  9. ^ Kreisler, Praeludio ed Allegro nello stile di Gaetano Pugnani: Guido Rimonda, Orchestra Camerata Ducale

Bibliografia

  • P.B. Ferrero, Brevi cenni su Gaetano Pugnani, celebre sonatore di violino, Torino, Fontana, 1847
  • Antonino Bertolotti, Gaetano Pugnani e altri musici alla corte di Torino nel secolo XVIII, Milano, Ricordi, 1891
  • Domenico Carutti, Della famiglia di Gaetano Pugnani: ricerche, 1895
  • Stanislao Cordero di Pamparato, Gaetano Pugnani, violinista torinese, Torino, Bocca, 1930 (apparso prima in «Rivista Musicale Italiana», XXXVII (1930), pp. 38–58, 219-230, 359-371, 551-561)
  • Andrea Della Corte, Notizie di Gaetano Pugnani, violinista torinese, Torino, Tipografia Rattero, 1931
  • Elsa Margherita von Zschinsky-Troxler, Gaetano Pugnani (1731-1798). Ein Beitrag zur Stilerfassung italienischer Vorklassik. Mit thematishem Verzeichnis, Berlino, 1939
  • Albert Müry, Die instrumentalwerke Gaetano Pugnanis. Ein Beitrag zur Erforschung des frühklassischen Istrumentalmusik in Italien, Basilea, 1941
  • Daniel Heartz, Portrait of a court musician: Gaetano Pugnani di Torino, in «Imago Musicae», I (1984), pp. 103–120
  • Alberto Basso, Nascita di un «romanzo musicale», saggio introduttivo alla partitura del Werther, Milano, Suvini Zerboni, 1985
  • Annarita Colturato, Introduzione a G. Pugnani, Concerto in la maggiore per violino e orchestra, revisione di Luigi Mangiocavallo, Lucc, Lim, 2001
  • Annarita Colturato, «Viva si canti al nodo»: l'«Issea» di Gaetano Pugnani per il matrimonio fra Maria Giuseppina di Savoia e il conte di Provenza, in Annibale, Torino e Annibale in Torino, atti del convegno (Torino, 22 febbraio 2007), a cura di A. Rizzuti, Firenze, Olschki, 2009, pp. 179–206.
  • Annarita Colturato, Le feste teatrali di Gaetano Pugnani, in La festa teatrale nel Settecento. Dalla corte di Vienna alle corti d'Italia, atti del convegno (Reggia di Venaria, 13-14 novembre 2009), a cura di A. Colturato e A. Merlotti, Lucca, LIM, 2011
  • Giorgio Enrico Cavallo - Andrea Gunetti, Gaetano Pugnani e i musicisti della corte sabauda nel XVIII Secolo, Roberto Chiaramonte Editore, 2015.

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